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Dai locali 145-155 microgrammi a m3 di pm2,5 nell'aria a livello delle città padane lungo la valle, siamo scesi a 45-75 micro-g/m3 nell'aria a 2 metri e dintorni.
Valori anche maggiori nei tratti di sospensione a mezza altezza.
E questo dettaglio è stato fondamentale per capire: dov'è andata a finire l'aria sporca del weekend?
Semplicemente è atterrata, s'è depositata e si deposita in quanti stanno più all'aperto in questi giorni pure.
Si rivede bene nelle auto di vernice nera soprattutto: esposte all'inversione termica hanno raccolto con la brina -mai mancata- delle gelate mattutine tanta polvere sospesa.
Nel weekend il particolato aleggiava fino a 900m., poi il vento da Nord domenica ha schiacciato più in basso l'aria sporca, spazzando alcune isolate raffiche pure i versanti più bassi sotto i 1200m. localmente fino a Merano. Sotto niente.
Da Silandro in giù a fondovalle e da metà Passiria e da Vipiteno in giù non è sceso domenica quel vento che ci avrebbe pulito.
Le rinate brezze di valle, col sole che ormai incontra suoli secchi e li riscalda già bene, hanno poi di giorno spostato le polveri smuovendole e favorendone di più il depositarsi su versanti, boschi, terreni e strutture umane.
Ed ora abbiamo la tipica polvere tardo-invernale ovunque, in inverni recenti s'è pure vista, non è solo lo sporco che sale dalle strade più polverose a fine stagione invernale, specie se ha nevicato a dicembre succede, è tutto l'accumulo d'oltre una settimana che si somma al secco già presente ed a strade sporche, ecc.
In sostanza, siamo a 2 settimane di aria pessima e forse non c'è neanche la garanzia che questa venga ripulita a dovere da una piovuta.
A Kathmandu, a Bombay, Nuova Delhi, Nanchino e Pechino e Seoul sanno di cosa sto parlando.
Miserevole degradamento della nostra passione, si sono scritti nowcasting che sembravano già l'abisso 2-5-7-15 anni fa, ogni anno di questo nuovo clima caldo è abissale però. La velocità con cui sta accadendo lascia basiti.
Sto rileggendo le costruzioni paleoclimatiche del 14. secolo o, volendo, gli inizi della PEG.
Sostanzialmente tutto okay fino al 1313, poi due anni dopo parte il delirio al segno contrario di adesso.
1315-16-17 tre annate alluvionali disastrose e freddissime.
1321-23-27 tre annate ancor più pesanti e disastrose.
1344-1380 è quasi mezzo secolo segnato da ondulazioni atlantiche profondissime sull'Europa occidentale e penetranti basse su tutto il Mediterraneo orientale poi, ondulazioni del JS più parallele e basse di latitudini e le corrispettive risalite 'calde' verso il polo molto longitudinali, W-SW verso E-NE e meno meridiane.
Sembra che vada tutto molto bene fino al 1399, anno in cui si risegnano e si ritrovano in diverse fonti effetti di inverni rigidi e stagioni piovose.
Va tenuto conto poi che dal 1348 le fonti scritte, le Cronache varie, smettono d'esserci per intere regioni europee a causa della Peste Nera.
Secolo molto violento il '300.
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In tutto ciò le brinate e gelate mattutine in città non mancano comunque: l'alta pressione è così forte che la subsidenza crea brina a 200m., nonostante lo ZT a 3000m. di giorno.
Siamo a Febbraio ed in Austria è fine marzo ma in realtà fine Aprile degli anni 1961-1990, siamo senza la minima idea di cosa stia succedendo altroché.
Innsbruck, +21.7°C domenica.
Nuova massima assoluta di febbraio da 2 secoli alla stazione meteo universitaria del capoluogo tirolese. Di oltre un grado il nuovo valore record rispetto al precedente, top3 sempre tutta del 21esimo secolo, serve scriverlo?
Prospettive, scenari e target boh....
Atroce stagione con tutto sommato 15+2cm di neve accumulati a Dicembre in città. Poco più di 2 settimane di suoli innevati in città e poi basta.
Una parentesi tardo-autunnale fino a S.Stefano.
Poi la prima-ombra, cioè la primavera crepuscolare nel cuore astronomico d'inverno, è durata fin oltre metà gennaio.
+18°C a Capodanno, all'Epifania si stava benone, la minima stagionale non è scesa sotto i -6°C a Bz Ovest, in pendio, di suo una zona algerina già.
E niente: siamo fottuti.
L'acqua mancherà, ce la razionano.
La crisi energetica pesterà durissimo.
Lo standard di vita di queste società d'estate finirà, finendo l'acqua.
Le Alpi son pur sempre avvantaggiate ma adesso non siamo pronti noi: le infrastrutture non bastano.
Le vasche di raccoglimento per l'innevamento artificiale, i bacini e gli invasi di contenimento: non basta più nulla.
Le prossime giornate calde del 2023 daranno l'addio ad altre riserve d'acqua dolce glaciale che conteniamo sempre meno.
Nel frattempo oggi, martedì grasso primavera con +15.9°C a Bz Ovest, il ventello manca ancora qui ma vuoi mettere quest'ultima settimana?
Arriviamo a farne 8 settimane senza più precipitazioni??
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