
Originariamente Scritto da
Gigiometeo
In vaste zone dell'Emilia-Romagna a quel giorno appartegnono i record di temperatura massima assoluta di giugno: Bologna 39.0; Anzola Emilia 38.5; Rocca San Casciano 38.5; Forlì 38.8. Ho messo quella carta per ribadire che la sola temperatura ad 850 hPa dice assai poco sulle temperature raggiungibili al suolo (vale anche in inverno), poichè le sorti si decidono in base alle dinamiche che si esplicano entro i limiti del PBL che stanno a quote inferiori. Oggi come allora una stessa temperatura sul piano isobarico di 850 hPa può determinare temperature ben diverse al suolo; nell'epoca attuale fa mediamente più caldo non perchè sia cambiato fisicamente l'effetto catabatico o di subsidenza in condizioni anticicloniche dinamiche (il gradiente termico verticale per effetto dei moti poc'anzi detti non può cambiare, altrimenti dovremmo riscrivere la fisica da zero), ma semplicemente perchè, in sede avvettiva, arrivano masse d'aria già in origine più calde rispetto ad un tempo e con maggiore frequenza (particolarmente nei primi 1000 m di quota) e sono mutate le condizioni (canopy, bilancio idrico, scambi di calore, TKE, etc) negli strati troposferici più bassi (in Romagna la piovosità media del trimestre estivo è diminuita del 25% circa in 20 anni ed anche questo conta poichè si hanno terreni sovente come lastre di metallo). Ma poste le stesse condizioni entro il PBL e le stesse temperature di partenza in bassa troposfera (se vogliamo prendere come riferimento il piano isobarico di 850 hPa) i valori raggiunti al suolo non possono essere diversi.


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