L'inverno Italiano è contraddistinto da due macro pattern circolatori, tracciabili attraverso le anomalie alle precipitazioni medie sul territorio Italiano.
Vedere dati ISAC CNR
Quando le precipitazioni sono sopra media, tracciano la maggior presenza del getto polare o di una sua ramificazione sul Mediterraneo occidentale, il quale trovandosi sopra vento al getto in quota, è sede di ciclo genesi con relativo aumento delle piogge sul territorio Italiano, nella loro media.
Tale pattern circolatorio corrisponde al persistere e al dominare del sub regime ATR, il quale in maniera più o meno ampia, fa da sella allo scendere del flusso nel Mediterraneo occidentale.
Quando le precipitazioni sono sotto media, tracciano la minor presenza del getto polare o di una sua ramificazione sul Mediterraneo occidentale, il quale by passa l'arco alpino e scende sui Balcani e Mediterraneo orientale.
Con questa dinamica, le piogge in Italia calano e stanno sotto media.
L'ATR in questo contesto è poco frequente o addirittura assente.
Ben visibile tale opposto macro pattern dallo schema medio qui sotto.
Le prime due in alto da SX verso DX corrispondono al regime a riduzione e sotto media pluvio mentre da SX verso DX in basso ad aumento e sopra media pluvio.
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Decisamente troppo semplicistico riassumere tutto con 2 pattern prevalenti. Già i 4 individuati dai principali centri di calcolo (ATR, NAO +, NAO -, BLOCKING) sono, a mio avviso, pochi.
Tra l’altro il pattern ATR non è detto sia un pattern umido per l’Italia, se troppo addossato al continente potrebbe riparare buona parte del centro-nord, tant’è che quello nella figura “d” ne ha proprio dell’ATR
Ho semplicemente detto che in Italia le piogge aumentano quando la nostra area è dominata dalle grandi saccature a forma di V che trasportate dalle Westerlies fluiscono dal Nord atlantico verso l'Europa e interagendo con le catene montuose che circondano lo stivale generano le depressioni secondarie mediterranee con traiettorie spesso bizzarre e che portano le piogge diversificate nel nostro areale.
Depressioni mediterranee, situazioni di blocco e perturbazioni atlantiche, sono tutte situazioni figlie di cavi d'onda sul mediterraneo occidentale.
Questo sistema è figlio del ponte nord atlantico, sia esso sia poco ampio e che dunque non supera come ampiezza le medie latitudini, diciamo i 50 gradi nord, sia esso sia molto ampio e raggiunga latitudini ragguardevoli con blocchi sulla Groenlandia o in direzione scandinava.
Dunque, non è l'intensità delle correnti ( NAO ) a decidere se il cavo d'onda raggiunga il Mediterraneo occidentale , bensì il ridge sul Nord Atlantico.
Dunque, l'ATR.
Ti posto alcuni esempi
Gennaio 1984 NAO+
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Gennaio 85 NAO-
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Gennaio 2010 NAO-
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Gennaio 2014 NAO+
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Quando il Ridge atlantico invece manca, cioè in Atlantico si forma il cavo d'onda, sull'Europa ci sta la cresta e dunque le perturbazioni calano e le piogge lo stesso.
Sia a Westerlies lente ( NAO - ) vedi qui sotto il Gennaio 1966
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Sia a Westerlies veloci ( NAO+ ) vedi qui sotto il Gennaio 2020
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PS: Si badi bene, parlo di piovosità e non di Inverni più o meno caldo/freddi
Ultima modifica di AntonioP; 27/09/2025 alle 09:03
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