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Risultati da 41 a 48 di 48
  1. #41
    Vento forte
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    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    Mi associo ai complimenti ad Andrea!
    La meteorologia spiegata in una maniera chiara ed entusiasmante!


  2. #42
    Uragano L'avatar di simofir
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    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    Complimenti davvero per l'analisi e speriamo di godere tutti chi prima chi dopo

  3. #43
    Vento forte L'avatar di terence88z
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    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    giusta considerazione Andrea, per i fenomeni bisogna attendere ancora 24/48 dopo aver individuato bene la collocazione barica.

  4. #44
    andrea.corigliano
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    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    Confermata già da ieri l’irruzione di aria fredda dalla Valle del Rodano, andiamo ora ad analizzare nel dettaglio gli eventi peculiari che caratterizzeranno questa prima parentesi invernale della stagione. L’arrivo dell’aria artica marittima, trascinata velocemente verso il Mediterraneo centrale da un’intensa corrente a getto in transito a 280 km/h, provocherà sulla nostra penisola tre effetti rilevanti: nella fase iniziale, intensi venti di föhn su Piemonte e ovest Lombardia e, a travaso avvenuto, forti venti settentrionali accompagnati da un sensibile calo termico. Si tratta di una dinamica conosciuta che non meraviglia più di tanto, se non per il fatto che il salto tra le due fasi sarà veramente brusco e degno di nota. Unica differenza rispetto ai casi analoghi del passato saranno le precipitazioni, complessivamente scarse e concentrate solo sulle estreme regioni meridionali nella giornata di sabato e, al limite, sulle coste del medio-basso versante adriatico nella giornata di domenica: la velocità del getto in quota, infatti, sarà così elevata da scaraventare verso l’Albania e l’Egeo, in circa 24 ore (12 UTC di domani – 12 UTC di sabato 22), il minimo orografico che si formerà a ridosso delle Alpi piemontesi, l’unico in grado di poter dar vita, durante il suo transito verso est, a qualche fenomeno laddove le correnti potevano permetterlo. Ma andiamo con ordine e vediamo di spiegare meglio il tutto.

    Venti di föhn al NW
    Avevamo parlato, proprio ieri, di come la corrente a getto avesse intenzione di guidare l’intenso flusso settentrionale a cavallo dell’arco alpino: ci riuscirà ma, nel farlo, le correnti di caduta che si avranno obbligheranno i ghiacciai a sopportare, per circa 24 ore, una quota dello zero termico che schizzerà a circa 4000 metri per poi scendere repentinamente, nella notte di sabato, a 400 metri. Anche se la ventilazione sarà davvero molto intensa, l’effetto catabatico che si ripercuoterà sul campo termico al suolo non dovrebbe essere consequenziale, nel senso che l’aumento della temperatura sarà moderato, complice anche un’umidità relativa che non dovrebbe scendere, in media, al di sotto del 35-40%: le temperature massime di domani sulla pianura piemontese e lombarda non dovrebbero quindi salire oltre i 16-18 °C. Valori di tutto rispetto, ci mancherebbe, ma in altre occasioni abbiamo avuto molto peggio. Nella mappa sotto è spiegata la tempistica dell’evento.

    FOHN.JPG

    Sensibile calo termico e venti forti
    Il travaso dell’aria artica determinerà, in particolare al Centro-Nord, un crollo termico in quota quantificabile in circa 8-10 °C, con punte di 12-14 °C sui versanti alpini e pianure sottovento adiacenti, cioè in quelle aree che, nella fase iniziale, erano soggette ai venti di caduta. Osservando la mappa allegata sotto, si può proprio notare come la velocità dell’irruzione sia davvero notevole sui bacini occidentali italiani (l’isoterma di 0°C percorrerà circa 1500 km in 24 ore) esposti al flusso da NW: teoricamente, questa velocità è proprio spiegata dalla disposizione perpendicolare assunta tra le isoterme e le isoipse, condizione necessaria affinché si abbia l’avvezione massima. Trattandosi comunque di aria artica, il calo effettivo della temperatura al suolo che si avvertirà nella giornata di sabato sarà sì notevole (7-8°C al Nord, 5-6 °C al Centro, 3-4 °C al Sud), ma in parte attenuato dalla radiazione solare che, specie sui versanti occidentali, non mancherà di certo ma… attenzione al wind-chill causato dagli intensi venti che accompagneranno l’irruzione. A tal proposito, non sono previsti cambiamenti sostanziali rispetto a quanto detto ieri sullo stato del vento e del mare.

