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  1. #11
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Differenza tra schermi solari

    Citazione Originariamente Scritto da Smad Visualizza Messaggio
    Non è un discorso di performance bensì una questione concettuale.
    Utilizzare uno schermo solare dalle caratteristiche note elimina l’incertezza delle prove eseguite dagli autocostruttori (ad esempio proprio il tipo di installazione potrebbe rendere inutile il confronto con un passivo Davis). L’esperienza del meteoappassionato può portare a realizzare un “prodotto” più efficiente di quello commerciale, non c’è dubbio, ma sfugge al controllo della gestione di una rete meteo.
    Personalmente rimango ancora stupito come la nostra rete non sia dotata di un protocollo che regolamenti l’adesione strumentale.
    Ciao, Alessandro.





    www.meteosmad.it
    Tu pensa ai dati ufficiali affidati a delle capannine (schermatura soprpassata ormai) che tra l'altro spesso sono anche trascurate!
    E' difficilissimo creare un protocollo proprio per il fatto che ogni installazione deve essere ragionata sulla base delle caratteristiche peculiari del luogo.
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  2. #12
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Differenza tra schermi solari

    Citazione Originariamente Scritto da Blackfox Visualizza Messaggio
    Vorrei approfondire un po' l'argomento e infatti sto effettuando un piccolo test in proposito per farmi un 'idea più precisa: un passivo Davis (con all'interno un Ws2300-25 denudato) è coperto da un pannello in plexiglass verniciato di nero opaco nella parte inferiore e di bianco lucido in quella superiore. Crea ombra soltando quando il Sole è piuttosto alto (adesso fa ben poco....), ma allo stesso tempo non pregiudica in alcun modo la ventilazione naturale. Nell'altro passivo, è presente invece un WsTx4 con scatolotto.....
    Voglio cercare di capire (anche se le variabili in gioco sono molte...) se è meglio limitare esclusivamente l'irraggiamento con Sole alto sull'orizzonte, lasciando però intatta la capacità di ventilazione naturale , oppure realizzare una copertura di maggiori dimensioni che diminuisca la ventilazione , ma crei molta più ombra sullo schermo.....

    Te Conte, cosa ne pensi a riguardo ?

    Come già suggerito "l'ombrellino" per il Davis io lo porrei a "visiera", quindi inclinato e a forma semicircolare. In questo modo fai ombra fino in basso e lo schermo respira bene.
    Se arriverà la Davis Pro al mio amico dagli USA ne realizzerò uno anch'io così posto le foto e non se ne parla più.
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  3. #13
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Differenza tra schermi solari

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Visualizza Messaggio
    Scusa ed io che dicevo prima? Si entra in rete dopo il test del passivo Davis ma purtroppo il problema della Rete non è solo questo. Anzi, questo è il problema minore. I casini nascono dalle ubicazioni degli schermi poichè non tutti hanno una condizione idonea. Per me è questo il vero guaio. Con lo schermo si rimedia facilemnte (artigianale autoventilato e stai in una botte di ferro. Molto meglio delle capannine aereoportuali) ma il microclima locale come fai a modificarlo?

    La mia è stata una constatazione che ha voluto confermare la critica a questo modo di procedere.
    E’ chiaro che il luogo di ubicazione di una stazione meteo è fondamentale, tanto che le normative di installazione, per quanto possibile, classificano luoghi e tipologie al fine di creare una rete per lo più omogenea. In analogia, si potrebbero indicare quali schermi solari utilizzare (passivi, ventilati, rialzati, ecc.) a seconda del sito dell’utente finale.

    Insisto sul discorso (forse per alcuni un po’ accademico) della gestione strumentale di una rete meteo e non intendo, invece, sindacare la qualità o validità degli schermi autocostruiti (figurati, io stesso ne ho realizzati una decina, anche con progetti innovativi... )

    Un salutone, Alessandro.




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  4. #14
    mauro63
    Ospite

    Predefinito Re: Differenza tra schermi solari

    Cercherò di esprimere anch’io un parere sull’argomento:
    prima di tutto mi preme elogiare il lavoro svolto da Conte, e da quel che ho visto in altri post inerenti alcune installazioni degli amici d’oltralpe, direi che siamo un bel pezzo avanti anche per merito di persone come lui.
    Il cercare di ottenere le migliori prestazioni possibili dallo schermo, compatibilmente coi mezzi a propria disposizione è encomiabile, soprattutto se partiamo dal concetto che “in condizioni di sole e ventilazione scarsa o assente, lo schermo che ha performance migliori è quello che fa registrare la temperatura più bassa”, nessuno schermo al mondo, neanche il più costoso sarà mai in grado di abbassare la temperatura dell’aria circostante, a meno di inserirci una cella di Peltier!
    Il problema però è che le stazioni “ufficiali” non applicano lo stesso tipo di metodologie di noi appassionati! Possono vantare strumentazioni e sensori dai costi talmente elevati che mai noi potremmo permetterci, ma poi le loro capannine sono covo di animali di ogni tipo, gli schermi sono sporchi, i prati non curati, con gravi effetti pacciamanti dovuti alla scarsa manutenzione etc.
    Sicuramente, allo stato attuale, e con le capacità raggiunte da noi appassionati, i nostri dati sono sicuramente più affidabili di quelli ufficiali, ma i nostri, ufficiali non lo saranno mai!
    Quindi, la strada migliore secondo me da perseguire è quella dell’uniformità delle metodologie di misurazione.
    Adottiamo tutti lo stesso schermo, la stessa altezza, nei limiti del possibile gli stessi sensori, le differenze che scaturiranno saranno dettate solo dalla meterologia e dai microclimi, in costante cambiamento per le cause che tutti conosciamo.
    Non dico che dobbiamo usare tutti il passivo davis, o l’attivo rmyoung, o un modello progettato e costruito in serie da Conte, ma TUTTI lo stesso schermo!

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