Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio
Mah, a mio avviso ci sarebbe da preoccuparsi ben più di una istallazione urbana magari pure su tetto che non di quel po' di staccionata. Ma in effetti la staccionata è proprio vicina e viene da chiedersi perché il tipo non abbia messo la Davis banalmente a mezzo metro di distanza, dove non sarebbe stata influenzata. Noto peraltro che moltissime reti hanno la cassetta dei trasmettitori circa 70 cm sotto i sensori di temperatura e umidità (praticamente tutte le MTX per esempio). Si può fare di peggio, insomma.

Cmq il tipo ha fatto un lavoro a mio avviso di livello non particolarmente alto; non mostra confronti fra i regimi termometrici giornalieri ma si occupa solo degli estremi e delle medie ma non ci dice niente di cosa succede ora per ora, mostra grafici a dispersione ma non spiega se ed eventualmente come ha tenuto conto della correlazione seriale dei dati eccetera. Curiosamente trovando differenze fra le minime con la Stevenson che dà minime più basse, parte dal presupposto che a causa del pluviometro sopra lo schermo, la Davis abbia schermatura di massa eccessiva e quindi sovrastimi le minime, mentre è ben noto che lo schermo che sovrastima malamente le massime e sottostima discretamente le minime è lo Stevenson, e che questo è ben documentato anche con climi simil-britannici (http://www.knmi.nl/publications/full...nbrandsma2.pdf).
Probabilmente anziché partire da un approccio critico, ha voluto postulare come buono per definzione lo standard Metoffice, che a me - essendo basato su capannine - pare accettabile solo grazie alla bassa radiazione solare e ai molti giorni di pioggia delle isole britanniche.

Invece mi è venuta in mente una ratio per l'uso di due decimali in una media di temperatura. L'idea di base è che per via della variabilità intrinseca degli output dei sensori, probabilmente un decimale è anche troppo per una misura istantanea, ma la media di molte misure istantanee sarà più accurata in quanto on the long run si attuerà quell'elisione reciproca degli errori attesa per errori random con media zero e distribuzione simmetrica. Quindi con una media, se ci sono abbastanza osservazioni, ci guadagnamo un decimale.
Ho visto poi uno studio nel quale gli autori calcolano le medie complessive di gruppi di 5-6 stazioni. Se la differenza di scala fra i sensori è preventivamente eliminata con tarature, test ecc, resta solo l'errore random. Facendo le medie di più stazioni, gli autori riportano 2 decimali. Probabilmente ritengono che la media di più stazioni elimini l'errore dei singoli sensori e anche gli errori delle singole stazioni rispetto alla media della zona, o quantomeno che lo riduca abbastanza da giustificare due decimali. Che in effetti non si possono facilmente misurare ma con indicatori multipli (=molte stazioni) in base alla teorica classica dei test si possono ragionevolmente stimare.




OK, credevo che fosse un normale sensore di temperatura in un normale schermo. Mi è sfuggito quel "sonica".
geoserver - Stazione a Landriano
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