A prescindere che ogni anno ed ogni pattern dominante bisogna considerarlo unico nelle sue evoluzioni, dovremmo prendere sempre la linea di massima su ogni aspetto della macro-circolazione.
Gli ultimi anni ci hanno insegnato che è meglio avere un vortice polare maturo prima che farlo esplodere durante gennaio perchè le velocità zonali risultanti dopo un persistente blocco della prima e della terza onda (quella asiatica) (non ho detto la seconda perchè è quella che latita di più nell'ultimo decennio se facciamo eccezione degli unici isolati ma intensi episodi degli ultimi 2 o 3 anni), sono devastanti per un proseguio invernale degno di questo nome.
Il problema principale è lo sviluppo e l'ubicazione delle onde planetarie il che dovrebbero essere modulate dalle teleconnessioni e dai pattern dominanti ma che ultimamente fanno a modo loro probabilmente rimodulate da un assetto termico differente tra il polo e le zone tropicali e dagli episodi di macro-circolazione come l'Enso e la Pdo.
Detto questo quest'anno credo che ci troviamo di fronte o al tutto o al niente. Se i distrurbi in seconda onda saranno scarsi e prevarrà la solita circolazione wave-1-pattern o al massimo wave-2-pattern c'è poco da stare allegri in quanto visto il break reiterato a cavallo delle coste Euroatlantiche si rischia paro paro un 2006-2007 like senza se e senza ma.
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