Ma a me questo discorso non convince..
Voler misurare la temperatura in un cortile chiuso e soleggiato con calore assorbito dalla murature e riflesso dai pavimenti magari alle 3 di un pomeriggio estivo con un qualisiasi schermo è un operazione inutile direi; in quel particolare punto la temperatura reale dell'aria è ben diversa di quella che c'e su un prato aperto ai 4 venti 500metri più in la..
Ancor prima di costruire uno schermo è necessario individuare un'area che ci permetta di misurare i parametri con il minor condizionamento possibile, di case, muri,palazzi,alberi, ombre etc etc
Detto ciò.. Ovviamente sono daccordo che una schermatura ventilata è più performanante ma diffido dal fatto che 2 stazioni con schermature diverse (una ventilata e l'altra passiva) posizionate a norma possano fornirci gap estremi superiori a 1,2°/1,5°(sensazioni e alcuni dati empirici mi spingono a pensare questo)
Purtroppo nessuno ha mai condotto dei test seri su una area idonea, con condizioni ambientali utili al nostro scopo (T almeno >35°) tra due schermi di "architettura identica" ma uno passivo e l'altro ventilato
![]()
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Ma.. ho seguito per diverso tempo il confronto tra stazioni professionali e amatoriali con schemratura passive non ci sono mai ci sono stati gap del genere.
Daltronde andado a leggere per bene il dati tecnici dei prodotti davis si trova tra le righe "Lo schermo ventilato 24ore nel 10% delle rilevazioni con cadenza ad un minuto(i test sono stati condotti per 1 anno) ha evidenziato scarti negativi dal passivo superiori a 0,6°."
Ipotizzando una distrubuzione normale degli scarti avere 0,6° al 10% mi fa presumere che il gap estremo difficilmente sia stato superiore a 1,2°-1,5°.
Comunque questi test hanno una durata troppo ampia e non specifica quando si parla di scarto diurno e quando di scarto notturno.
Aspettiamo che qualcuno ci fornisca materiale su cui riflettere![]()
Bè, questo è un vecchio articolo che postai molto tempo fa ma credo sia valido per rifletterci su: http://www.davisnet.com/news/ars_vs_c.pdf
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Quotone .... da cui deriva, per l'analisi sui trend storici di temperatura alla microscala, la necessità di una indagine preliminare sul grado di urbanizzazione nel punto stazione (scusatemi l'OT)
Quindi l'uniformità dei dati per un network meteorologico non richiede l'adozione di schermature uguali bensì l'installazione di schermature che minimizzino lo scarto dal valore vero ....... installare un passivo nei posti ipotizzati da te, vuol dire avere un dato, il cui errore non è paragonale con un altro passivo posto in condizioni diverse.
Ciò vuol dire che per un passivo non è possibile adottare un unico fattore fattore di correzione e quindi non è possibile uniformare i dati
Nel grafico c'è un errore ..... il 10% non è rappresentato da valori di y > +0.6° e y < -0.6° altrimenti il valore di moda sarebbe 0.0° (sostanziale uguaglianza tra passivo e ventilato)
Tutto dipende dall'ubicazione del test
Io sostengo da sempre che per realizzare una rete veramente con i "contro" sarebbe necessario avere innanzitutto una locazione che sia ben fatta e rappresentativa della realtà ambientale locale. Poi ci vorrebbero schermature che almeno riducessero al minimo gli errori intrinsechi aldilà dell'ubicazione.
Credo che gli errori sulla schermatura alla fine non siano mastodontici (Gio può confermarlo) perchè un passivo alla fine si comporta bene nella maggior parte delle condizioni meteo. Sulla corretta ubicazione purtroppo non sempre si può agire perchè a volte si è fortemente vincolati da molti fattori e qui gioca un ruolo molto importante la preparazione, la sensibilità ed i mezzi personali (possibilità di avere più strumenti di misura per effettuare test di confronto) di ognuno.
Ultimo elemento è quello di utilizzare sensori testati per non inviare dati veramente sballati.
Va da se che se tutti adotassero una schermatura autoventilata, anche artigianale, la rete ne avrebbe giovamento.![]()
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Sarebbero parole "sante", se non si pensa che purtroppo la realtà è ben diversa dalla teoria
A quanto si ridurrebbero le oltre 400 (?) stazioni della nostre rete se fosse richiesto in modo rigido un posizionamento come da te giustamente evidenziato ? A 100 forse ?
Credo che la cosa migliore da fare, sarebbe invece (ne abbiamo già parlato tempo fa.....) quella di suddividere (creando dei sotto-gruppi) le stazioni in base alle categorie di appartenenza (Urbane ed Extra-Urbane) e in base alla quota a cui viene montato lo schermo rispetto al suolo.
In questo modo, si avrebbero sicuramente dati più veritieri e più raffrontabili fra di loro e visionabili correttamente anche da parte di persone "non addette ai lavori".
Speriamo che un giorno ciò possa essere realizzato, sarebbe un grandissimo passo in avanti per la nostra rete......anche nei riguardi del grande pubblico del web
![]()
Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**
Segnalibri