la letteratura recente afferma che in Italia si è assistito ad un deciso cambiamento climatico a partire dagli anni a cavallo del 1990, anno piu anno meno. cosa per altro vera e supportata dai dati.
eppure nonostante questo annoveriamo qui da noi: Gen93, Feb93, Feb/Mar96, Dic96, Gen99, Dic01, Feb03,Mar05,Gen06,Feb06,Dic07
![]()
Sito Meteo https://meteoinpuglia.it
Stazione Meteo http://meteoinpuglia.altervista.org/putignano.htm
Il cambiamento c'è e sta nelle temperature. Si avverte soprattutto nelle fasi statiche (in regime anticiclonico non scendiamo più sotto zero noi costieri o prospicienti come in passato). Come eventi non credo sia cambiata la frequenza, quindi concordiamo. Per quanto riguarda la frequenza di nevicate serie, io parlavo delle mie zone, e cmq credo che la neve nelle mie zone sia un buon indicatore della consistenza dell'ondata fredda.
![]()
Sito Meteo https://meteoinpuglia.it
Stazione Meteo http://meteoinpuglia.altervista.org/putignano.htm
L'ultima nevicata seria da queste parti è stata quella del 1993...Dopo nevicate non certo paragonabili a quella, dunque non da mettere sullo stesso piano
Nel senso che, nel 93 ci fu il coinvolgimento a tappeto della regione, dopo solo fenomeni localizzati e a macchia di leopardo (come l'anno scorso ad esempio, quando fece 30 cm a ostuni-conversano, 4-7 cm qui invalle, 0 altrove)
Cerchiamo di ritornare un po’ sull’argomento, visto che il nostro obiettivo in questo 3d è verificare e valutare l’attendibilità del pattern sinottico sopra descritto.
Come detto stamani, dopo aver confermato l’impianto generale, i modelli cominciano a definire i dettagli su scale spaziali più limitate. E allora… cominciamo a fare uno zoom sull’Europa, alla ricerca di qualcosa di interessante.
zoom.JPG
Rispetto all’emisferica di stamattina (su base GFS00), le ENS delle 06 continuano ad aggiungere particolari che vanno proprio nella direzione di nostro interesse. Invito però a essere ancora prudenti, almeno con questo run, essendo questa uscita inizializzata con un minor numero di dati e quindi oggettivamente più insicura. Nonostante questo, però, a mio avviso possiamo ugualmente dare pari credito alla proiezione per il semplice fatto che da essa si evince un nuovo piccolo passo avanti che doveva essere scontato: si noti, infatti, come la probabile ciclogenesi iberica, vista nella proiezione emisferica da un solo spago, venga riassorbita da un discreto aumento delle probabilità di innesco di ciclogenesi sul comparto centrale europeo, con un calo di geopotenziali che potrebbe abbassarsi di latitudine e muoversi con direttrice NE-SW con coinvolgimento più diretto dell’Italia settentrionale.
Vedremo se sarà solo un abbaglio o se giungeranno ulteriori conferme, conferme che fino a questo momento non si sono fatte attendere.
riguardo ai fenomeni nevosi posso confermare la difficoltà nell'accumulare qualcosa di significativo negli ultimi decenni (specie anni 2000)
sicuramente ciò è dovuto al cambiamento (mancanza) di configurazioni che portano termiche fredde con annesse precipitazioni
se la mia cittadina ha una media nevosa annua di 35cm ca. vorrà dire qualcosa (è da ammettere però che esiste un'elevata irregolarità/deviazione standard)
Segnalibri