Ciao
complimenti a te per la completezza dell'analisi, il basso Atlantico sarà un rischio evidente ma credo che con una buona azione dinamica fra Islanda e Groenlandia dalle caratteristiche nettamente più meridiane possano esserci maggiori vantaggi rispetto al quadro attuale.
Un flusso zonale basso che riceve un'ottima alimentazione fredda 1000 km a nord ovest della nostra penisola può rivelarsi, a tratti, molto produttivo (specie per le mie zone)
Sottolineo che il capitolo "evento gelido estremo" l'ho già chiuso da giorni con la mancata retroazione del lobo siberiano; sono ormai concentrato su una buona fase dinamica dettata dalla graduale decadenza del Vortice Polare conseguenza dello spaventoso fuoriscala NAM oltre -5 ....
ciao
burian
Benvenuto Burian, mi raccomando fai il bravo altrimenti metto pure qua la foto del battezzo della neve :-)
Ciao
Marco
[I]Amministratore Meteodue[/I]
Behh i discorsi secondo me sono due: o le percussioni artiche, perchè ci saranno prossimamante e più incisive che non fino ad ora, andranno in atlantico largo e su di noi sub tropicale... oppure le stesse percussioni andranno su Mediterraneo centro occidentale, questa volta però un po' più meridiane e ciò, per intenderci, vorrebbe dire saccature con preferenza più fredda dal rodano... In questa situazione i settori centrali appenninici sarebbero molto più interessati da nevicate fino in collina..peggio per Puglia e sud peninsulare..! Situazione potenzialmente ancora buna per freddo relativo e instabilità diciamo fino al Molise, nord Campania.. Questo mediamente, ma oscillazine degli assi potranno poi manterere i flussi freddi più a nord o permettere infiltrazioni anche più a sud. Ma vanno fatte delle precisazioni... In caso di flusso perturbato in atlantico largo e ipotesi di hp subtropicale su di noi, io non lascerei definitivamente chiuso il discorso orientale o artico ...pechè il sub tropicale potrebbe avere problemi sul bordo ad est magari perchè trascinato troppo in alto dai presunti affondi in atlantico.. Quindi occhio a non trascurare alcunchè.. Circa l'allontanamento del lobo siberiano più ad est, francamente non mi tange molto , se vedi il lobo attuale siberiano , si allunga con la sua parte orientale quasi sull'adriatico e non ci sta beneficianfo di alcunchè.. Per me contano sempre e prima di tutto gli aspetti termici ...
ma come mai - a prescindere da dove dovrebbero colpire - non è previsto che vi siano gli affondi continentali antizonali, successivi a quello di questi giorni che sta toccando il nord Italia, quando con il major stratwarming doveva essere più che una semplice possibilità (che vi fossero retrogressioni del nocciolo siberiano in serie, sull'Europa)?
Grazie,
Stefano
Io personalmente non escludo affondi meridiani con contributi da N/NE sul mediterraneo e, anzi, nella mia precisazione a metà intervento, metto bene in evidenza questa possibilità tenendo presente l'ipotesi di sacca in atlantico largo e alta sub-tropicale verso nord..questo intorno a metà mese o oltre.. Sul periodo precedente situazione incerta con probabili ondulazioni ancora verso ovest, e in questo caso, magari , potrebbero essere più centrali.. C'è da dire anche che la fase precedente 10-14 o 15 del mese, pare piuttosto di transizione e un po' ignava, ma da qui ad allora sai quanto può cambiare.. ????
personalmente non ho mai creduto a questa cosa degli affondi continentali ripetuti
il MMW di per sè non è indicatore di maggior probabilità di affondi, semmai di una loro (eventuale) maggiore potenza, secondo me...
le figure da guardare alfine sono quelle troposferiche, forcing atlantici ecc..
di MMW ne abbiamo avuti molti negli anni, ma da nessuna parte riesco a trovare una statistica di correlazione tra numero di ondate di gelo sull'italia e SSW
cmq i GM nelle loro carte troposferiche (che tutti conosciamo), vedono un ritorno a condizioni piuttosto zonali e termicamente in media fino a fine run...
ricordo per l'ennesima volta che tali modelli analizzano tutta la colonna d'aria fino a 0,1 hpa, e quindi restituiscono gli effetti al suolo ...
perchè non dovrei crederci?
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grazie mille per la spiegazione!
non sono un esperto di meteo e sono qui per chiedere...
