Premetto che quanto affermerò in questo messaggio sono solo delle mie considerazioni e riflessioni maturate osservando quanto si è consumato in Italia negli ultimi mesi e non prendono spunto da analisi di modelli matematici di previsione.
Partiamo con il vedere quanto è accaduto negli ultimi tempi. Dalla terza decade di ottobre fino ad oggi l’Italia è stata letteralmente investita da ripetute fasi di maltempo, la maggior parte anche di notevole intensità per la violenza dei fenomeni che ne sono conseguiti. Sul Levante Ligure, ad esempio, si sono contati ben 27 giorni piovosi dal 21 ottobre ad oggi che hanno accumulato 450 mm di pioggia: vale a dire che negli ultimi 48 giorni è caduta quasi la metà (esattamente il 43%) delle precipitazioni che cadono in un anno (1040 mm) e si sono contate inoltre due mareggiate, il 30 ottobre a Genova ed il 4 dicembre alla Spezia, dove il vento di libeccio ha soffiato per la seconda volta fino ad una velocità 50 nodi nel giro di un mese circa.
La maggior parte delle regioni italiane può, allo stesso modo, ricordare eventi analoghi o ancora più tragici (vedi la Sardegna) e continuare così a compilare un elenco di fenomeni estremi che sembrerebbe davvero lungo. Dire forse che questo tipo di evoluzione è eccezionale potrà sembrare esagerato, per il semplice motivo che non disponiamo di un archivio che ci documenti esattamente se fasi analoghe, così lunghe, siano state registrate anche in passato: forse non sarà eccezionale per i quantitativi di pioggia raggiunti, ma sicuramente una certa eccezionalità potrà trasparire dal tipo di dinamica atmosferica che si è consumata.
Adesso, dopo questo intermezzo anticiclonico di tre giorni, saremo di nuovo punto e a capo. Si aprirà una nuova fase perturbata accompagnata ancora una volta da fenomeni che localmente potranno colpire duro: il tutto non si risolverà, infatti, con un passaggio perturbato, bensì con una nuova insistenza dello stesso tipo di circolazione che vedrà nuovamente il Mediterraneo divenire sede depressionaria. E si sa che, in questi casi, le ferite sono sempre lente a rimarginarsi. Dando credito alle ultime proiezioni, sembra che fino al 16 dicembre rimarremo a più riprese avvolti nelle spire del… serpente, con l’unica consolazione che andando avanti nel tempo tali spire allenteranno pian piano la morsa. Ci attendono quindi nuove piogge, nuove nevicate, nuovi venti forti e nuove mareggiate lungo le coste esposte. Sarà un nuovo atto in quel palcoscenico del Mediterraneo che negli ultimi tempi ha visto il susseguirsi continuo di attori e di registi, con noi a fare sempre da spettatori, sia nel bene che nel male.
È vero quindi che abbiamo avuto un “signor autunno”, ma è anche vero che è stato costellato di eventi estremi: cioè è stata una stagione che ha visto coincidere la peculiarità saliente della stagione (cioè le piogge) con l’estremizzazione inerente proprio ai fenomeni tipici autunnali. Poteva benissimo capitare un autunno al contrario, dove a dettare l’estremizzazione erano gli ingredienti opposti (caldo e siccità). L’insistenza di un certo tipo che dinamica che tende a perpetuarsi nel tempo, al di là delle letture teleconnettive, è senza dubbio legata ad un forcing che continua a battere sempre… sulla stessa nota perché non ci sono alternative. O meglio… è un forcing obbligato ad insistere sulla stessa nota perché “qualcosa” lo mette in queste condizioni.
Sappiamo anche che questa storia non ci è nuova perché, quando si apre una fase di questo tipo, è quasi certo che avremo di fronte un periodo che sarà caratterizzato insistentemente da quel tipo di fenomenologia, fin tanto il lungo ciclo non si sarà chiuso. A tal proposito, basta ricordare i mesi di aprile, maggio e giugno, quasi analoghi a quello che stiamo vivendo. Se è vero, a quanto sembra, che l’atmosfera va… “a spezzoni”, mi chiedo: “Quale sarà il prossimo”? Ho il timore che entro questo mese avrà termine il ciclo piovoso e da gennaio se ne aprirà un altro che, senz’altro, non farà rima con precipitazioni, come è logico che sia considerando che anche dicembre è candidato a fare il pieno di cumulate. Sarebbe il terzo mese consecutivo. Quali saranno le alternative, se non sarà pioggia? Il freddo? Sinceramente non lo so: se vogliamo ragionare in termini energetici, dico solo che fino a questo momento l’atmosfera ha speso molto in termini di carburante e che forse il serbatoio sta andando in riserva. Se fosse vero questo, è logico pensare che la soluzione più conveniente sia, da gennaio, una configurazione di stallo e di ricarica che con l’inverno non avrà nulla a che vedere per un bel po’ di tempo. Sono solo preoccupazioni alimentate da un tipo di dinamica che, ultimamente, si è fatta sempre più spesso i conti in tasca ed ha esattamente seguito un’evoluzione basandosi esclusivamente sul budget energetico disponibile.
