Il lato positivo di essere meteo appassionati e non professionisti sta proprio nel fatto di poter cogliere alcuni aspetti o spunti per ipotizzare scenari futuri, consci dei propri limiti sia in termine di conoscenze che dei mezzi a disposizione.
Vorrei portare l'attenzione su una gfs06 a 384 h ovvero puro fantameteo del fantameteonon perchè in sè la trovi particolarmente significativa nei suoi dettagli ma in quanto potrebbe aver colto alcuni spunti, a mio avviso, significativi, in un'ottica evolutiva che potrebbe riguardare, diciamo, il periodo che va da metà dicembre fino a parte (non mi chiedete quanto
) del mese di gennaio.
L'attuale periodo che ha avuto grossomodo inizio una settimana fa con una potente irruzione di aria artico-marittima, sta ancora producendo i suoi frutti.
L'aria fredda versata alle medie latitudini molto gradualmente si mescolerà con aria umida proveniente dalle medie latitudini dell'Atlantico, tuttavia qualche bella "trottolina"perturbata dovrebbe farci visita per alcuni giorni regalando tanta bella neve sulle Alpi dapprima a quote davvero basse.
L'attuale scenario teleconnettivo è grossomodo contrassegnato da una fase AO negativa, da una PNA in calo e una NAO negativa, dulcis in fundo una Mjo in fase 6.
Cosa dovrebbe mutare nel lungotermine?
Dato il periodo e i recenti upper cooling stratosferici è da attendersi un rinforzo del Vps e a seguito di un maggior coupling strato/tropo anche del Vpt, pertanto una graduale risalita dell'indice AO, anche se tuttavia, viste le contenute anomalìe finora riscontrate, potrebbe non assumere picchi esasperati.
Le attuali SST pacifiche dovrebbero mantenere un PNA leggermente negativo o vicino alla neutralità.
Le SST atlantiche, qualora non mutino sostanzialmente, evidenziano la probabilità di mantenere un indice NAO prossimo alla neutralità con 2 anomalìe positive, la prima molto vistosa nel medio Atlantico in prossimità al 40° parallelo, la seconda in formazione e molto più contenuta a W dell'Islanda in un contesto che tuttavia si mantiene su valori prossimi alla normalità nell'Atlantico settentrionale.
Ecco perchè in un futuro non troppo lontano, una volta ripartito il Vp su regimi normali per il periodo, si potrebbe assistere alla formazione nel panorama euroatlantico di 2 grandi e contrapposti centri di azione, il primo a Sud tra la Groenlandia e l'W dell'Islanda dove si allocherebbe una porzione del cuore gelido del Vp e il secondo di natura opposta(quindi anticiclonico) e inizialmente dinamico tra la penisola scandinava e l'Europa centrale.
Il posizionamento (più a E) del cuore del Vp si giustificherebbe con il contesto SST delineato e con un PNA poco forzante e pertanto favorevole ad uscite "basse" dal continente americano della circolazione delle medie latitudini parzialmente divergente a quella del Vp.
La posizione molto baroclina del cuore freddo del vortice nord atlantico e poco propenso, viste le SST in zona Scand, all'instaurazione di una circolazione zonale con rinforzo delle westerlies, potrebbe riservare dapprima, a fasi alterne, un periodo favorevoli a passaggi pertubativi di origine nord atlantica e ad un graduale ma significativo rinforzo del muro altopressorio russo europeo i cui suggestivi sviluppi sono al momento da tenere nelle più recondite fantasie di ogni freddofilo.![]()
Vi prego di considerare la mia poco più che una digressione frutto di un'ipotesi evolutiva del tutto da verificare e pronta a perdere la sua attendibilità nel momento in cui i presupposti che ne sono a base dovessero venire meno.
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Matteo
Preciso e professionale.Complimenti
Quindi da quel poco che ho capito , Dicembre potrebbe partire in media termica e pluviometrica ( riguardo alla mia regione ) almeno fino alla prima decade, con afflussi di aria nord atlantica e neve abbondante sull'appennino.![]()
E' quel "INIZIALMENTE dinamico" che ti costerà frustate a vita se sbagli, lo sai, vero?![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Mat analisi sontuosa come sempre.....da leggere e rileggere.....magari sperando che la nostra fantasia possa diventare realtà.....
Ciao e grazie di cuore per le tue delucidazioni per i "comuni mortali" come me..
Condivido parte dell'analisi ritenendo che il forzante depressinario atlantico possa essere in effetti in crescendo e costituire una reatà, ma si tratterà secondo il mio pensiero di sacca piuttosto larga in atlantico quindi sul discorso dello zonale non ci stò..Potrà instaurarsi un fllusso zonale per pochi gg ma la situazione.. dalla mia lettuta teleconnettiva... continuerà ad essere in prevalenza meridiana sul lungo. Se c'è un rischio che il forzante depressionario atlantico, ma ripeto abbastanza largo, possa spingere l'HP su buna parte dell'Europa ( questo è un rischio connesso alle dinamiche meridiane, ) c'è anche il risvolto della medaglia, ossia che l'est europe sarà sotto il tiro delle correnti fredde... E qui mi gioco la mia carta... ossia che il Mediterraneo centro orientale potrà trovarsi sulla linea di confine tra anticiclone meridiano ad ovest e flussi artici-continentale ad est... Il periodo più propenso per sorprese, e in questo caso per adriatico e sud, di tipo freddo artico-continentale potrebbe essere proprio il periodo pre- natalizio o natalizio stesso verso anche la prima parte di Gennaio...E' piuttosto ipotizzabile, sempre secondo il mio pensiereo, che, invece, l'ovest e anche il centro Europa e di conseguenza il nord Italia, possano trovarsi sotto costante influenza anticiclonica per il periodo citato.. Ripeto l'anticiclone da ovet potrebbe essere anche più ingombante per tutta la penisola, ma la parte orientale e meridionale dell'Italia possono giocarsi una partita inveranale in questa situazione..Poi verificheremo.....![]()
Domanda stupida. In un futuro (o gia' lo fanno?), i modelli matematici saranno in grado di immettere i dati provenienti dagli indici teleconnettivi?
Vabbe', sono stanco e ho sonno...
io ho vomitato sul sedile di un 737 AF (per chi non è pratico af=air france). figo, no? (Fedex dixit)
E infatti si intendeva dire che il quadro configurativo è poco propenso all'instaurarsi di una circolazione zonale.
Mi permetto di aggiungere anche che, come evoluzione, assomiglia per certi versi a quella che portò all'ondata gelida del 15 dicembre scorso. Accelerazione del vp in sede groenlandese, innesco di scand+ e retrogressione continentale.
I miei complimenti mat.
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