Ne so molto poco, ma un solar-flare dove colpirebbe (la parte di pianeta esposta al sole) farebbe seri danni.
A parte l'effetto scenico dei bagliori in cielo, il solar-flare disattiverebbe le telecomunicazioni.
Cioè: fine delle trasmissioni.
Come noi ora le conosciamo: no borse, no web, no tv, no news. No GSM, o GM o GW e staremo un bel po' a riattivare i vecchi telegrafi, con cui comunicheremo da una banda all'altra del pianeta.
No guerre, navali, aeree o terrestri.
Sarebbe affascinante, anche se non ho ancora presente gli effetti chimici in alta atmosfera.
Mi è piaciuta molto, l'ho trovata davvero ben fatta, con servizi interessantissimi, seri approfondimenti,
interviste stimolanti, tematiche affrontate in modo sobrio e serio. E il giusto tempo dedicato.
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In base all'audience è qualitativamente superiore "uomini e donne" di Mario De Filippi (anzi Maria ... , scusate).
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Obsequium amicos, veritas odium parit.
L'unica cosa che ho trovato fuori posto è il mettere la sovrappopolazione solo al terzo posto della scala Mercalli per i problemi ambientali, ma a parte questo un programma splendido, come non se ne vedeva da tantissimo tempo sul servizio pubblico.
Ho trovato poi particolarmente efficace l'intervento del prof. Bardi, sintetico e chiarissimo senza perdere in approfondimento del tema, televisivamente impeccabile.![]()
La mia umile stazione meteo
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Comunicazione ambientale: cresce lo share di Scala Mercalli | Greenews.info
“É un ottimo risultato per l’informazione ambientale l’aumento di share della trasmissione Scala Mercalli – condotta e ideata da Luca Mercalli, membro del Comitato Scientifico di FIMA - salita in una settimana dal 4,97% al 5,33%“, spiega Mario Salomone, presidente della la Federazione Italiana dei Media Ambientali.
Si tratta di una tendenza opposta a quella che di solito vede il picco alla prima puntata e una discesa a quelle successive, cosa che ratifica l’esigenza da parte degli italiani di un’informazione ambientale che vada oltre la denuncia, ma che coniughi l’informazione sui fenomeni ambientali alle soluzioni per un futuro sostenibile. Scala Mercalli se l’è cavata benissimo anche a confronto con trasmissioni più blasonate quali Ballarò e diMartedì che hanno fatto la settimana scorsa rispettivamente, il 6,45% e il 6,10% e ha battuto Servizio Pubblico, che giovedì scorso aveva in collegamento Roberto Saviano e ha fatto uno share del 4,36%. L’aumento di share ha portato gli spettatori da 1.145 milioni a 1.209 milioni, con un guadagno netto di 64.000 spettatori i quali hanno trovato l’ecologia e l’ambiente più “appetibili” rispetto ad altre proposte che pure il sabato sera non mancano. E si tratta di un risultato che ha finalmente spazzato la convinzione di molti “addetti ai lavori” che da tempo sostengono l’impossibilità di comunicare in maniera efficace e autorevole le tematiche ambientali in televisione.
“Questo fenomeno è un sintomo evidente di quanto manchi in prima serata e in televisione l’informazione ambientale, scientificamente coerente e al contempo appetibile al grande pubblico e di come gli spettatori siano disponibili, come noi di FIMA ripetiamo da tempo, a “imparare ad accogliere” argomenti complessi, cosa quindi che non giustifica la logica del continuo ribasso del livello dei contenuti “perchè il pubblico non capisce”“, aggiunge Marco Fratoddi, segretario generale di FIMA.
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LOL! Le turbine eoliche deturpano il paesaggio. L'ho sempre trovato uno degli argomenti più divertenti in assoluto.
Continuiamo pure col paradigma di tirare fuori il petrolio da ogni dove, quello invece sì che non deturpa il paesaggio. :D
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