Mi pare che sia scritto ed esplicitato chiaramente. Ci sono miriadi di contributi che vengono da organismi non universitari o comunque non accademici.
Esempio personale: fino a poco tempo fa io lavoraro in un centro studi privato. Scrivevo articoli e pubblicazioni che, in taluni casi, venivano pure letti da un sacco di persone. Ma non erano articoli accademici: avessero riguardato il mondo AGW non sarebbero stati considerati dall'IPCC. Di fatto, in tutto il mondo, una cospicua parte della ricerca passa per canali svincolati dall'accademia.
Ciò premesso l'IPCC dice a chiare lettere che questa letteratura "privata" e spesso non in inglese comincia ad avere un ruolo nell'affrontare "regional-scale impacts as well as on response options – adaptation and mitigation – that reflect local
observations, modelling and circumstances. ". Altro esempio personale: un mio cugino ha lavorato a lungo (ambito ingegneria) ad un progetto che riguardava non so che pozzi in non so quale stato africano. Questo lavoro, del tutto locale, scritto in italiano, ad uso e consumo di una ONG locale magari (dico magari) contiene una brillante soluzione ad un problema riguardante la depurazione delle acque.
L'IPCC dice che questo tipo di materiale, sottoposto comunque ad un saggio (wise) scrutinio da parte dell'IPCC stesso, può venir preso in considerazione.
Notare che il campo mi pare sia limitato allo studio dei regional impacts nell'ampio capitolo dell'adapation. In buona sostanza: credo che si voglia prendere in rassegna i lavori di ONG e organizzazioni similari.
Non mi pare di vedere nulla di sconvolgente, in tutta sincerità.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Ecco, ti ho messo le parole in bocca anche se la tua spiegazione di questa decisione è letterale, quali le cause sostanziali di questa decisione apparentemente marginale?
Il mio post era chiaramente rivolto a chi ripone fiducia smodata soltanto e soltanto in quel circuito.
Evitiamo di considerare spazzatura tutto quello che non è PR, adesso se ne accorge pure IPCC e comincia timidamente ad introdurre qualcosa.
Sei così sicuro che tutto quello che circola a livello accademico sia accademico e PR? A me risulta il contrario.
V
jonioblu
Se ti ho appena detto che ho lavorato per anni in un centro studi che produceva materiale non PR che risposta ti aspetti?
E' che il fenomeno cresce. In tutto il mondo, da decenni, l'Accademia (che generalmente campa di sovvenzioni pubbliche) tende ad essere affiancata da ricerca privata o sul campo. bene si fa a prenderla in considerazione, con me sfondi porte aperte.
Ma se il tuo retropensiero è un altro, vale a dire che l'IPCC comincia a pensare che la letteratura "ufficiale" comincia ad essere viziata e che è quindi necessario rivolgersi ad altre fonti, allora credo di non essere d'accordo. Tant'è che, ripeto, la considerazione di grey literature viene sollecitata per lo studio di soluzioni locali a problemi di adattamento e mitigazione (l'esempio di mio cugino calza bene, in proposito).
In buona sostanza e fuor dai denti: non mi pare proprio che dietro una cosa del genere ci sia una posizione del tipo "l'accademia ufficiale ha toppato nello studio del GW mentre stiamo scoprendo che il sito indipendente XYZ.com abbia una soluzione più valida". La parte che ci interessa di più, quella analitico scientifica mi pare non venga toccata da questo discorso.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Francamente non c'è nessun retropensiero, sono in difficoltà, rilancio la domanda, rivolta a questo punto ad altri...
come mai l'IPCC decide (timidamente) di affiancare alla letteratura ufficiale la letteratura complementare?
Il retropensiero è una pratica diffusissima, trasversale a qualsiasi cosa della vita, a qualsiasi organizzazione ecc., anche all'IPCC e non soltanto a noi.
Per il resto siamo completamente d'accordo, sarebbe tedioso continuare a dirci che siamo d'accordo.
V
jonioblu
Perdonami se insisto: perché non ti sta bene la spiegazione che dà l'IPCC stesso nel passo che ti ho citato?
Per forza poi mi fai pensare al retropensiero: lo dicono, a chiare lettere, ma non ti basta. Viene il dubbio che tu sospetti che ci sia qualcosa sotto che non si possa dire così chiaramente.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Quella spiegazione mi sta benissimo, anzi, finalmente benvenuta, conferma un processo di evoluzione generale che coinvolge ormai molteplici campi del sapere, ufficiali e non, preponderanti e/o complementari.
Insisto sulla domanda: qualcuno vuole sbilanciarsi? solo Jadan deve rispondere?
V
jonioblu
sfondi una porta aperta, junioblu
perchè forse l'IPCC sta iniziando (spero) a capire che deve allargare un pò la visuale, forse qualche pulce nell'orecchio ce l'ha![]()
e io mi auguro che, oltre ad aprirsi a studi non canonici, inizi anche a studiare il problema con altre chiavi di lettura, oltre alla solita c02, ma questo è più difficile...
P.S. ma dubitare dell'ipcc sarebbe un retropensiero? ma siamo matti?
pane al pane e vino al vino
nei miei 47 anni ho dubitato della religione, della società, del partito, della moglie, e non posso dubitare dell'IPCC ?![]()
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