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Beh è l'autunno e, nei tempi migliori, questa stagione ha sempre dato il meglio di se in termini di precipitazioni. Il nostro clima, d'altronte, conosce 2 stagioni per le precipitazioni, le quali danno almeno il 70% delle piogge di tutto l'anno. L'inverno ed ancor di più l'estate, sono avare di precipitazioni e mi pare normale che dopo tale ciclo, possa iniziare un'altro avaro. Anomalo semmai poteva essere quanto successo negli ultimi due anni, quando i fenomeni scarseggiavano anche in quelle stagioni ritenute profique. E' normale anche avere situazioni critiche, ma ci sono sempre state. Il fiume Liri, ha conosciuto negli anni addietro, momenti di grave pericolo, e nonostante tutte queste piogge il livello rimane nella normalità del periodo. Per il futuro, un po di pausa non fa male, ma chi ce lo garantisce che sarà avaro di precipitazioni? Sono convinto che l'inverno farà l'inverno.
Isola del Liri (FR)269mt slm WEBSITE: METEOLIRI
DAVIS VANTAGE PRO2 (schermo attivo 24h) UNDERGROUND: ILAZIOIS2
WEBCAM Raspicam & Canon by Panorama V3.6
Madò...tutto sto coso mi devo leggere?
Apparte gli scherzi:
Secondo me i vari eventi che si stanno avendo a livello mondiale (riscaldamento globale, ciclo del sole etc.) Sono una componente da non sottovalutare. E se invece di essere "a riserva" l'atmosfera ci proponesse verso gennaio-febbraio, eventi tragici, eccezionali e quant'altro? Se il clima stesse cambiando veramente, beh, questi eventi eccezionali ne sarebbero la pura prova. Certo è un pò difficile pensarlo.
Inoltre tu hai fatto una analisi in base a quello che hai visto a La Spezia, a Genova e in Sardegna...A mio parere hai generalizzato un pò troppo. Il Sud italia non ha visto ancora tanto. Ci sono state due importanti fenomeni sul salento e sulla Puglia, i cui culmini sono durati meno di 5 minuti. La neve, al contrario del Nord Est, o quantomeno il freddo da 2-3 gradi, non si è fatto proprio sentire nemmeno a quote superiori a 500m.
Da come la vedo io siamo solo all'inizio di quest'inverno, e che Gennaio e Febbraio riserveranno delle belle sorprese fresche.
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Inquietante e affascinante al tempo stesso .....
Me lo sono chiesto anche io come mai , specie dal nuovo millennio in poi secondo le mie osservazioni , certe dinamiche si ripetano perlopiù nella stesa maniera e nelle stesse zone sempre più a lungo.
Credo sia una domanda che per molto tempo non avrà risposta ......se mai ce l'avrà.
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Quali saranno le alternative, se non sarà pioggia? Il freddo? Sinceramente non lo so: se vogliamo ragionare in termini energetici, dico solo che fino a questo momento l’atmosfera ha speso molto in termini di carburante e che forse il serbatoio sta andando in riserva. Se fosse vero questo, è logico pensare che la soluzione più conveniente sia, da gennaio, una configurazione di stallo e di ricarica che con l’inverno non avrà nulla a che vedere per un bel po’ di tempo. Sono solo preoccupazioni alimentate da un tipo di dinamica che, ultimamente, si è fatta sempre più spesso i conti in tasca ed ha esattamente seguito un’evoluzione basandosi esclusivamente sul budget energetico disponibile.
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Non concordo... si è speso in termini energetici ma sui meridiani centro occidentali, su quelli centro orientali non si è speso alcunchè.. e lì si spenderà.. Tempo solo un momento di reset, dalla imprevedibile durata ma credo sui 5-7 gg e si costituirà il nuovo assetto..come? Anticiclone su centro ovest Europa, vortice atlantico largo e vortice russo...Adriatiche e sud tra Natale e l'Epifania ( imposibile dire quando ) ma in questo periodo con incursine o incursioni fredde... E ne sono certo...![]()
Una fase di stallo con ricompattamento del vortice polare e anticiclone secondo me ci sta tutta. La domanda è...quanto durerà?. Secondo me potrebbe benissimo durare poco. Fine dicembre metà gennaio E da metà Gennaio tornare con rodanate o irruzioni continentali
http://golfodigaeta.altervista.org/
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Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Stefano, vedo con piacere che hai colto in pieno il senso del mio messaggio.
