
Originariamente Scritto da
burian br
E' stata, ironia della sorte, una splendida giornata tardo-estiva quella che tecnicamente sarebbe invece la prima d'autunno, sotto il perenne controllo di secche correnti meridionali che non hanno mai lasciato modo alla brezza di mare di inserirsi, nemmeno temporaneamente, nemmeno nei pressi della costa.
Non sono state tante quest'anno, in estate, le giornate in cui i venti da sud hanno avuto il via libera da mattino a sera senza alcuna interferenza da parte della brezza, e da questo andamento non si è discostato neanche Settembre che eppure, di solito, è ben più incline ad averne poichè, con l'arretramento verso sud della fascia anticiclonica e i primi tentativi di affondi perturbati ad ovest, è più semplice attivare dei richiami caldi con correnti meridionali al suolo. Ciò si traduce in diverse giornate meravigliose, quelle dell'anno che preferisco per andare a mare sul lato adriatico perchè si compone una serie di fattori che contribuiscono alla magia: spiagge quasi vuote; tramonto molto anticipato (già ad inizio mese tramonta praticamente alle 19, oggi lo ha fatto alle 18:40); caldo secco e ventilato che si stempera già nel primo pomeriggio data la minore durata del giorno; mare limpido, cristallino e a tavola.
Quest'anno, però, i giorni di Settembre in cui trovare di simili condizioni ideali sono stati letteralmente un paio, e quello di ieri è forse il caso più riuscito. Non ho potuto quindi che approfittarne, e coglierne l'occasione anche per quello che probabilmente è stato il mio ultimo bagno di stagione, dubito infatti ne farò altri a guardare le previsioni (ed è anche giusto che si dia spazio finalmente all'autunno).
La giornata è iniziata all'insegna di una notte scesa ancora una volta sotto i 20°, con una minima all'aeroporto di 18,9°: benchè i venti siano stati da sud, questi non sono stati mai intensi e si sono comportati, di conseguenza, come una brezza di terra solo che meno efficiente. In quota, inoltre, non c'è stata alcuna rimonta calda a dire il vero, al contrario, ed in modo apparentemente paradossale, le temperature sono calate rispetto a ieri: nel pomeriggio, addirittura, si oscillava tra i 14° e i 15° a 850 hPa, valori sopra la norma mensile ma non certo definibili da ondata di calore.
Al mattino i venti da sud si sono tramutati in puro favonio gradualmente, favonio che ha raggiunto la piena maturità nel primo pomeriggio quando è stato all'apice del suo dominio e della sua forza tanto che l'
ur è scesa persino sotto il 30% mentre le temperature si sono portate nuovamente attorno ai 30°, verso il limite massimo possibile secondo la termodinamica considerando che nei bassi strati, come già detto, non c'era aria calda di alcun genere.
Quest'oggi i 30° sono stati superati anche
all'aeroporto (
30.2°), che strappa così
la sua 34esima e probabilmente ultima giornata di calore dell'anno, S.Elia invece non ci è riuscita fermandosi appena al di sotto (29,7°) mantenendo così la conta delle sue giornate di calore alle 52 raggiunte ieri. E' possibile che anche a S.Elia tale conta non venga più ritoccata, e che quella di ieri sia stata dunque la sua ultima giornata di calore.
Nella seconda parte del pomeriggio sono stato a mare, in una località ad una ventina di km a nord di Brindisi. Lì ho assistito, dalle 18 alle 18:30, ad
un parelio, fenomeno ottico cui non avevo mai fatto caso prima e che invece quest'oggi si è pienamente manifestato grazie alla presenza di cirri e alla presenza di infiltrazioni umide in altissima quota, come evidente dalle numerose scie di condensazione lasciate dai vari aeroplani. In effetti, la tropopausa quest'oggi dovrebbe essersi piazzata tra i 13 e i 14 km di altitudine, molto oltre la normale quota convenzionale: non stupisce, alla luce di questo, che i valori di
ur siano stati inusuali per quelle quote, addirittura i radiosondaggi di Galatina hanno rilevato un tasso d'
ur del 56% (!!!) a 11.400 m (la quota di crociera a cui volano molti aerei, non a caso) e del 37% anche a oltre 13mila metri!
Il parelio si è presentato con due cani solari, tuttavia non si sono visti come fossero altri due soli ma sottoforma di arcobaleni poichè la luce veniva diffratta dai cristalli di ghiaccio dei cirri. Uno dei due cani solari (a sinistra) dipingeva completamente il piccolo cirro al punto che si può parlare a tutti gli effetti di
nube iridescente:
Parelio 1.jpgParelio 2.jpgParelio 3.jpg
Altri scatti dalla spiaggia:
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Notare nella prima foto un fascio scuro che attraversa il cielo: si tratta della proiezione in atmosfera dell'ombra del cirro da cui si diparte, è stata in origine questa ombra ad attrarre la mia attenzione al cielo, cosa che poi mi ha portato a individuare immediatamente dopo il parelio in atto!
La serata è stata più calda di quella di ieri, ugualmente umida nonostante le condizioni secche di partenza, questa sera e questa notte, infatti, l'ostro non veste i semplici panni di brezza di terra ma di autentico vento che trasporta aria più calda, ed infatti le temperature restano ancora adesso tra i 21° e i 22° (ieri erano circa -1/-1,5° più basse).
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