Qui c'e' una lista diversa, dal 47 al 2005, 17 eventi e le date:
1) 23 settembre 1947: Mar Libico - nessun danno
2) 24 settembre 1969: Mar Libico - nessun danno
3) 19 agosto 1976: TLC sull'Adriatico centrale in movimento verso sud/sud est - precipitazioni intense sulla costa romagnolo-abruzzese con tornado (tornado di Sava) (figura 4)
4) 23 gennaio 1982: Mar Libico - nessun danno
5) 27 settembre 1983: Canale di Sicilia - forte vento sulla Sicilia e sulle isole Eolie (figura 8 e 9)
6) 14 dicembre 1985: Mar Ionio - forte vento sulla Sicilia orientale (90 km/h) (figura 13)
7) 23/24 novembre 1991: Mar Tirreno - pressione minima raggiunta: 994 hPa, forti venti (fino a 140 km/h) e forti precipitazioni. Interruzione dei collegamenti con la Sicilia
8) 16 gennaio 1995: Mar Ionio - nessun danno. Pressione minima raggiunta 975 hPa (figura 7a, 7b, 7c e 7d)
9) 3-14 ottobre 1996: Mar Tirreno - 2 cicloni mediterranei. Durante il primo nella stazione del Santuario di Polsi (Calabria) accumulati 480 mm di pioggia in poche ore. A Crotone il giorno 14 cadranno 144 mm in 12 ore; violenti temporali e forte vento sulle isole Eolie (140 km/h) (figure 10, 11 e 12)
10) 7 agosto 2001 - A NW del Marocco formazione di un piccolo TLC che si è rapidamente esaurito; nessun danno
11) 18 febbraio 2002 - A NW del Marocco formazione di un TLC della durata di poche ore; nessun danno
12) 6 luglio 2002: Tunisia - forti temporali, ma senza danni (figura 5)
13) 4 febbraio 2003 - Embrione di TLC sul golfo di Genova, durata: 1 ora. Pressione minima registrata 983 hPa (figura 6)
14) 15-18 settembre 2003 - Tunisia/Sicilia meridionale; nessun danno, solo forti temporali e piogge; a Siracusa caddero in 48 ore 514 mm di pioggia (figura 19, 20 e 21)
15) 22-23 ottobre 2005 - Alluvione in Puglia: caduti piu' di 200 mm in 24 ore. Allagamenti estesi con frane e crolli di costruzioni, strade e ponti (figura 24)
16) 26-27 ottobre 2005 - Mar Ionio: forti temporali sul mare e raffiche di vento da burrasca (figura 25)17) 13-15 dicembre 2005 - Sicilia/Mar Egeo: tra le province di Siracusa, Catania e Ragusa caduti in 24 ore 236 mm di pioggia. Venti forti in tutta l'isola (intorno a 70 km/h, ma con raffiche superiori). Nel mar Egeo a sud di Creta tempesta forza 8, sulla Libia orientale forte tempesta di sabbia (figura 23)
http://www.fenomenitemporaleschi.it/ciclone.htm
Questo tipo di fenomeni sembrerebbe in aumento e cio' potrebbe essere in linea con l'aumento delle temperature superficiali del mediterraneo.
http://www.abtevere.it/ente/bacino/p...evere_Roma.pdf
Altezze igrometriche ricalcolate come portata.
Come mi aspettavo... anche se è ancora presto per cantar vittoria. Il grafico del trend è chiaro, contando anche il fatto che raggruppando gli eventi per decennio, quelli che cadono nell'ultimo periodo, ben 8, sono spalmati su 5 anni e non su 10.
trend.JPG
Interessante anche il trend delle temperature superficiali del Mediterraneo, anche se dobbiamo ricordarci che il riscaldamento superficiale delle acque di casa nostra ha natura pellicolare. Non dimentichiamocelo per le conclusioni che tireremo alla fine...
Sempre a proposito di SST, non si conoscono i dati ante 1990? Se si potesse partire dal 1950, il confronto sarebbe perfetto.
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Ultima modifica di andrea.corigliano; 12/11/2008 alle 15:26
Argomenti molto interessanti: i miei complimenti.
Per quanto riguarda Roma, ricordo che, la città non è assolutamente al sicuro da piene eccezionali, perché nessuna città "fluviale" in alcun luogo è difendibile al 100% dalle piene eccezionali del fiume che l'attraversa.
Come rimarca la stessa Autorità di bacino, una piena eccezionale, ovvero 2.500-2.800 metri cubi (oltre 17 m di altezza igrometrica a Ripetta) entrerebbe in città da Ponte Milvio: l'acqua correrebbe lungo viale Angelico finendo nella depressione dei Prati di Castello.
La lama dello stramazzo a Ponte Milvio sarebbe di massimo un metro, ma dato il tirante idraulico molto forte, finirebbe per avere altezza superiori ai due metri lungo viale Angelico.
Castel Giubileo non è una diga ma una traversa: non serve a trattenere una piena ma a governarne il deflusso per quanto possibile, diluendola nel tempo.
Questo perché la zona di Ponte Milvio non ha muraglioni, come già quella di Marconi.
In questo caso tra l'altro tutta la piana di Acilia fino ad Ostia e Fiumicino sarebbe sotto il costante pericolo di una rottura degli argini con onda di piena improvvisa e allagamento della piana.
Questo perché, con gli anni e la perdita di memoria storica degli Amministratori locali si è deciso di proteggersi sopraelevando gli argini per evitare che la piena allagasse naturalmente la piana, lentamente e con un altezza massima di 50-70 cm anche se per migliaia di ettari.
Queste considerazioni sono state recentemente esaminate proprio da uno studio dedicato del CNR:
http://www.stampa.cnr.it/docUfficioS..._nov_05_13.doc
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