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  1. #921
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Stamattina crescono le possibilità di ese cold intorno al 10/12. In caso di reale superamento della soglia NAM valuteremo gli effetti condizionanti in troposfera, dovessi sbilanciarmi ora direi che il processo potrebbe trovare non poche difficoltà ma vedremo meglio tra qualche giorno

    Si in particolare seguendo le strato ecmwf che, però, hanno fatto una netta capriola rispetto a ieri ( e si vede bene anche nelle determinazioni a 500 hpa)....gfs vede tale possibilità sempre in coda, over 300 h , quindi l'attendibilità è sempre molto bassa ( nonchè altalenante)....premesso che ecmwf ultimamente sta veramente sbarellando parecchio già sul medio termine, qualora si andasse in ese cold anche io avrei forti dubbi in merito al condizionamento dei piani bassi.

  2. #922
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Si in particolare seguendo le strato ecmwf che, però, hanno fatto una netta capriola rispetto a ieri ( e si vede bene anche nelle determinazioni a 500 hpa)....gfs vede tale possibilità sempre in coda, over 300 h , quindi l'attendibilità è sempre molto bassa ( nonchè altalenante)....premesso che ecmwf ultimamente sta veramente sbarellando parecchio già sul medio termine, qualora si andasse in ese cold anche io avrei forti dubbi in merito al condizionamento dei piani bassi.
    A dire il vero le strato odierne di ECMWF mi sembrano sostanzialmente in linea con quelle di ieri mattina, infatti già ieri era individuabile il rischio ese cold

  3. #923
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    A dire il vero le strato odierne di ECMWF mi sembrano sostanzialmente in linea con quelle di ieri mattina, infatti già ieri era individuabile il rischio ese cold
    Mah, insomma, a 850 K sono ben diverse.

  4. #924
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Mah, insomma, a 850 K sono ben diverse.
    Comunque Marco sia a 850K che piu' in basso sta andando veramente forte, stando a questi grafici:

    850k.jpg

    600k.jpg

    460k.jpg

  5. #925
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Comunque Marco sia a 850K che piu' in basso sta andando veramente forte, stando a questi grafici:

    850k.jpg

    600k.jpg

    460k.jpg
    Su questo non c'è dubbio

    Ps OT. ma lo stiker della stazione meteo come si mette ??...io sono riuscito a inserire il link ma non lo stiker

  6. #926
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Comunque Marco sia a 850K che piu' in basso sta andando veramente forte, stando a questi grafici:

    850k.jpg

    600k.jpg

    460k.jpg
    Ma queste sono quelle relativa alle edges che ad oggi mostrano una compressione di massa in grado di indurre il mantenimento dei massimi delle epv sui bordi della massa del vps.

    Il timore (fondato) di un Ese cold risiede nel possibile indebolimento dei flussi di calore che avverrebbe dopo la rotazione del vps con asse euroatlantico.
    La notevole profondità del vps (valori localmente anche al di sotto dei 2780 dam a 10 hpa) farebbe indubbiamente schizzare il nam ben oltre la soglia qualora questo si allocasse sul polo…. ed è la cosa sulla quale i gm paiono allinearsi grossomodo tra 7/10 giorni.
    Peraltro lo strat cooling sta lavorando piuttosto bene adesso anche sui piani basse della stratosfera, fino ad oggi contraddistinti da Epv piuttosto disorganizzate:

    Cattura.JPG

    Il grafico sta rapidamente risalendo, segno che i continui contributi provenienti dalle alte quote stanno facendo un lavoro di ricostituzione dei nuclei di vorticità anche in basso certamente anche grazie ad un allineamento progressivo della colonna del vps.
    Del resto questo è anche abbastanza visibile anche dalle epv a 380K by ecmwf

