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  1. #481
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    pessimi i segnali della MJO che non esce dal cerchio... le probabilità di andare verso ESE aumentano eh....
    Si vis pacem, para bellum.

  2. #482
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    purtroppo è il momento di prendere in seria considerazione la possibilità di un ESE cold, ed anche condizionante. questo perchè? perché i forecast vedono la trasmissione anche ai piani bassi della stratosfera (100hPa)...

    fluxes.gif


    questo è un grafico che, unitamente alla condizione attuale, è da ESE cold.... purtroppo.

    inoltre ecco l'approfondimento dapprima ai 10hPa e poi ai 100hPa:

    ecmwf10f240.gif

    ecmwf100f240.gif


    vero che manca del tempo, ma con questi forecast MJO:

    ECMF_phase_51m_full.gif

    non metto quelli di GFS perché sono identici.

    dovessero andare così le cose (ormai cmq è probabile) non si scappa da un ESE cold signori... e se davvero si arriva ai 100hPa è molto probabile che si arrivi al suolo.
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #483
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Analisi di Jack9 che nelle linee essenziali è condivisibile.
    Mi preme tuttavia specificare due aspetti di cui il primo sequenziale ricordando che l'emissione dei forecast strato by ecmwf sono la rappresentazione della corsa Ecmwf12 e conseguentemente la colonna del vortice polare è un insieme derivante dalla corsa serale del modello.
    Il secondo in merito alle tappe sequenziali ad un ESE cold che sono essenzialmente due: 1. la verifica della risonanza dell'approfondimento di tutta la colonna del vortice polare fino in troposfera 2. la reazione della troposfera a seguito del "touch down" dell'ESE.

    La prima fase (propagazione/assonanza derivante dall'ESE cold) è verificabile in base al calo consistente dei geopotenziali in sede polare nei diversi piani del vps fino al vpt e correlato all'aumento dell'EPV.
    La seconda ( di norma visibile da un'improvvisa marcata attività d'onda in troposfera a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico) da un temporaneo rinforzo dei vettori dell'E.p. flux seguito da un loro sostanziale azzeramento (touch down dell'ESE).
    Da questo momento in avanti inizia la fase di condizionamento strato/tropo non ancora del tutto scontata in quanto dipendente dalla capacità di risposta della troposfera.
    Se i vettori restano sostanzialmente privi di vita (azzeramento dei flussi)per alcuni giorni( mediamente 5/7 giorni) gli effetti dell'ESE sono conclamati.
    A sto punto poi l'e.p. flux riparte ma con vettori fortemente divergenti in quanto i flussi di calore verticali e in direzione del polo vengono sostanzialmente rigettati dalle elevate velocità zonali.

    Tutto ciò per sottolineare il fatto che ci siano alcuni passaggi da tenere a mente
    Matteo



  4. #484
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Analisi di Jack9 che nelle linee essenziali è condivisibile.
    Mi preme tuttavia specificare due aspetti di cui il primo sequenziale ricordando che l'emissione dei forecast strato by ecmwf sono la rappresentazione della corsa Ecmwf12 e conseguentemente la colonna del vortice polare è un insieme derivante dalla corsa serale del modello.
    Il secondo in merito alle tappe sequenziali ad un ESE cold che sono essenzialmente due: 1. la verifica della risonanza dell'approfondimento di tutta la colonna del vortice polare fino in troposfera 2. la reazione della troposfera a seguito del "touch down" dell'ESE.

    La prima fase (propagazione/assonanza derivante dall'ESE cold) è verificabile in base al calo consistente dei geopotenziali in sede polare nei diversi piani del vps fino al vpt e correlato all'aumento dell'EPV.
    La seconda ( di norma visibile da un'improvvisa marcata attività d'onda in troposfera a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico) da un temporaneo rinforzo dei vettori dell'E.p. flux seguito da un loro sostanziale azzeramento (touch down dell'ESE).
    Da questo momento in avanti inizia la fase di condizionamento strato/tropo non ancora del tutto scontata in quanto dipendente dalla capacità di risposta della troposfera.
    Se i vettori restano sostanzialmente privi di vita (azzeramento dei flussi)per alcuni giorni( mediamente 5/7 giorni) gli effetti dell'ESE sono conclamati.
    A sto punto poi l'e.p. flux riparte ma con vettori fortemente divergenti in quanto i flussi di calore verticali e in direzione del polo vengono sostanzialmente rigettati dalle elevate velocità zonali.

    Tutto ciò per sottolineare il fatto che ci siano alcuni passaggi da tenere a mente
    Purtroppo la cosa negativa è che il tutto sta capitando con una troposfera già predisposta e con velocità zonali in forte aumento prima che la propagazione verticale d'onda compia il suo sporco lavoro dall'alto verso il basso. Difatti le zone meno "attive" rimangono per poco tempo le altezze isobariche di 50/70 hPa ma il resto ....

    Alla fine se va così possiamo salutare gennaio e forse anche parte di febbraio al netto comunque del disturbo troposferico a levante della struttura, non posso credere che tutto il freddo pellicolare accumulato venga spazzato via come se fosse nulla, poi magari succede perchè le velocità zonali saranno eccezionali.... ma tant'è...

