come son cambiati i tempi, in tutti i sensi.... anni 90 classiche auto da neopatentati : Uno Turbo, 45 Turbo, Alfa 33/75, Escort Rs, 205 Gti....
un'altra epoca, non solo meteorologicamente parlando...
qui invece tiene botto il minimone stagionale di - 4.2 del 4 gennaio, stamattina uno stitico - 3.9..
Max +6.5
Io registro i dati dal 1998 e l'inverno 1999 è il più freddo da quell'epoca a oggi qua a Portogruaro con una media trimestrale di 2,7° contro una 71/2000 di 3,6°. L'inverno cominciò presto , gia a fine novembre con un paio di nevicate veramente spettacolari e accumuli che non furono superiori ai 10 cm solo perchè il terreno era ancora caldo...seguì un dicembre freddo ma asciutto e un gennaio nebbioso e con grandi inversioni fino a circa fine mese...da fine gennaio fu un susseguirsi di avvezioni continentali con giornate molto fredde e asciutte fino a metà mese e la nevicata di san valentino: 7/8 cm di farina che sparirono però velocemente non appena uscì il sole, ma per darvi un dato quel febbraio 1999 chiuse a 2,6° di media mese, circa 2° sotto la 71/2000...questo febbraio sta viaggiando a 5,8° e solo in questi giorni veramente freddi si sta abbassando sennò prima ero a quasi 7° di media mese....oscenità rispetto a solo un 10/12 anni fa.
Minima della scorsa notte di -4.4°C, massima di sei gradi ed ora -0.5°C.
Altra giornata pienamente invernale.
Ringrazio per i contributi di amarcord; ho ripescato un mio post (e quello successivo di dino77) risalente a cinque anni fa e in cui raccontavo sempre l'inverno 1998/99 ed il suo febbraio: Nowcasting Friuli Venezia Giulia - Veneto Orientale e Centrale FEBBRAIO 2020
è uno degli episodi che non sono stati storici ma neppure da sottovalutare e che mi piace ricordare (come ad esempio il gennaio 2003, mi riferisco alla settimana dell'Epifania), adesso sarebbero oro colato.
Tra i febbrai da ricordare ci metterei anche il 2013 per la neve in pianura e cmq a bassa quota ed anche il 2006 e 2010: questi ultimi due furono meno spettacolari di gennaio e soprattutto dicembre, ma furono freddi.
Quando febbraio si metteva d'impegno aveva poco da invidiare a dicembre ed a gennaio, in quota era mediamente il mese più freddo di tutti e si era preso quasi tutte le ondate di freddo più forti; come vi farò vedere fra qualche settimana, dicembre e soprattutto febbraio hanno subìto un riscaldamento davvero poderoso, il confronto tra i periodi 2001/02 -> 2012/13 e 2013/14 -> 2024/25 fa impressione (li ho scelti perchè il primo ha avuto svariati inverni buoni/molto buoni ed il secondo è di segno opposto, sono consecutivi ed accaduti realmente).
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Giornata di ghiaccio alla stazione de Le Rotte in Cansiglio con un T max -0,4°C e min -7,3°C
-7,5 ad 850hpa a Rivolto scorsa notte
----
- 7 a gemona
Inviato dal mio SM-S928B utilizzando Tapatalk
A Tarvisio osmer ieri temperatura media di -3,9. Lo scorso 26 dicembre temperatura media di -7,0. L' 11 gennaio -6.8.
----
Ieri a S.Osvaldo temperatura media di +2,3. La più fredda questo inverno il 12 gennaio con temperatura media 0,8 e minima-5,8 il giorno dopo ( -4 ad 850hpa a rivolto).
Inviato dal mio SM-S928B utilizzando Tapatalk
Minima di oggi -5.2°, la piu bassa della stagione a culmine di 6 giorni di stampo invernale seppur in contesto secco. Massima di 7.5°
minima finalmente da ricordare a -6,2° stamattina.
salito fino a 6,7° con meno vento di ieri.
ora già sotto con -1,3°
domani mattina forse facciamo la minima record dell'inverno....
minima - 4.8, minima stagionale, se stanotte non esce vento si dovrebbe far ancora meglio.
