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Comitato Tecnico Scientifico
Connecting tropo-strato....
La mera osservazione della stratosfera è una meravigliosa attività didattico-conoscitiva, utile peraltro a visualizzare l'estrema semplificazione delle dinamiche ad onda lunga che promanano dalla troposfera attraverso i flussi di calore (eddy heat fluxes).
Spesso tuttavia, anche al di fuori di episodi che ne giustificherebbero tale approccio, come il caso degli ESEs, si tende a confondere le cause con gli effetti, la prognosi con la diagnosi.....
Non è un caso che nel momento in cui si invertano i ruoli da protagonista tra tropo e stratosfera si parli appunto di eventi estremi in quanto estrema è la forza che un piano costituito da zero ostacoli alla circolazione e da un'atmosfera molto "leggera" debba esprimere per condizionare le dinamiche, quali quelle della troposfera, "pesanti" e dipendenti da molteplici fattori non solo orografici ma che esprimono energia ovvero calore in modalità sempre diverse.
Speculare con la stratosfera è bello e divertente soprattutto basandosi su compositi raccolti da collane di studi e di papers ai quali si chiede di raccogliere, in base al comportamento della stessa, analoghi casi di condotte assimilabili in base a fattori teleconnettivi stratosferici e non solo.
Spesso su quelli ci si basa ma a volte non basta in quanto non sempre la statistica ci viene in aiuto e non sempre le raccolte fin qui fatte sono esaustive specialmente quando i presupposti di base cambiano come del resto cambia il clima 
Detto ciò solo come premessa, l'apertura di questo thread si pone quale obiettivo, quello di utilizzare una lente bifocale rispetto la mera osservazione della stratosfera e che quindi ci permetta di postare osservazioni, modifiche dei pattern o delle forzanti troposferiche in modo da poter osservare la stratosfera con una prospettiva più completa.
La mia prima considerazione che qui solo abbozzo parte da quello che a mio avviso è un indice descrittivo piuttosto importante in quanto collegato con il comportamento della depressione semipermanente aleutinica ma soprattutto ci racconta, in base al modello naturalmente, il comportamento della corrente a getto polare che passa al di sopra del più importante bacino di calore del nostro globo.
Un PNA mediamente positivo ci racconta in genere una tensione zonale piuttosto elevata collegato ad un Aleutian Low strong:
pna.sprd2.gif
postumi di un pattern atmosferico enso+ like normalmente connesso a flussi di calore orizzontali ma soprattutto verticali piuttosto intensi.
Si nota ora in prospettiva, un'ondulazione piuttosto marcata che porta l'indice in terreno negativo ( e che si traduce nel blocco Pacifico).
Allora la prima questione potrebbe essere collegata alla durata di questo sconfinamento di segno meno in quanto ritengo che questo indice (che ha naturalmente limiti di attendibilità legati al modello di cui è espressione) unitamente ad altri fattori ci racconti in modo abbastanza puntuale il successivo comportamento anche dei flussi di calore in quanto legati alla tensione zonale ( e all'indice medio zonale che deve restare di segno + per permettere la propagazione delle onde di Rossby).
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