Molto equilibrata la tua risposta Andrea.
Ma ti assicuro che e' assai difficile appioppare una "colpa" o una compartecipazione di qualcosa che non conosciamo bene nei suoi reali contorni.
Il GW e' una anomalia termica "media" della superficie oceanica e soprattutto degli strati + bassi dell'atmosfera. Anomalia molto lieve ai tropici, dove avvengono i grandi scambi di calore con la troposfera e molto forte (nei mesi "freddi") sul polo nord.
Certamente una maggiore disponibilita' di vapore acqueo in atmosfera (oceani + caldi e temperature + alte) puo' accentuare gli eventi "estremi" nel momento in cui avvengano grandi contrasti. Ma le anomalie in gioco sono di lievissima entita' per pensare che possano avere una voce in capitolo rispetto alla potenza stessa dei contrasti atmosferici. Tra l'altro in troposfera medio alta, dove avvengono le grandi condensazioni queste anomalie sono ancora + limitate.
Gli Uragani non mostrano alcuna variazione nel loro intercedere centenario, i grandi eventi ci sono sempre e sempre stati per grandi contrasti e quando la natura esprime quelle potenze non possiamo pensare che mezzo grado in + al suolo possa incidere un gran che.
Brevi intervalli non direi Andrea, eventi come l'alluvione del Polesine, il 66. la frana della Val Pola e tanti altri ebbero sviluppi temporali anche lunghi.
Il Po esondo il 12 Novembre 1951, ecco come la natura ando' a pescare la potenza dei caldi umidi venti del sud !
E, attenzione, guarda da che situazione sinottica usci' fuori ! Sembra la carta di GFS e Reading a 144h !
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ti meriti un bel quotone, sandro
troppo generico secondo me considerare il GW come un fattore a sè stante, il GW è (con chiave di lettura termica) la risultante di tutti i fattori teleconnettivi, solari e umani, non una variabile a sè stante...
la storia della terra è fata di oscillazioni termiche, quindi di periodi di GW e periodi di GC, non è che sia una novità dei nostri giorni...
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E oscillazioni mostruosamente superiori a quella attuale.
Certamente la salita di 0,8°-1° circa negli ultimi 100 anni e' da considerarsi notevole per il periodo interglaciale e le variazioni delle anomalie oceaniche certamente imprimono delle variazioni climatiche anche decise in alcune zone.
Quindi in certe zone certamente c'e' un impatto "climatico" + o meno deciso e l'esempio del Polo Nord e' lampante, ma si tratta appunto di "variazioni" climatiche normalmente di breve-medio periodo nell'ambito di una serie storica fatta solo e costantemente di variazioni climatiche, mai di stasi.
Ora a me pare veramente riduttivo parlare sempre del GW come "causa" di eventi estremi o di variazioni climatiche. Certamente ne e' una concausa, ma a mio avviso di natura nettamente secondaria rispetto alle grandi forze della natura.
Leggere sui giornali che le nevicate in arabia, le piogge violente qui e la e ogni evento di un certo spessore sono causate del GW e' francamente risibile.
Ma abbiamo una idea di quello che e' successo nel passato ?
Caro Sandro, cito solo questa tua frase perchè riassume tutto il concetto di quanto affermi in seguito. Non vorrei però che, con quanto dico io da un lato e i tuoi esempi dall’altro, ci troviamo a portare avanti una carrellata di eventi del passato che hanno fatto la storia senza avere davanti un criterio di giudizio oggettivo. Dobbiamo cioè prima definire quella che è la nostra stella polare, cioè il nostro punto di riferimento attraverso cui possiamo dare ad ogni evento il giusto peso che merita. E la... stella polare della climatologia consta di tre punte: 1) definizione della scala spaziale, 2) definizione della scala temporale, 3) numero degli eventi distribuiti sui punti 1 e 2. Definito ciò possiamo giustamente, come dici tu, andare a scartabellare gli archivi e passare ogni singolo evento da te citato al setaccio di questi “tre punti filtro”. Sai perchè dico questo? Perchè può anche darsi che un fenomeno estremo dell’anno X può essere stato anche 10 volte più intenso rispetto a quello che si è verificato in questi giorni ma essere stato limitato sia nel tempo (pochi giorni) e nello spazio (ha interessato solo una particolare zona). Anche in questo caso, gli eventi da te riportati sono un ottimo punto di partenza, ma bisogna avere i dati e valutare il tutto nel suo complesso, anche con verifiche incrociate tra i vari periodi critici che la climatologia riporta.
Per tutti
Chi lo desidera, può sempre essere di aiuto e rendersi partecipe prendendo a cuore una località riportata in tabella e verificare la vericidità del dato; oppure cercare quello mancante.
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