Ho trovato questo racconto che mi par bello e da condividere
STORIA DEL CLIMAIL GELIDO INVERNO 1683/1684 A TRIESTEIn molte parti dell'Europa l'inverno 1683/1684 è ricordato per la sua durezza e per le abbondanti nevicate. Anche per la città di Trieste fu una stagione difficile, in particolare il periodo che va dalla metà di Gennaio ai primi giorni di Marzo, in quelle settimane continue irruzioni di aria gelida, con poche e brevi pause, misero a dura prova la vita della città giuliana provocando anche molti morti, Trieste fu costantemente flagellata dalla Bora e dalla neve che la ricoprirono di un solido strato di ghiaccio.Dopo alcune giornate più temperate il 19 Gennaio una violentissima Bora investì la città dando inizio come scrive Giuseppe Mainati ad " un freddo si rigido ed eccessivo, che a memoria di vecchi uno simile non si è mai sperimentato in Trieste", nell' ultima decade di Gennaio la Bora violentissima imperversava su Trieste e sul suo golfo, mentre si succedevano continue bufere di neve, le cronache dell' epoca descrivono queste nevicate come abbondanti e specificano che si trattava "di una quantità grandissima di neve che, agitata in aria dal vento cadeva minuta simile alla farina in terra" .L'inizio di Febbraio trovò una città congelata nella quale la vita quotidiana si faceva sempre più difficile, il frate Ireneo della Croce scrive che ritrovandosi di passaggio a Trieste incontrò " un diluvio di grandi nevi, freddo e giaccio (ghiaccio) così orrido che non era permesso di uscire di casa, e seppure alcuno dei più gagliardi tentava l' uscita era forzato l'armarsi le scarpe di certi ferri chiamati giaccioli, e buoni bastoni in mano per non cadere, mentre tutte le strade della città lastricate da giaccio (ghiaccio), sembravano di lucidissimo cristallo, restando alcuni storpiati per le cascate causate dal vento"La sera del 2 Febbraio nella Cattedrale di San Giusto si svolse la funzione per la festa della Candelora, il tempio era illuminato dalla tenua luce dei ceri, mentre fuori infuriava la Bora, la gente era poca dato il grande freddo, ma i canonici della Cattedrale erano quasi tutti presenti, alla fine della cerimonia il sacerdote Antonio Giuliani fu portato a casa e messo a letto per un malore causato dal gelo, il frate Ireneo della Croce scrive che "a malapena respirava".In quei giorni i morti in città per il gelo furono numerosi, un uomo fu trovato morto in una zona fuori della città, sempre a causa del gelo eccessivo morirono tre frati cappuccini mentre si tovavano in viaggio, e altre cinque persone furono ritrovate morte per il freddo in una barca, ma le vittime furono molte di più, e sia in città, che fuori furono segnalati morti a causa del freddo eccessivo, mentre molti ebbero fratture a causa delle cadute e congelamenti. Tutto il mese di Febbraio fu estremamente rigido, e la Bora alternava brevi pause a ritorni violenti, mentre le bufere di neve si susseguivano trasformando Trieste in una città artica, finalmente intorno al 5 Marzo le condizioni si fecero più clementi, terminava cosi una delle ondate di gelo e di neve tra le più dure che la città avesse sperimentato.Questo episodio invernale a Trieste si situa in uno dei periodi più duri della Piccola Era Glaciale (PEG) quando l'espansione fino all'Europa Centrale e anche a parte del Mediterraneo dell' Anticiclone Termico Siberiano non era raro come oggi, colpisce soprattutto la persistenza del gelo, dalle descrizioni sembra di capire che si trattò di un freddo molto intenso simile a quello del Febbraio 1929, tuttavia è possibile che in alcuni momenti sia stato anche più intenso, gli scritti che sono arrivati fino a noi testimoniano la durezza degli inverni del 600 e di tutta la Piccola Era Glaciale, e le difficoltà e i problemi quotidiani che affrontarono i nostri antenati nel trovarsi a vivere la durezza di stagioni inclementi in condizioni che noi non possiamo immaginare.Fausto Pagnini.
Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!
Segnalibri