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  1. #1061
    Uragano L'avatar di baccaromichele
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    Predefinito Re: Forse il Sole sta riavviandosi per il prossimo ciclo ?

    Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
    Minima: -8,3°C 21/12/2009
    Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013​=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
    http://climarimini.altervista.org/index.html

  2. #1062
    andrea.corigliano
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    Predefinito Il sole continua a dormire, mandando in crisi gli scienziati ed il global warming

    Dagli inizi degli anni Novanta il cambiamento del clima ha occupato le prime pagine dell’informazione ed i media, con toni sempre più in crescendo, hanno cavalcato l’onda del catastrofismo facendolo diventare la chiave di lettura di ogni evento atmosferico intenso che si è consumato sul nostro pianeta. A questo approccio semplicistico che, nella valutazione dei fenomeni, non tiene conto né delle loro scale spaziali, né di quelle temporali e non approfondisce i principi fisici che li governano, si affianca certamente una lettura scientifica più attenta che però, proprio per l’accuratezza con cui si vorrebbero capire ed interpretare queste dinamiche, il più delle volte ci costringe a brancolare nel buio, intenti a provare a rispondere a molti interrogativi che derivano dalla complessità del sistema su cui stiamo discutendo.

    Ed è proprio quando si crede di avere trovato le risposte su quanto sta succedendo che questi interrogativi riaffiorano prepotentemente, quasi a ricordarci che l’uomo non ha ancora gli strumenti (se mai forse un giorno riuscirà ad averli) per decifrare e cogliere ogni minimo segnale di un sistema così complesso come il clima. Sappiamo che i modelli possono aiutarci a definire una bozza del comportamento del clima stesso e tra l’altro ancora in modo molto grossolano, ma essendo essi il frutto della mente umana ed essendo quest’ultima impossibilitata a risolvere esattamente le leggi del caos ed a capire, in modo altrettanto corretto, i nessi e le innumerevoli interdipendenze tra le variabili, nonché a interpretare in modo giusto il peso che i singoli fattori hanno sull’evoluzione dell’intero sistema, risulta abbastanza chiaro come è sufficiente un… imprevisto per gettare scompiglio e magari mandare a monte tutti gli scenari e le teorie sul cambiamento climatico impostate fino a d oggi.


    Purtroppo, sembra quasi che i passi in avanti compiuti nella ricerca negli ultimi anni abbiano in un certo qual modo incoraggiato a tal punto gli scienziati da iniettare in una parte di essi fin troppa sicurezza circa la comprensione delle dinamiche climatiche. Questa sicurezza si è poi tradotta in una “certezza totale” su quanto sta accadendo, facendo quindi credere ad alcuni climatologi di essere arrivati al capolinea dell’interpretazione del sistema, quando invece sappiamo che un vero approccio scientifico, fatto di continua indagine, è strettamente legato a come una farfalla impazzita si diverte a generare e governare i vari feedback che non solo condizionano pesantemente i risultati, ma che possono generarsi proprio quando uno meno se lo aspetta.


    Questa volta l’imprevisto (o, se preferite, il feedback in “input”) ha un peso non indifferente e si chiama “attività solare”. Il sole continua a dormire ed alcuni scienziati (chissà perché) non riescono a farsene una ragione, posticipando l’innesco del suo prossimo ciclo di mese in mese, come se avessero la certezza che il sole deve obbligatoriamente riprendere la sua attività, forse perché altrimenti finirebbero per saltare per aria tutte le ipotesi, le tesi e le teorie sul global warming fin qui impostate. Ma il fatto che il sole perdura nella sua fase di stanca oltre il limite solito, allungando ormai di oltre un anno e mezzo questa fase di attività minima, ci mette nelle condizioni di poter rileggere il sistema con una chiave diversa, senz’altro più complessa, nonché di ampliare notevolmente la problematica del cambiamento climatico per estenderla anche a variabili che, forse, negli ultimi anni non sono state prese molto in considerazione. Perché affermo questo?


