Usano i dataset MSU e CRU per la loro analisi del rapporto fra andamento termico e emissioni di CO2. A parte che si dovrebbe tener conto anche di altri fattori (almeno il ruolo degli aerosol), il limite più grande è quello di non sottolineare le prerogative che questi dataset hanno (e non mi pare che ne parlino).
We have analyzed temperature measurements both from satellite (Microwave Sounding Unit, MSU [Christy et al., 2003; Mears et al., 2003]) and surface (Climate Research Unit, CRU) sources and correlated them with surface CO2 emissionsMSU: come tutti i dati satellitari, non sono ovviamente dati di superficie (o della T2M), MSU converte in temperature la misura dell'emissività delle molecole di ossigeno nelle microonde. Ne consegue che:
1) sono ampiamente influenzati dalla media delle SST tropicali e seguono maggiormente l'anomalia delle aree a forte convezione; se gli oceani sono più freschi (Nina-like) il segnale, essendo più forte nella troposfera che in superficie (perché diminuisce l'evaporazione e quindi minore è il calore ceduto nella troposfera per condensazione rispetto al caso contrario), tende ad essere sottostimato dalla registrazione di MSU, che quindi amplifica la divergenza con le T superficiali.
2) se, nel contempo, ho forti anomalie positive sulla superficie dei continenti extratropicali (con debole propagazione troposferica), ecco che, di nuovo, MSU tenderà a sottostimarne la portata.
Poi esiste un'accurata reanalisi dei dati di MSU riconducibile ad una diversa calibratura degli strumenti.
CRU per la superficie è una ricostruzione coi buchi. Perché è una ricostruzione mediata sulle aree per le quali sono disponibili dati, e quindi:
1) CRU "vede" l'Artico solamente attraverso le poche stazioni disponibili --> non vede la recente amplificazione artica;
2) il rapporto reale terre/oceani è di circa 0.40, CRU lo "trasforma" in 0.28 (per i motivi di cui sopra) e inoltre cala nel tempo, evidentemente amplificando il peso dell'IAV data dall'ENSO.
In sostanza: mi pare una scelta quantomeno un po' riduttiva quella fatta dai 2 autori.
Poi il lavoro è datato 2003. Nel frattempo altra letteratura a riguardo delle UHI è uscita.
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Geppox Laat e Maurellis dicono esattamente come hai citato:
“Abbiamo osservato che i cambiamenti della temperatura della superficie terrestre, potrebbero essere il risultato di un processo di riscaldamento locale di superficie, non connesso con la forzante radiativa dei gas a effetto serra."
Sono segnalati su gran parte dei siti che si occupano dell'agw proprio per questa affermazione (certo non su real climate)
La stessa cosa vale per gli altri.
V. Gouretesky afferma che anche nelle misurazioni delle temperature oceaniche ci sono errori, dovuti alle tecniche errate di prelievo, che dovrebbero ridimensionare la stima del riscaldamento globale, di un fattore 0,6
Michaels e McKitrick affermano che la stima del riscaldamento globale sia stata fortemente influenzata dalle isole di calore, togliendo queste influenze l’incremento di temperatura risulta dimezzato e simile a quello stimato con i satelliti nella bassa troposfera
Ultima modifica di clayco; 22/01/2009 alle 10:05
Abbandono le discussioni sulle T perchè mi interessa molto di più la termodinamica.
Tutti parlano dell'effetto serra, io ne leggo da anni, ma non ho trovato spiegazioni che vadano oltre la favoletta della coperta trasparente: l'aumento della CO2 e CH4 è come mettere una coperta in più e quindi più caldo.
Io però non ho capito come funziona, a dire il vero anche Lindzen dice che non è ancora chiaro, Confido nella preparazione dei bloggers di questo forum eccezionale per una specifica.
Il problema che non ho ancora capito è cosa succede alla molecola di CO2 una volta che ha assorbito l’ir della sua banda.
-Se una volta superato il suo punto di equilibrio, trasmette il calore emettendo una radiazione ir alla stessa lunghezza, allora l’aumento della concentrazione avrebbe un’influenza enorme sul clima.
- Se trasmette il calore per convezione come sostiene Chilingar (ma anche Barret Nicol ecc) il suo aumento non comporterebbe nessuna influenza sul clima
- se la trsmissione è mista, bisogna stabilirne esattamente la proporzione Lindzen dice 25% per radianza
Resta il fatto che i riscontri reali non ci sono:
- mancano le hot spot in altamedia tropo dove c'è poco vapore acqueo
-è il mare che influenza la T dell atropo fino a 11000 mt e non vicecersa
- e la CO2 non ha mai influenzato le temperature nella storia della terra
Barack Obama nel suo discorso di insediamento ha detto cose del tipo "...We will harness the sun and the winds and the soil to fuel our cars and run our factories..." e poi "...With old friends and former foes, we will work tirelessly to (...) roll back the specter of a warming planet..."
Al di la di tutte le discussioni che possono nascere in presenza di una controversa lettura ed interpretazione di dati e di elementi in nostro possesso, l'unica risposta è una risposta politica, è il politico che fa parlare o zittisce lo scienziato a proprio piacimento.
Obama ha detto queste cose, vedremo cosa sarà in grado di fare. Ad oggi a me sembra che nel chiasso di catastrofisti, negazionisti, scettici, agnostici, l'unico motivo di speranza sono una quarantina di parole pronunciate dall'uomo più potente del pianeta.
