I tempi sono sempre relativi.
A che cosa? Certamente alle velocità zonali impresse dall'ESE ma anche anzi soprattutto alla capacità da parte della troposfera di creare opposizioni via via più efficaci alle stesse le quali si traducono in incremento dei flussi di calore verticali e nella loro capacità o meno di intaccare le dinamiche del vortice polare.
Le proiezioni emesse dal F.U.B. (mi associo a Remigio per un saluto alla grande pioniera e studiosa della stratosfera K.Labitzke, mancata poche settimane or sono...) mettono in evidenza un progressivo netto incremento dell'e.p. flux con i vettori in divergenza positiva.
Questo è del tutto normale nel momento in cui il "bilancio" verticale ovvero il gradiente all'interno della colonna del vps si è assestato e tendono a riprendere i fisiologici richiami tropico/polo che devono esistere proprio a ragione della differenza di pressione tra le suddette regioni.
La divergenza è naturale conseguenza della compattezza del vortice:

fluxes.gif

Come potete notare dal grafico dell'heat flux, i flussi di calore sono in aumento, tuttavia le velocità zonali non ne risentiranno particolarmente anzi in una prima fase (quella visibile dai grafici delle U a 10/30 hpa) queste potrebbero addirittura incrementarsi proprio a ragione della progressiva maggior convergenza dei flussi di calore a partire dall'alta stratosfera i quali tendono a deformare (al momento senza intaccarne tuttavia la struttura) la massa del vps imponendo dinamiche di accelerazione per la conservazione del momento angolare.
Si tratta ancora in soldoni di un ...work in progress molto difficile da valutare allo stato attuale delle cose.
Occorrerà attendere di verificarne gli sviluppi nel corso della prossima settimana, stanti alle proiezioni che verranno ad aggiornarsi.