Ma questo non è sempre accaduto in fondo? Il reiterarsi di simili configurazioni per più tempo? Magari quella che per noi è la normalità invernale era semplicemente una situazione tipica di altre condizioni (temperature oceaniche ecc...). Oppure noti che tempo fa l'atmosfera era più sciolta in tutti i sensi.![]()
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Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Per ora abbiamo avuto a che fare con la falla italiaca che ha dispensato piogge soprattutto al centro nord e versante tirrenico in genere,,,ad ogni discesa di aria fresca si è scavata una depressione sui mari occidentali...ancora non vedo una risposta dello ionio o del basso adriatico e tanto meno del basso tirreno...sicuramente le pile li saranno cariche, ma serve l'innesco, che per ora rimane al di la della Russia e che solo ieri sera con le carte delle 18 sembrava potesse venire ad attaccare il vecchio continente...
Prevedo un Natale pessimo per l'Italia,e per freddo e neve penso ci sarà d'attendere ancora parecchiopurtroppo,l'atlantico va a mille all'ora
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Il reiterarsi di configurazioni piovose per più tempo è scritto nel DNA dell’autunno, perché altrimenti la media 1961-1990 non consegnerebbe a questa stagione la palma d’oro per essere la più piovosa dell’anno, seguita dalla primavera. Se in questo periodo la norma dice che deve piovere, è logico che queste piogge nascono dal passaggio di più sistemi perturbati, ovvero sono dovute ad un reiterarsi dello stesso tipo di dinamica atmosferica.
Ma non è questo il punto. Il punto è:
“Partendo da questa base, come agisce il forcing positivo o negativo”?
Se esso è in fase, amplifica la fenomenologia della stagione in essere facilitando il raggiungimento di eventi che, per qualche particolare, verranno ricordati. Se è in opposizione di fase, amplifica la fenomenologia opposta a quella consona del periodo in essere. Sommando questi due contributi, dovrebbe essere facile verificare che si passa dal palo in frasca di anno in anno per un qualche parametro atmosferico. È questo quello che interessa.
Riguarda la Svizzera (2 stazioni, una di pianura e una alpina), ma forse questo studio (pdf) va un po' nella direzione del fulcro della tua preoccupazione.
Dice, in sostanza, che negli utlimi decenni (rispetto alla media del XX secolo e a differenza di quel che uno dei paradigmi del GW lascerebbe supporre) il clima è diventato meno variabile. La variabilità interannuale e decadale delle Tmax e Tmin giornaliere è diminuita, nonostanze il forte inremento termico (ricordo che in Svizzera il GW viaggia a velocità doppia rispetto alla media globale, con un incremento pari a circa +1.5 gradi C). Questa diminuzione è attribuita, fra le tante cause, soprattutto sia alla diminizione dei tipi di tempo maggiormente perturbati e a sia all'incremento di regimi circolatori che esibiscono forte persistenza.
Sono diminuiti, d'inverno, i regimi circolatori freddo-umidi dei sistemi sinottici perturbati e invece aumentati i regimi estivi caldi e secchi.
In soldoni: oggi sono meno frequenti i pattern sinottici associati ad elevata variabilità rispetto a quelli associati ad elevata persistenza ( o bassa variabilità).
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~~~ Always looking at the sky~~~
Lo stavo per scrivere, poi ho letto il tuo thread sullo studio svizzero.
Minore variabilità, che significa anche martello che picchia per più tempo e con maggiore forza sullo stesso punto dell'incudine. Quindi fenomeni reiterati e più violenti dove la configurazione lo consente, ma anche lunghe fasi dove non accade assolutamente nulla. Un clima quasi di tipo monsonico.![]()
Ti ringrazio Stefano per questo documento. L'ho salvato e quando avrò un po' di tempo gli darò un'occhiata e poi magari possiamo riparlarne. La tua sintesi è proprio quello che cercavo: comunque sia, se le cose dovessero essere così, è l'incremento termico dovuto al GW ad essere la causa di una minor variabilità climatica. Il principio è sempre quello: più energia = più insistenza del pattern = maggiore intensità degli eventi legati a quel pattern = più tempo necessario all'atmosfera per chiudere quel ciclo.
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Per quanto riguarda le precipitazioni ci avviciniamo. Occhio che un simile comportamento potrebbe anche contagiare un pattern a matrice fredda, anche se le probabilità per il Mediterraneo, a mio avviso, sono molto più scarse per via della latitudine in cui si trova il nostro bacino.
Ciao Fra!![]()
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