
Originariamente Scritto da
ldanieli
grazie per il chiarimento, io faccio il meteorologo e su questi argomenti posso solo imparare da commenti come il tuo.
Un chiarimento ulteriore: nel concetto di consumption based sono anche compresi le emissioni indirette tramite gli acquisti? ormai a parte alcuni generi alimentari e poco altro si produce tutto in Cina, o in Vietnam, sempre più in Cambogia...
Ps:
nessuno ha avuto da dire sul continuo consumo di suolo, di biodiversità (certificato anche dai recenti rapporti ISPRA) che continua incontrastato a dispetto della stagnazione demografica e del PIL. Ricordo che se ne era già parlato,
cmq.
Ps2. Ammettiamo pure che il decoupling sia una realtà (almeno per la CO2... poi ci sarebbero anche altri aspetti da considerare, materie prime, plastica, ecc).
Penso che siamo tutti d'accordo che la riduzione delle emissioni globali di cui abbiamo bisogno per stabilizzare il clima (di cui non si vede ancora alcuna traccia) sarebbe molto più agevole se abbandonassimo questo folle sistema economico, basato sul consumismo (ecco, se dico consumismo, invece che crescita, forse ci capiamo meglio).
Si è parlato di trasporti sopra: abbiamo davvero bisogno di spostarci così tanto? di spostare così tante merci? penso all'assurdo mercato delle acque e delle bibite in bottiglia, ad esempio, alla follia del fast fashion, agli iperconsumi iperimpattanti degli iper ricchi, ecc ecc e ancora ecc.
E' davvero impossibile immaginare un'economia stazionaria?
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