Citazione Originariamente Scritto da Sneg Visualizza Messaggio
Buonasera ragazzi:-) Avrei le mie solite due domandine per voi (e si, devo iniziare a conoscere bene questo territorio).
Allora, volevo sapere: quand'è che qui nel cuneese si può dire che l'estate sia finita? Per esempio da me la "bella" stagione chiude i battenti in genere non prima del 20 settembre (ed alcuni giorni possono registrarsi periodi molto miti anche entro il 15/20 di ottobre); qui nel cuneese quand'è che in genere può dirsi "dai, che è ormai finita!" ?

Poi volevo sapere: Cuneo in sè è esposta al fenomeno alluvionale? So che posti come Ceva e Mondovì, purtroppo, lo sono (e mi viene in mente la terribile alluvione del '94 se non erro, che colpì anche Alba; poi, se non sbaglio, anche nel novembre scorso ci sono stati grossi disagi nelle medesime zone, col Tanaro esondato in più punti). Ecco, anche a Cuneo possono esserci questi rischi? Oppure, essendo la città su di un altopiano, non corre questo pericolo?
Anche qui nel basso Piemonte, come nella vicina Liguria, gli autunni sono piovosi con giorni e giorni di pioggia anche consecutivi?
Per quanto posso dire io, in genere la "bella stagione" finisce (per modo di dire, ovviamente) verso l'ultima settimana di agosto. E' lì che le mattine si sentono un pò più frizzanti e il tempo inizia ad essere un pò meno soleggiato e l'aria più fresca. Ma si può dire che anche le prime settimane di settembre possono offrire bellissime giornate.
Riguardo il fenomeno alluvionale hai detto bene: la città di Cuneo è sopraelevata rispetto ai fiumi quindi non può correre rischi. Diverso discorso per tutti gli altri posti attraversati da fiumi e torrenti. In genere la parte della provincia interessata alle alluvioni è quella Est: Valle Tanaro su tutte e lungo il suo corso. Con le configurazioni classiche autunnali "bloccate" (basse pressioni sulla Francia/Pirenei/Spagna) il Piemonte è bersagliato da furiose precipitazioni da S. Nello specifico impattano nell'alto bacino del Tanaro (Negrone e Tanarello) contro le catene del Marguareis, Mongioie, Pizzo d'Ormea e inoltre arrivano proprio dritte e sparate attraverso il Colle di Nava e le valli Arroscia e Argentina in Liguria.

Esempio dell'evento alluvionale del novembre 2016.
Situazione classica: bassa pressione in area franco spagnola che convoglia umide correnti meridionali sulle nostre zone.
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L'alto bacino idrografico del Tanaro è pienamente esposto alle correnti da S: non ha alcun riparo e riceve precipitazioni furiose.
701.6mm a Piaggia-Pian del Guso, 602.6mm a Upega, 651.0mm a Ponte di Nava, 656.4mm sul Monte Berlino, 508.8mm al Colle San Bernardo. Il tutto in 7-8 giorni. Piagga e Upega addirittura hanno registrato due giorni consecutivi con accumulo superiore ai 200mm. Con precipitazioni così intense e abbondanti il Tanaro ovviamente si gonfia e la sua onda di piena corre verso valle e mette in pericolo i ponti e le case della valle: a Garessio, a Ceva, e anche più in giù fino ad Alessandria.
Le altre valli meridionali possono avere locali dissesti e problemi, ma la Val Tanaro è in genere quella più a rischio.