Non lo so come funzioni in dettaglio, ma vorrei capire una cosa: metti in dubbio l'esistenza dell'effetto serra?
Come funzioni esattamente la gravitazione universale in dettaglio non lo so, ma non metto in dubbio che due masse si attraggano con una qualche inversa proporzionalità alla distanza. A me, della gravitazione, basta questo. Se dovessi poi capire come un corpo, transitato qua, con un'orbita colà, in un sistema così, eserciti esattamente la sua forza su un corpo Z, ecco, non ho difficoltà a dire che non lo so. Ma non metto in dubbio il principio della gravitazione universale.
Ripeto: metti in dubbio l'effetto serra come tale?
Ecco: questa la vorrei capire meglio. Abbiamo forse avuto epoche passate calde con una CO2 bassa? Se è così la tua affermazione potrebbe (condizionale) essere corretta, altrimenti no.
In realtà credo che si faccia gran confusione con un altro argomento scettico: vale a dire la riproposizione ad libitum del "è nato l'uovo o la gallina"? Cioè: le epoche calde sono state determinate da aumento di CO2 (cioè la CO2 precede T) o viceversa? Parrebbe (spesso, non sempre) il viceversa: prima un fattore esogeno (sole o altro) ha provocato un aumento delle T, deinde poscia è aumentata la CO2. Ma questo non cambia un ciufolo: qualunque sia lo start iniziale si viene a creare un circuito per cui un eventuale shock esogeno di T viene mantenuto e accresciuto (via effetto serra, ammesso che tu ne accetti l'esistenza) da un'aumentata CO2.
Tutto ciò porta all'oggi, ovviamente. Gli scettici credono di aver scoperto la luna quando sostengono che viene prima la T e poi la CO2. Perché, sostengono, se è così non è detto che il riscaldamento sia di origine antropica. Credono di aver scoperto la luna e invece, a mio parere, hanno sì e no scoperto l'acqua tiepida.
Perché se è vero che la T può essere aumentata in maniera indipendente dall'uomo (fine PEG, ad esempio), è per me inequivocabile che, se aggiungiamo un feedback positivo come la CO2 rischiamo di mettere in moto un ciclo esplosivo. Per dirla con una metafora di uno scienziato americano: il clima è una leggera canoa che viaggia in mezzo alle correnti. Si regge su un equilibrio molte volte cambiato nella storia, anche con esiti disastrosi per chi ci si trovava. Tutto bisognerebbe fare, per chi è su quella canoa, tranne che mettersi a ballare.
Molti dati ci dicono che il clima di metà '800 era COMUNQUE destinato a cambiare in senso più caldo. No problem. Il fatto è che in questo cambiamento è stato introdotto un fattore feedback di accelerazione: la CO2 (sempre che tu creda all'effetto serra. Se invece partorisci una nuova teoria faccelo sapere. In anticipo: così organizziamo un viaggetto a Stoccolma per assistere alla consegna a te del Nobel). In parole povere vuol dire che su quella canoa abbiamo organizzato un campionato di breakdance.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Caro Clayco, se mi traduci
"We speculate that the observed surface temperature changes might be a result of local surface heating processes and not related to radiative greenhouse gas forcing."
con
“Abbiamo osservato che i cambiamenti della temperatura della superficie terrestre, potrebbero essere il risultato di un processo di riscaldamento locale di superficie, non connesso con la forzante radiativa dei gas a effetto serra."
lascio tranquillamente perdere la discussione perchè non oso nemmeno immaginare a quali altri sorprendenti risultati potrebbe potenzialmente portare la traduzione di un testo soltanto più articolato.
Qui si tratta intanto di cominciare ad usare un buon vocabolario, impararlo ad usare e poi forse qualcosa in più se ne ricava anche in ambito climatologico.
Ah, un suggerimento: (dal dizionario online http://dictionary.cambridge.org)
speculate (GUESS)
verb [I]
to guess possible answers to a question when you do not have enough information to be certain
speculative
adjective
based on a guess and not on information.
No, no, no.
Ci sono i riscontri reali, il bilancio energetico lo si può misurare, e lo si fa da tempo.
La storiella delle hot spot è favoletta creata ad arte dai negazionisti.
La CO2 eccome che influenza le T, se assorbe ed emette radiazione IR come fa a non influenzare le T? Venere??? L'infanzia della TErra, scritta nelle rocce???
Mare: non è proprio così semplice come fai intender tu, eh.
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Ribadisco:
Comunque l'effetto prodotto dall'UHI è assolutamente irrilevante per quel che riguarda il trend termico di fondo. Si parla di 0.0055 gradi C / decennio a partire da inizio XX secolo (Folland et al. 2001, Brohan et al. 2006) e questo ha effetti minimi e trascurabili sulle temperature emisferiche e globali (Peterson & Owen 2005, Parker 2006).
Poi, come già giustamente segnalato, ci sono altri indicatori come i ghiacciai a corroborare (semmai) quanto scritto sopra.
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Purtroppo non sono un drago in inglese, il fatto che mi fai e pulci non può che essere uno stimolo a migliorare.
Mettiamo un condizionale in più quindi anzichè abbiamo osservato: avremmo ipotizzato?
[i]"Avremmo ipotizzato dalle osservazioni che i cambiamenti della temperatura della superficie terrestre, potrebbero essere il risultato di un processo di riscaldamento locale di superficie, non connesso con la forzante radiativa dei gas a effetto serra."
Così è accettabile?
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