    Perché se è vero che il global warming è una conseguenza dell’incremento della concentrazione dei gas serra e se è vero che i vari scenari futuri sul comportamento del clima sono tutti improntati su un rialzo delle temperature più o meno sensibile, mi domando: “Ma i modelli che hanno simulato il probabile clima del futuro hanno girato mantenendo costante l’attività solare?”. Cioè… le condizioni al contorno (le variabili astronomiche) sono state lasciate immutate? Se gli scenari ipotizzati parlano tutti di un trend improntato all’aumento della temperatura, deduco di sì. Cioè… sarebbe stato dato per scontato un sole in… ottima forma. Nulla in contrario, visto che i fisici ragionano impostando il discorso con “supponiamo che…”, ma esiste forse uno scenario che, a capo, ha un ragionamento che inizia con “supponiamo che il sole rallenti per un tot di anni l’attività”? Non ne sono a conoscenza…

    Ci vorranno ancora degli anni per capire se l’attuale fase di stanca del sole è solo temporanea o se ci avviamo veramente verso un periodo imprecisato di attività debole, ma è facile intuire che se questa scarsa attività dovesse durare nel tempo a tal punto da amplificare l’intensità della “perturbazione astronomica” che sicuramente ha cominciato a delinearsi nell’ultimo anno e mezzo, l’innesco di un feedback davvero consistente potrebbe davvero essere in grado di sconvolgere tutti i possibili scenari climatici disegnati fino ad oggi. Tra l’altro, essendo la radiazione il fattore climatico per eccellenza, non serve aspettare un lasso temporale particolarmente lungo prima di vedere i primi effetti di una sua attenuazione, dapprima lievi e via via sempre più evidenti. Se è vero che una minore attività solare comporta la presenza di più nuvolosità grazie all’abbondanza di ioni di atmosfera, generatisi dalla maggiore interazione dei raggi cosmici con le particelle d’aria, ecco che la lunga fase piovosa di quest’anno, durata da fine ottobre ad inizio febbraio, nonché l’ultima ondata di pesante maltempo di questa prima settimana di marzo, potrebbero costituire elementi in grado di avvalorare l’ipotesi che sulle dinamiche del clima, riferite all’ultimo semestre, pesi maggiormente la continua mancanza del numero di macchie solari degli ultimi 18 mesi piuttosto che i fattori interni al nostro sistema. Potrebbe essere: nulla è escluso.

    Mio modesto parere personale. I prossimi mesi saranno un autentico banco di prova. Se la primavera si rivelerà piovosa (secondo me è probabile) e ricalcherà a grandi linee una dinamica invernale ben nota che ha avuto il sapore di autunno, allora questo comportamento potrebbe davvero metterci la fatidica “pulce nell’orecchio” che ci inviterebbe a seguire con estrema attenzione anche l’evoluzione meteorologica estiva. Il tutto, sempre che il sole continui a dormire. Se riprendesse l’attività, molto probabilmente la “perturbazione astronomica” innescata dalla minima attività, attualmente in fase di propagazione ed amplificazione, dovrebbe essere riassorbita abbastanza velocemente.


    Vedremo…

    Saluti
    Andrea

  3. #1063
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Il sole continua a dormire, mandando in crisi gli scienziati ed il global warming

    Condivido la prima parte un sistema caotico quello climatico già se l'attività solare fosse una costante nota, figurarsi con la variabile solare. Prevedere il clima a lungo termine...non ci credo: sole, vulcani, comportamenti delle correnti oceanici, effetti albedo delle nubi e della neve, meccanismi termosalini. Troppo ancora per l'uomo. Ma forse il caos altro non è che le leggi che ci sfuggono, in tal caso credo saremmo perfettamente in grado di prevedere il clima del futuro solo quando il Padreterno ci accoglierà facendoci condividere la Sua conoscenza

  4. #1064
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Forse il Sole sta riavviandosi per il prossimo ciclo ?

    Che bello vedere il ciclo 24 accostato ai cicli di fine 800 e i più deboli del 700.

  5. #1065
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: Il sole continua a dormire, mandando in crisi gli scienziati ed il global warming

    Citazione Originariamente Scritto da andrea.corigliano Visualizza Messaggio

    Mio modesto parere personale. I prossimi mesi saranno un autentico banco di prova. Se la primavera si rivelerà piovosa (secondo me è probabile) e ricalcherà a grandi linee una dinamica invernale ben nota che ha avuto il sapore di autunno, allora questo comportamento potrebbe davvero metterci la fatidica “pulce nell’orecchio” che ci inviterebbe a seguire con estrema attenzione anche l’evoluzione meteorologica estiva. Il tutto, sempre che il sole continui a dormire. Se riprendesse l’attività, molto probabilmente la “perturbazione astronomica” innescata dalla minima attività, attualmente in fase di propagazione ed amplificazione, dovrebbe essere riassorbita abbastanza velocemente.


    Vedremo…

    Saluti
    Andrea
    Ho annuito durante tutta la lettura... fino a quando hai iniziato a parlare degli ioni e poi concludendo nel pezzo appena quotato.

    Non ho capito perché fai un discorso giustamente globale e poi alla fine riduci il tutto all'Italia.
    Se in Italia, dopo un inverno da sufficiente a eccezionale, si presentasse una primavera piovosa, di certo non avrei nessuna pulce nell'orecchio riguardo all'attività del sole... a meno che TUTTO il globo non presenti delle anomalie di un certo livello.