I modelli in effetti li vedo e con insistenza da quando ho sentito tanto clamore riguardo a questo ssw major, riguardo al quale mi pareva che il fatto che si sia trattato del maggiore da che si effettuano questo genere di rilevazioni, allora potesse garantire qualche effetto più crudo o speciale rispetto agli altri ssw.
Qualche giorno fa leggevo su questo post che i suoi effetti veri si sarebbero visti solo a partire dalla seconda decade di febbraio.
Ma è vero?
O l'unico effetto è stata questa passata di gelo che si è andata a sfogare a Londra?
grazie ancora.
Stefano
Buonasera a tutti. A due settimane dall’inizio di questo nowcasting stratosferico, ci troviamo sotto gli effetti della prima pulsazione termica sulla troposfera del nostro comparto euro-atlantico. Fase tele-connettivamente denotata da un indice AO assai negativo e suddivisibile in 2/3 sottofasi o weather regimes ben distinti che però possono essere riassunti con il famoso blocking barico sul nord Atlantico che avevamo introdotto una decina di giorni fa.
http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=2267180&postcount=1
Innanzitutto dirò che non si è realizzata quella condizione esplosiva che avevo ipotizzato la settimana addietro perché il condizionamento troposferico dovuto allo stratcooling dell’8-11 gennaio era in effetti troppo recente. Tuttavia noi possiamo osservare che all’arrivo dei primi dati di inizializzazione dello stratwarming major, la prevista ingerenza sul nord-Atlantico del lobo canadese del vortice polare con pattern zonale, viene rivista dai GM entro le 144 ore con un weather regimes di tipo meridiano.
Confronto tra la previsione a 144 h del giorno dell’apertura di questo topic e quello realizzato (http://www.meteokit.com/mkpanel/gm/maps/): prima fase meridiana.
Anche il long range era prevalentemente di carattere zonale. Ecco come era vista la seconda (ed attuale) fase, stavolta di tipo antizonale:
E ora veniamo a noi. Burian, che colgo l’occasione per dargli il mio benvenuto, ha spiegato molto bene come la grande inerzia termica di un oceano sia abbondantemente in grado di neutralizzare una massa d’aria di opposta origine. Lo potete vedere come una spugna che impolpa l’acqua (rende bene). Quindi se non termina l’antizonalità verso la falla atlantica subito dopo il prossimo affondo del vortice canadese e se non si stabilisce un promontorio dinamico in Atlantico verso l’alta polare, verrà scritta la parola fine a questa prima fase AO-. Su quell’affondo si gioca gran parte della prima metà di febbraio. Tanto per essere chiari: anche l’irruzione dal Rodano per il 7-9 c.m. non è affatto scontata come incisività di affondo.
Tuttavia l’inverno è tutt’altro che finito e probabilmente sarà ancora lungo. Io non ho mai parlato di evento storico ma ho invece parlato di effetti della prima pulsazione termica perché questo sconvolgimento del NAM con un evento record (ed in modulo superiore a 5), comporterà varie pulsazioni per cui non mi sento di escludere che si possa aspirare ad un episodio pari al nostro migliore standard di fine inverno.
Tanto per intendersi, questo per esempio è quello che successe 3 anni fa, ultimo MMW di tipo Split con le sue 4 pulsazioni in media troposfera:
…. ed anche ora il VP rimarrà a lungo disintegrato in media stratosfera.
Più sotto si sta delineando un passaggio in Displacement. Il disassamento è previsto sul comparto aleutinico e dunque saranno confermati incipit di regimi boreali di tipo PNA+/NAO-, il cui rischio semmai è la vivacità del getto subtropicale tra il nord Africa ed i bassi bacini mediterranei.
Il pattern di riferimento di febbraio, a cui facevo riferimento ad inizio topic (Polar/Eurasia), prende una strada positiva ed il forcing denotato dalla fase 5 della MJO dovrebbe portare, sia verso una serie di blocchi ad onda piuttosto corta sul comparto caucasico/Urali/ovest Siberia, sia ad un'azzorriana piuttosto tonica e relativamente ampia sul settore nord-ovest europeo. Questa descrizione potrebbe corrispondere ad una fase più fredda della norma per la seconda parte del mese / prima decade di marzo. In figura si da per scontato che il blocco est-atlantico ad onda corta non tenga ed i due nuclei ruotino in senso orario sull'Europa centro-settentrionale con nascita di un'omega low medio-alta.
L'alternativa a questa ipotesi è una nuova fase medio-zonale con westerlies tese e con successivo break d'onda atlantico (ATH ?). Al momento invece escluderei l'entrata dell'anticiclone subtropicale con zonalità alta, paventata in altri post.
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Andrea
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