Certo… dovrà ancora passare del tempo per avere la risposta a questa domanda, sempre che esista, ma io credo che, adesso, sia importante almeno aver colto il segnale. Cioè… da un’acuta osservazione si vede che ad una dinamica che è normale per il periodo (è logico che in autunno piova) si somma un contributo in grado di alterare in qualche modo la dinamica stessa.
In generale, è come se esistesse una “farfalla impazzita” in grado o di intensificare le peculiarità della stagione in essere o di ribaltarne le sorti, accoppiando così un “forcing positivo o negativo” alla classica evoluzione standard che si dovrebbe avere nel Mediterraneo, allontanandola così sempre più dalla norma. A seconda del segno di tale feedback, si possono avere dinamiche diametralmente opposte che comportano o un’insistenza della dinamica tipica di quel periodo o un’insistenza della dinamica avversa a quel periodo. È proprio da qui che nasce l’estremizzazione del clima sul nostro bacino del Mediterraneo.
Alcuni esempi per le precipitazioni (ma si può fare anche con le temperature) alla Spezia (sia chiaro: non significa guardare al mio orticello, perché una dinamica del genere così ripetitiva non parte davvero da fattori concentrati su scala provinciale):
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Gennaio (114 mm): anno 2000 (20 mm = -82%) versus anno 2001 (211 mm = +85%)
Febbraio (109 mm): anno 2003 (6 mm = -94%) versus anno 2004 (118 mm = +8%)
Marzo (100 mm): anno 2001 (207 mm = +107%) versus anno 2002 (9 mm = -91%)
Aprile (78 mm): anno 2007 (2 mm = -97%) versus anno 2008 (130 mm = +67%)
Giugno (53 mm): anno 2006 (0 mm = -100%) versus anno 2008 (126 mm = +138%)
Luglio (22 mm): anno 2002 (88 mm = +300%) versus anno 2004 (3 mm = -86%)
Agosto (46 mm): anno 2002 (101 mm = +120%) versus anno 2003 (1 mm = -98%)
Agosto (46 mm): anno 2007 (153 mm = +233%) versus anno 2008 (0 mm = -100%)
Settembre (114 mm): anno 2000 (20 mm = -82%) versus anno 2001 (211 mm = +85%)
Ottobre (129 mm): anno 2000 (306 mm = 137%) versus anno 2001 (89 mm = -31%)
Novembre (137 mm): anno 2000 (312 mm = +127%) versus anno 2001 (81 mm = -41%)
Dicembre (107 mm): anno 2001 (15 mm = -86%) versus anno 2002 (162 mm = +51%)
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A questo punto, mi sembra abbastanza evidente il fatto che il segno di questa “farfalla impazzita”, nel caso in cui il suo segno abbia intenzione di condizionare anche la prossima stagione invernale, debba almeno essere tenuto un minimo in considerazione, senza trascurarlo, visto i “risultati sballati” a cui porta. A mio avviso, ai giorni nostri, dare per scontato che “l’inverno farà l’inverno” è troppo rischioso perché, fino a prova contraria, il nuovo assetto circolatorio sembra essere pesantemente condizionato da questo nuovo fattore climatico. Davvero pesante.
E allora che dire… sempre nel caso in cui questo feedback abbia intenzione di metterci lo zampino almeno in uno dei prossimi tre mesi, che gli amanti del freddo e della neve sperino che la dinamica invernale standard del Mediterraneo sia forzata da un segno congruente al tipo di dinamica stessa in modo da intensificarne gli effetti. Io ho i miei dubbi, per via del fatto che dinamiche irruenti richiedono molta energia in gioco che presumo ormai consumata per questo ciclo, ma si sa che in atmosfera tutto è possibile.
Buona festività a tutti
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Poco???!!un mese di anticiclone ti pare poco?
Ma dai figuriamoci...con questa dinamicità io propendo per una bella settimana di Hp, con gelate e bel tempo, e poi un ritorno della dinamicità...magari con circolazione Orientale stavolta!!
Non dimentichiamoci che la Siberia appena al di là degli Urali è gelida e non ci metterebbe molto a gelare anche la Russia Europea!!
Altro che un mese di Anticiclone....sarebbe un incubo
F.
In copertina il romanzo di mio figlio ventenne, consigliatissimo
"Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l'occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue"
Bè in questo caso gioverebbe una "rispolverata" di memoria:
2006-07 dominio imperterrito per 3 MESI:
2007-08 dominio che invece durerà 2 MESI, Gennaio-Febbraio(senza contare la fine di Dicembre)
Quindi per un mese e basta di HP e tempo dinamico da metà Gennaio come si dice....."il gioco vale la candela", abbiamo passato di molto peggio...![]()
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
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