
Originariamente Scritto da
Pino da Priverno
Purtroppo, (e sembrerà un paradosso che io dica "purtroppo") la gelida aria pellicolare nel privernate arriva perfettamente: la valle dell'Amaseno è aperta a nord e a nordest e non vi sono ostacoli che impediscano alle masse d'aria continentali di penetrare da quelle direzioni...spesso, come giustamente suddetto (e quotato) lo fa anche con violenza, ma poi al calare del vento si adagia e appiccica al suolo anche da queste parti e non si schioda se non con molte difficoltà. Il problema è invece proprio la suddetta (e giustamente quotata anche questa) ciclogenesi davanti la costa pontina col richiamo caldo che preme. Quest'ultima non tocca nulla della nostra inversione, anzi si attiva una vera e propria "tramontana scura" che aspira letteralmente aria sempre più fredda continentale e le precipitazioni (per l'incunearsi di aria feedda sopra lo scorrimento mite) divengono più violente, senza considerare le raffiche di greco/tramontana...il fatto è che se tutto ciò è valso fino al 17 dicembre
2010 (anzi soprattutto in quell'evento) quando a Priverno centro sono caduti 20 cm di neve, ma oltre 30 sui colli, con giornata di ghiaccio e precipitazione mai passata a pioggia ma sempre neve per tutto il giorno, nel Febbraio 2012 invece si è sfaldata la colonna d'aria per l'intrusione alle medie quote di aria molto mite che ci ha guastato tutto l'evento: dall'iniziale nevicata con immediato attecchimento, si è passati infatti continuamente a ripetizione a pioggia, poi gelicidio, poi pioggia, poi di nuco neve, quindi graupel e di nuovo gelicidio seguito da nuova pioggia, con temperature oscillanti per tutto il periodo tra -1°C e +1 °C, le stesse di Ceccano e Frosinone dove invece nevicava. Per contro nell'adiacente pianura pontina allo stesso tempo c'erano tempeste di pioggia e +10°c

. Cose da nn credere.
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