Ciao a tutti!
L'ultima installazione sul Lagazuoi (2752 metri) sta mettendo a dura prova la resistenza della Davis, che devo dire essersi comportata eggregiamente!
Abbiamo avuto qualche problema con raffiche e temperature fantasma (nonostante fosse wireless) a causa di infiltrazioni d'acqua/neve dentro l'ISS durante le raffiche più forti sopra i 100/120 km/h.
Purtroppo l'anemometro durante una nottata da tregenda (con raffiche oltre i 150 km/h) ci ha lasciato..Nel senso che dopo poco ha iniziato a segnare vento a 0 km/h e lì è rimasto..
Mentre la direzione continua a funzionare.
Meteo-system ha sostituito i pezzi non funzionanti in garanziama stavo cercando di capire cosa possa essere successo. Se dipende da un difetto di fabbricazione o se dipende dal tipo di installazione!
Sono rimasto stupito perchè sia l'anemometro che l'ISS non funzionavano..Meteo-System mi ha mandato prima l'anemometro, ho provato a metterlo con l'ISS vecchia ma era ancora tutto a zero, quindi mi ha mandato l'ISS nuova la quale con l'anemometro vecchio non andava..Quindi ho dovuto fare una doppia sostituzione (anemometro+ISS) per farla andare.
Cosa potrebbe essere successo? Che ci sia stato un corto nell'alimentazione? Quindi è entrata una scarica sia nell'anemometro che nel circuito di lettura della velocità? Non riesco a capire come abbiano fatto a danneggiarsi entrambe..
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Naturalmente tutti gli altri sensori continuavano a funzionare correttamente.![]()
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I circuiti di velocità e direzione sono due e completamente distinti tra loro a parte un filo (rosso) che è la massa comune dei due.
Ora se i due unici fili che fanno capo al reed del conteggio della velocità, si toccano tra loro o come si dice troppo comunemente... vanno in corto tra loro... è come se il reed avesse correttamente conteggiato una chiusura.
Insomma.. quando si toccano tra loro realizzano una funzione sostituitiva del reed per cui mai si potrebbe rompere qualche cosa nell'elettronica di conteggio nell'ISS.
Ora, visto i pochi componenti della sezione velocità... a rompersi sarà stato sicuramente il reed dal lato anemometro e se si è rotta anche la "porta" RJ13 dell'ISS quasi di sicuro sarà stata una microscarica elettrica che passando per il reed e rompendolo, ha proseguito la sua corsa fino a rompere i primi componenti della porta WIND sull'ISS e fortuna che si sono salvati gli altri componenti che sono in tecnologia particolarmente soggetti alle scariche elettrostatiche e figuriamoci a quelle atmosferiche.
L'anemometro nella banderuola con la sua forma puntiforme, è a mio parere il componenete che più attira i fulmini e la tua l'ho definita "microscarica" (che tanto basta a far danni) per confrontarla con quella che poco piu di un anno fà mi attraversò tuttto l'anemometro e fece un foro largo un cm nei 2 mm di spessore del palo.
Chiaramente a me ISS completamente bruciato... una coppetta mai ritrovata e asse della banderuola spezzato in due parti oltre al potenziometro ritrovato in un angolo del terrazzo.
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ciao a tutti da Roberto
Stazione Davis 6163 VP2 Plus
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Nell'interesse generale del Forum, NON RISPONDO privatamente a quesiti di ordine tecnico che invece possono essere dibattuti collettivamente
Interessante il link sul funzionamento dell'anemometro! Piu' tardi me lo leggo tutto con calma!
A questo punto, pero', mi chiedo una cosa. Durante queste forti raffiche non c'e stata attivita' elettrica, quindi non riesco a capire come abbia fatto ad entrare questa microscarica.
L'anemometro e' su palo di ferro, quindi questo potrebbe aver fatto da induttore, ma poi la parte di anemometro agganciata al palo e' di plastica e quindi non capisco come abbia fatto ad arrivare fin sull'anemometro. Potrebbe aver fatto da ponte la neve? In fondo il vento forte alzava la neve da terra. Il palo di ferro naturalmente e' collegato alla terra del rifugio che e' fatta bene visto che e' la stessa della cabinovia. Quindi non mi aspetterei piu' di tanti problemi dal palo di ferro.
Invece, l'acqua/neve entrata nell'ISS potrebbe aver causato questo tipo di danno? Da come hai descritto il funzionamento dell'anemometro mi sembra dura che il connettore (eventualmente) bagnato possa creare danni alla strumentazione, al massimo crea false letture dati.
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Non proprio, e' la grafite del potenziometro della direzione che li attira, qualche anemometro con il potenziometro esplosoL'anemometro nella banderuola con la sua forma puntiforme, è a mio parere il componenete che più attira i fulmini
(e il relativo canale del sensore di direzione) l'ho avuto per le mani, comunque in questo specifico caso puo' essere
stata anche la carica elettrostatica generatasi sul sensore anemometrico dovuta al forte vento a creare una
sovratensione piu' che una microscarica.
Ciao
Alberto, Bit Line
BIT LINE Meteo Service
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Non dico che la grafite, così come il carbonio o in diversa misura anche altri metalli conduttori non siano una delle strade scelte da un fumine per portare la sua carica verso terra ma.... sono gli oggetti puntiformi che in maniera rilevante sono il punto di ingresso del fulmine e non a caso i parafulmini hanno tale forma puntiforme e guarda caso..... la punta della banderuola è a forma appuntita ed è anche metallica cosa che negli ultimi modelli è maggiormente evidente dato che è di color bronzo a mò di proiettile ma anche il precedente modello apparentemente tutto un pezzo nero, aveva la punta in metallo.
Anche il mio di potenziometro è letteralmente esploso ma la scarica aveva percorso l'asse della banderuola spezzandola in due e poi ha camminato dentro al vano dell'anemometro facendo volare via l'assieme coppette, la banderuola e anche lanciando in aria il potenziometro e successivamente, camminando sull'asta cilindrica in alluminio del supporto anemometro, ha forato i 2 mm di spessore del palo malgrado che l'anemometro ha effettivamente come diceva Steva, il suo collare di fissaggio in materiale isolante ma non è bastato... ha camminato lungo il palo ed ha scaricato su un tondino del C.A.
In questo caso, vista la mancanza di attività elettrica in aria, molto probabile la tua diagnosi di generazione di una consistente carica elettrostatica causa forte vento.
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ciao a tutti da Roberto
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