  5. #485
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Analisi di Jack9 che nelle linee essenziali è condivisibile.
    Mi preme tuttavia specificare due aspetti di cui il primo sequenziale ricordando che l'emissione dei forecast strato by ecmwf sono la rappresentazione della corsa Ecmwf12 e conseguentemente la colonna del vortice polare è un insieme derivante dalla corsa serale del modello.
    Il secondo in merito alle tappe sequenziali ad un ESE cold che sono essenzialmente due: 1. la verifica della risonanza dell'approfondimento di tutta la colonna del vortice polare fino in troposfera 2. la reazione della troposfera a seguito del "touch down" dell'ESE.

    La prima fase (propagazione/assonanza derivante dall'ESE cold) è verificabile in base al calo consistente dei geopotenziali in sede polare nei diversi piani del vps fino al vpt e correlato all'aumento dell'EPV.
    La seconda ( di norma visibile da un'improvvisa marcata attività d'onda in troposfera a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico) da un temporaneo rinforzo dei vettori dell'E.p. flux seguito da un loro sostanziale azzeramento (touch down dell'ESE).
    Da questo momento in avanti inizia la fase di condizionamento strato/tropo non ancora del tutto scontata in quanto dipendente dalla capacità di risposta della troposfera.
    Se i vettori restano sostanzialmente privi di vita (azzeramento dei flussi)per alcuni giorni( mediamente 5/7 giorni) gli effetti dell'ESE sono conclamati.
    A sto punto poi l'e.p. flux riparte ma con vettori fortemente divergenti in quanto i flussi di calore verticali e in direzione del polo vengono sostanzialmente rigettati dalle elevate velocità zonali.

    Tutto ciò per sottolineare il fatto che ci siano alcuni passaggi da tenere a mente
    Sì, ottimo contributo, come sempre. c'è da dire però che qualora dovessere fare touch down le sorti invernali del continente europeo sarebbero pesantemente compromesse. getto teso, VPT chiuso, AO+ e via andare. ma è OT in questo TD, se ne dovrebbe parlare nell'altro.
    Si vis pacem, para bellum.

  6. #486
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Purtroppo la cosa negativa è che il tutto sta capitando con una troposfera già predisposta e con velocità zonali in forte aumento prima che la propagazione verticale d'onda compia il suo sporco lavoro dall'alto verso il basso. Difatti le zone meno "attive" rimangono per poco tempo le altezze isobariche di 50/70 hPa ma il resto ....

    Alla fine se va così possiamo salutare gennaio e forse anche parte di febbraio al netto comunque del disturbo troposferico a levante della struttura, non posso credere che tutto il freddo pellicolare accumulato venga spazzato via come se fosse nulla, poi magari succede perchè le velocità zonali saranno eccezionali.... ma tant'è...
    oh ieri sera mi sono preso una pernacchia in stanza modelli per questa cosa che pensavo
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  7. #487
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    oh ieri sera mi sono preso una pernacchia in stanza modelli per questa cosa che pensavo
    ti sei preso una pernacchia anche da un moderatore perché senza uno straccio di spiegazione hai parlato di hp a gennaio con certezza. va bene prendere in considerazione un ESE cold ma fare una previsione a caso a 25gg di distanza... che ti aspetti? una pernacchia appunto
    Si vis pacem, para bellum.

  8. #488
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Purtroppo la cosa negativa è che il tutto sta capitando con una troposfera già predisposta e con velocità zonali in forte aumento prima che la propagazione verticale d'onda compia il suo sporco lavoro dall'alto verso il basso. Difatti le zone meno "attive" rimangono per poco tempo le altezze isobariche di 50/70 hPa ma il resto ....
    Appoggio in pieno questa tua considerazione.
    La troposfera è "ricettiva" in quanto sta scontando gli effetti del CW novembrino. Era oggettivamente il periodo meno propizio per avere uno SC, in quanto come hai ottimamente puntualizzato la propagazione verticale incontrerebbe meno ostacoli. Fosse successo un mesetto fa, quando la troposfera presentava tutt'altre configurazioni, penso che la comunicazione tra i vari piani non sarebbe stata altrettanto efficace.

    Speriamo di osservare cambiamenti nei forecast a questo punto, altrimenti credo che le cose si mettano maluccio per un po' di tempo...
    Luca Bargagna

  9. #489
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    ti sei preso una pernacchia anche da un moderatore perché senza uno straccio di spiegazione hai parlato di hp a gennaio con certezza. va bene prendere in considerazione un ESE cold ma fare una previsione a caso a 25gg di distanza... che ti aspetti? una pernacchia appunto
    ah ok..poi l'ho data la spiegazione in risposta a te
    No spoken word....Just a scream

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  10. #490
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    ti sei preso una pernacchia anche da un moderatore perché senza uno straccio di spiegazione hai parlato di hp a gennaio con certezza. va bene prendere in considerazione un ESE cold ma fare una previsione a caso a 25gg di distanza... che ti aspetti? una pernacchia appunto
    ah ok..poi l'ho data la spiegazione in risposta a te
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