    T850.JPG


    Precipitazioni
    Come detto, il rapido transito del minimo orografico verso est e la disposizione stirata delle isobare non favoriranno lo sviluppo di sistemi nuvolosi organizzati in grado di arrecare precipitazioni degne di nota. Le uniche zone che vedranno maggiore probabilità di piogge anche a carattere temporalesco, nella prima metà della giornata di sabato, sarà la fascia tirrenica meridionale maggiormente esposta alle correnti da NW. Nella seconda parte di sabato e per tutta la giornata di domenica, invece, questa probabilità sarà maggiore su Abruzzo e Puglia, ma limitatamente alle zone costiere per via che qualche fenomeno localizzato dovrebbe transitare soprattutto sul mare: eventuali spruzzate di neve saranno possibili a quote superiori ai 600 metri sui rilievi abruzzesi, molisani e sul Gargano.

    prec1.JPG prec2.JPG prec3.JPG


    Ultima modifica di andrea.corigliano; 20/11/2008 alle 13:44

  5. #45
    Vento forte L'avatar di terence88z
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    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    Andrè questa è una delle analisi più belle che abbia letto in questo forum, tecnica ma comunque ben comprensibile, veramente un bel lavoro.
    Speriamo però che le precipitazioni si avranno l meno la prossima settimana

  6. #46
    Vento moderato L'avatar di meteopazzo
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    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    bell'analisi complimenti
    Lasciate ogni pesantezza,i pensieri ,i vizi dannosi ,la malinconia,la tristezza e il tormento.E'state in silenzio, con voi solo per un attimo,accogliete nel cuore quel mantra positivo che suggerisce a voi stessi il meglio del' essere e del fare!. AMO la METEO

  7. #47
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    Citazione Originariamente Scritto da terence88z Visualizza Messaggio
    Andrè questa è una delle analisi più belle che abbia letto in questo forum, tecnica ma comunque ben comprensibile, veramente un bel lavoro.
    Speriamo però che le precipitazioni si avranno l meno la prossima settimana
    Ti ringrazio... hai ragione sul fatto che abbia scritto un’analisi tecnica, ma io purtroppo non ce la faccio a semplificare troppo la forma per fare capire quello che succede. Non è che lo faccio perché mi rifiuto, ma perché credo che la meteorologia vada raccontata, senza comunque esagerare, anche con i modi che le appartengono. Cerco di trovare un giusto equilibrio tra le parti, anche se a volte è difficile.

    Quanto alle precipitazioni della prossima settimana… andrà sicuramente meglio anche se la quota neve sarà più elevata. Comunque… vedremo!


  8. #48
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: A rotta di collo verso l’inverno, passando dal Rodano

    Una sinottica a dir poco spettacolare! La parte più avanzata dell’immenso lago di aria artica, direttamente collegata al circolo polare attraverso un corridoio lungo più di 3000 km, è ormai arrivata versante nord-alpino e, premendo lungo la nostra catena montuosa già da questa mattina, ha scavato sul Nord Italia un vortice ciclonico dalle caratteristiche esplosive, per via del fatto che il crollo barico che sta interessando il versante sud delle Alpi è dell’ordine di 20 hPa in 24 ore. Il gradiente tra i due versanti ha ormai raggiunto l’apice della propria intensità e già dalle prossime ore andrà diminuendo, sia per il veloce allontanamento del minimo verso levante che per il rialzo barico che sarà determinato dall’afflusso dell’aria fredda, più densa e quindi più pesante. Alle 22 di stasera il limite più meridionale dell’aria fredda portava temperature vicine o già sotto lo zero in Baviera e rovesci di neve sui Paesi Bassi e Scozia; mentre sul nostro versante era ancora il föhn ad avere la meglio.

    ore 19.JPG

    temp ore 22.JPG rovesci neve.JPG

    Entro questa notte le Alpi, stanche della lotta con il gigante artico, piegheranno le creste e l’aria fredda avrà modo di propagarsi, entro domani, a tutto il Mediterraneo: in sole 24 ore la prima irruzione invernale della stagione irromperà a casa nostra…


    Non ci resta, a questo punto, che verificarne gli effetti, per poi dare un giudizio alla performance del modello utilizzato in questa analisi.


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