Situazione al 22 gennaio 1983
23 gennaio
24 gennaio...
25 gennaio...
In quei giorni un nebbione d'altri tempi grava su tutto il Valdarno e piane adiacenti. Visibilità a Prato e Firenze mai superiore ai 50 m. Temperature minime fino a - 6°, massime sui 2/3° nonostante i + 10° a 850 hpa.
Ma questa è un'altra storia, andiamo avanti...
27 gennaio:
L'alta sub-tropicale si schiaccia, l'Atlantico si abbassa, ma il trottolone non molla e non da segni di debolezza.
28 gennaio:
29 gennaio:
Inizia a muoversi qualcosa d'interessante...
31 gennaio:
Alta pressione canadese, vortice spezzettato in tanti piccoli minimi, siamo vicini alla svolta...
1 febbraio
L'alta atlantica accenna a salire e tenta l'unione con quella groenlandese. Trottolino furioso con minimo sulla Scozia pare voler precipitare in caduta libera. Ce la farà?
2 febbraio
Ce la fa solo in parte, andando troppo ad est: non sarà quello a determinare la svolta sull'Italia, ma il successivo. Ormai l'impennata dell'Hp è alle porte.
Passiamo alla mezzanotte tra il 5 e il 6 febbraio:
Split deciso del vortice polare. Tra il 5 e il 6 il tempo cambia radicalmente sull'Italia e iniziano le prime nevicate. La notte la neve paralizza Lucca e l'autostrada Firenze-Mare. Il 6 poi pioggia torrenziale sulla Toscana, ma già la sera è di nuovo neve in collina. Il 7, 8, 9, 10, 11, 12 ripetute nevicate in pianura (alternate alla pioggia) e in collina. A Prato nevica bene l'8 e il 12, con alcuni cm depositati. Ma il record per le basse quote spetta a Chiusi: 50 cm di accumulo.
Dopo il 13 ripetute irruzioni da nord-est spostano la neve sull'Adriatico e al sud, altrove molto freddo. Ancora il 25 febbraio si registra una minima d i - 6,4° a Firenze Peretola e la neve in collina tornerà anche a fine mese.
Uno dei febbrai più freddi e più interessanti degli ultimi 30 anni.
Ma quello che volevo far notare è da dove si partiva: una situazione quasi impossibile.
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Quindi........"a buon intenditore..."
Mi viene da "piangere" lo stesso,anche questa volta....... il Cammello non ci voleva![]()
Ottimo esempio Francesco, la realtà ha molta più fantasia di noi a volte![]()
Questo è solo un esempio che mi è venuto in mente ieri sera perché le tempistiche dell'insediarsi dell'HP sono state più o meno le stesse di quest'anno.
Ma mi piacerebbe che qualche mappologo-teleconnettivologo mi spiegasse in maniera più scientifica e puntuale cosa è accaduto a livello troposferico e stratosferico nella seconda parte dell'inverno 1983.
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Complimenti Albedo....una curiosità: non sapevo che a Chiusi aveva fatto mezzo metro!
E' a 15 Km da me, anche se quì al lago ho saputo che caddero sui 25cm, comunque splendidi
Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.
E' una bella domanda!
Si potrebbe pensare che la diminuzione della piovosità invernale da una parte e l'aumento di temperatura dall'altra, rendonoe più difficoltoso il raggiungimento del punto di rugiada (dew point), rendendo quindi più difficile il presentarsi di estese nebbie da irraggiamento. Quest'anno però, almeno in Toscana, siamo partiti con un bottino fra i 100 e i 200 mm di pioggia nelle zone di pianura prima che s'instaurasse l'anticiclone. Ma la nebbia è durata solo una mattinata.![]()
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