Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
Mi preme peraltro farvi notare gli esiti di un probabile effetto traslativo del vps da parte della troposfera.
Evidenti gli effetti impressi da parte della forte magnitudo della madden in fase 7.
Dal momento che, nonostante la sostanziale modifica della posizione della colonna del vortice polare, il vps sarebbe ad oggi previsto, nel very long, ancora forte (ancora con valori sotto i 2800 dam) e peraltro con Epv previste in intensificazione (= forte capacità trasmissiva strato/tropo) non è affatto peregrino ritenere che questo nuovo assetto possa proporsi lungo tutta la colonna del vortice.

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Se le prospettive indicate quindi dai modelli a tutte le quote fossero quelle attuali si prospetterebbe un sostanziale allontanamento del nucleo principale di vorticità dall'area euratlantica attuale al continente nord americano fino addirittura verso la west coast e quindi a ridosso della costa Pacifica.
Non vi è alcun dubbio che questo andrebbe a indebolire nettamente la tensione della corrente a getto nel NATL con probabili ripetute ondulazioni non escludendo la possibilità di una Rossby di blocco vera e propria.
Quello che colpisce, pur in un contesto temporalmente ancora molto esteso, è la reiterazione ormai sostanziale della dinamica che la stratosfera continua a riproporre con le stesse modalità.
Lo spostamento della massa del vps continua ad essere reiterato dai modelli strato.
Questa proiezione è piuttosto chiara anche nel very long e anche nella versione ensamble del modello americano.
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Siamo ancora fuori dal raggio di azione di ecmwf in quanto la spinta traslativa nel vps è generata dall'intenso flusso di calore messo in atto dalla potente convezione tropicale.
La mjo infatti entrerà in fase 7 ad alta magnitudo tra circa 8 giorni per permanere in tale situazione all'interno di tempi al momento ancora poco definiti.
La possibile traslazione dei centri di vorticità del vp a tutte le quote presenta una connotazione insolita o se vogliamo un aspetto inconsueto o anomalo.
Normalmente infatti nelle dinamiche stratosferiche facciamo risalire un'importante modifica alla circolazione troposferica ad un indebolimento del vortice polare, in primis ad un t-s-t event che è riferibile ad una destrutturazione sostanziale del vps ovvero ad un evento warm collegato ad un riscaldamento maggiore di tipo split.
In questo caso invece la modifica all'impianto troposferico farebbe riferimento non ad un t-s-t event (che si usa solo per riferirsi agli effetti di un MMW di tipo split) bensì ancora una volta ad una risonanza della compressione della massa del vps ad opera di un intenso minor warming traslativo della massa del vortice.
In realta quindi, se guardiamo i valori previsti nel core del vps nel long ed il comportamento del grafico dell'epv ci troviamo a commentare ancora una volta una dinamica di tipo cold che probabilmente sarà l'ultima prima di un vero e proprio indebolimento del vortice stratosferico:

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la cui fondamentale differenze risiede nella diversa trasmissione di moto che la stratosfera imporrà alla troposfera in grado di mutare il posizionamento dei centri motori fin qui avuti.
Entro la fine di febbraio non è dato neppure escludere l'insorgenza di un MMW vero e proprio ma si tratterà di una dinamica eventuale e comunque successiva a quella rispetto la quale la nostra attenzione è rivolta e che si incentra all'interno della seconda decade di febbraio.