Citazione Originariamente Scritto da Tex Visualizza Messaggio
Un appunto che farei sono le frecce blu/celesti. E' come se indicassero che l'aria privernate provenga dal pescaggio freddo del Lazio interno,
quando in realtà le tue temperature sono relative all'inversione dell'area stessa.
Beh in realtà Gian, in molti casi e in quasi tutti quelli perturbati in cui nel privernate continua a soffiare grecale o tramontana o meglio il NNE, si tratta proprio di pescaggio dal Lazio interno poichè tante volte (e lunedì è stata una di quelle volte) le nubi giunte in loco molto presto, non avrebbero permesso il raggiungimento di temperature prossime allo 0°C ....si è tattanto invece di aria fredda letteralmente aspirata dall'interno verso di noi....queste stesse correnti poi divengono di caduta nel resto del pedemonte lepino e ausono esterno tanto che ribaltano esattamente l'effetto facendo schizzare in quei posti, tipo Sezze Scalo, Sermoneta Scalo, Doganella di Ninfa, i termometri diversi gradi verso l'alto!!

Citazione Originariamente Scritto da Tex Visualizza Messaggio
Concordo poi con il problema dello sfaldamento della colonna alle quote superiori. Del resto dalla mappa si evince uno dei motivi principali,
ovvero maggior vicinanza al mare ed inferiore barriera orografia ai settori meridionali.
....pienamente d'accordo su questo!!!!

Citazione Originariamente Scritto da Tex Visualizza Messaggio
Resta ugualmente una situazione valliva interessante per essere sul lato tirrenico a 20km dal mare.
Del resto lo stesso agro pontino, grazie alle correnti fredde che discendono dagli Ausoni-Lepini, riesce a raggiungere discreti valori minimi in inverno.

...mah più che altro i valori minimi molto interessanti raggiunti nelle notti serene d'inverno nell'area assiale e più depressa dell'agro pontino dipendono unicamente dall'irraggiamento, anche considerando che non vi sono quasi brezze notturne, per cui l'inversione può comodamente fare il fatto suo senza rimescolamenti di sorta nei bassi strati....mentre per ciò che concerne le correnti discendenti dai lepini, quelle interessano soltanto le aree pedemontane divenendo, come anzi detto, di caduta e dunque più "calde", tu me lo insegni, per compressione adiabatica. Ciò permette in questi posti, temperature relativamente miti anche nelle notti invernali più rigide e questo si ripercuote positivamente sulla quasi totale assenza di gelo, tanto che le colture sono lussureggianti e i raccolti primaverili avvengono un mese prime che nelle aree adiacenti!