    Fuori dall'orticello, l'inverno europeo non è stato granché notevole; il NW italiano ha beneficiato di una conservazione assolutamente eccezionale del freddo ma grazie in primis alla sua conformazione territoriale e in seguito una dominante di correnti favorevole a tale conservazione; per il resto il mediterraneo è stato sempre più o meno vulnerabile ad attacchi perturbati, sono mancati i normali anticicloni invernali e questo ha fatto drizzare le orecchie a tutti i meteofili che hanno iniziato a fare grandi speculazioni

    Il fatto che l'Italia abbia vissuto per mesi in stato di grazia non vuol dire che gli anticicloni, in giro per il globo non abbiano detto la loro: anche solo rimanendo nella nostra Europa, si sono visti anticicloni caldi di ingombro notevole tra UK, Scandinavia meridionale e Islanda; inoltre se ne sono visti due che qui ci han fatto penare non poco in zona siberiana-europea... caldi, ripeto. Disgeli in piena lapponia continentale a gennaio.
    Il MMW ha creato scenari, in troposfera polare, mai visti prima d'ora e non si sa se sia o non sia direttamente correlabile al minimo solare (io una mia idea ce l'ho: non credo che lo sia). Molte zone della Scandinavia hanno chiuso con deficit pluviometrici notevoli, parlo di buona parte del sud soprattutto, ma lo stesso vale per qui: siamo sottomedia in entrambi i comparti. Probabilmente se fossi vissuto a Oslo o qui non avresti concluso il tuo paragrafo con delle simili considerazioni... che ripeto mi sembrano strane visto che sei partito con un discorso universale e poi hai improvvisamente ridotto tutto all'Italia parlando di pulci nell'orecchio solo in relazione al clima di una piccola parte del globo... ma il sole non influisce mica solo sul clima dell'Italia

    Poi potrei non aver capito bene, in tal caso mi scuso.
    "You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)

  6. #1066
    andrea.corigliano
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    Predefinito Re: Il sole continua a dormire, mandando in crisi gli scienziati ed il global warming

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio

    Non ho capito perché fai un discorso giustamente globale e poi alla fine riduci il tutto all'Italia.
    Se in Italia, dopo un inverno da sufficiente a eccezionale, si presentasse una primavera piovosa, di certo non avrei nessuna pulce nell'orecchio riguardo all'attività del sole... a meno che TUTTO il globo non presenti delle anomalie di un certo livello.
    Premessa: supponiamo che il sole continui su questo andazzo.

    Il mio modesto parere è che, all’inizio, è improbabile che su vasta scala si vedano effetti vistosi, ma in alcune aree sì ed in altre no. L’Italia ed il Mediterraneo potrebbero cadere tra le aree in cui tali effetti cominciano a vedersi. Ripeto: potrebbero (vediamo come va la primavera). Provenendo poi da una fase più calda del normale (global warming, appunto), è probabile che all’inizio la fase di raffreddamento vada a smorzare l’anomalia positiva senza ancora annullarla o cambiarne il segno.




  7. #1067
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    Predefinito Re: Forse il Sole sta riavviandosi per il prossimo ciclo ?

    Forse il minimo ci riserverà più sorprese del previsto!!!
    Chi vivrà vedrà

  8. #1068
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    Predefinito Re: Il sole continua a dormire, mandando in crisi gli scienziati ed il global warming

    quoto il senso generale del discorso, la scienza dovrebbe avere più umiltà quando è di fronte a sistemi così complessi, invece la supponenza dell'ipcc e le strumentalizzazioni mediatiche formano un mix scandalosamente antiscientifico...

    cmq la seconda parte del discorso, sulla quale quoto fenrir al 100%, non c'entra nulla col discorso globale...


  9. #1069
    Burrasca forte L'avatar di Graziano Patruno
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    Predefinito Re: Forse il Sole sta riavviandosi per il prossimo ciclo ?

    il ciclo 17 è abbastanza abbordabile...speriamo

  10. #1070
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    Predefinito Re: Il sole continua a dormire, mandando in crisi gli scienziati ed il global warming

    Caro Andrea,
    complimenti per la tua solita chiarezza di esposizione accompagnata da rigore scientifico. Sposo pienamente le tue argomentazioni tanto che alcuni tue domande già avevano trovato una risposta in un mio articolo pubblicato poche ore prima del tuo sul sito del CEM "Clima>previsioni".
    Un caro saluto
    Mario Giuliacci

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