    Cattura.JPG

    Infine è molto didattica la cromografia dell'e.p. flux emesso da Ncep/gfs che va preso con le dovute cautele data la distanza temporale ma mostra in maniera quasi esemplare la dinamica di propagazione dell'ese cold con abbattimento dei flussi di calore.
    Nel momento in cui, a seguito dell'ese cold, le epv mettono in atto la propagazione di moto verso il basso la struttura barotropica del vps evidenzia un forte calo dei geopotenziali (e quindi di pressione) che richiama flussi verticali di calore a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico che avviene molto rapidamente.
    In questa fase è probabile l'attivazione di Rossby waves fino in troposfera (piuttosto alta l'incidenza di dinamiche di natura artica).
    Gfs odierno ipotizza la realizzazione dell'Ese attorno al 8/10 gennaio.

    Cattura.JPG

    La successiva fase di touch down va a realizzare una forte accelerazione zonale con soppressione dei flussi di calore (i vettori dell'e.p. flux addirittura si invertono a segnalare il forte momento westerlies imposto dall'alto):

    Cattura.JPG

    e questo, sempre secondo gfs, si realizzerebbe grossomodo attorno al 12/1.

    Questo realizzerebbe la fase propagativa se le cose andassero in questo modo, ovvero se l'indebolimento dell'azione dell'heat flux permettesse il riaccentramento del vps.

    Quello che accadrebbe dopo….. è ovviamente correlato all'attività della troposfera e a quel punto sarebbe la condotta dei flussi di calori a darci una prima risposta.
    Matteo



  7. #927
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Perfetto, Matteo!
    Luca Bargagna

  8. #928
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Ma queste sono quelle relativa alle edges che ad oggi mostrano una compressione di massa in grado di indurre il mantenimento dei massimi delle epv sui bordi della massa del vps.

    Il timore (fondato) di un Ese cold risiede nel possibile indebolimento dei flussi di calore che avverrebbe dopo la rotazione del vps con asse euroatlantico.
    La notevole profondità del vps (valori localmente anche al di sotto dei 2780 dam a 10 hpa) farebbe indubbiamente schizzare il nam ben oltre la soglia qualora questo si allocasse sul polo…. ed è la cosa sulla quale i gm paiono allinearsi grossomodo tra 7/10 giorni.
    Peraltro lo strat cooling sta lavorando piuttosto bene adesso anche sui piani basse della stratosfera, fino ad oggi contraddistinti da Epv piuttosto disorganizzate:

    Cattura.JPG

    Il grafico sta rapidamente risalendo, segno che i continui contributi provenienti dalle alte quote stanno facendo un lavoro di ricostituzione dei nuclei di vorticità anche in basso certamente anche grazie ad un allineamento progressivo della colonna del vps.
    Del resto questo è anche abbastanza visibile anche dalle epv a 380K by ecmwf

    Cattura.JPG

    Infine è molto didattica la cromografia dell'e.p. flux emesso da Ncep/gfs che va preso con le dovute cautele data la distanza temporale ma mostra in maniera quasi esemplare la dinamica di propagazione dell'ese cold con abbattimento dei flussi di calore.
    Nel momento in cui, a seguito dell'ese cold, le epv mettono in atto la propagazione di moto verso il basso la struttura barotropica del vps evidenzia un forte calo dei geopotenziali (e quindi di pressione) che richiama flussi verticali di calore a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico che avviene molto rapidamente.
    In questa fase è probabile l'attivazione di Rossby waves fino in troposfera (piuttosto alta l'incidenza di dinamiche di natura artica).
    Gfs odierno ipotizza la realizzazione dell'Ese attorno al 8/10 gennaio.

    Cattura.JPG

    La successiva fase di touch down va a realizzare una forte accelerazione zonale con soppressione dei flussi di calore (i vettori dell'e.p. flux addirittura si invertono a segnalare il forte momento westerlies imposto dall'alto):

    Cattura.JPG

    e questo, sempre secondo gfs, si realizzerebbe grossomodo attorno al 12/1.

    Questo realizzerebbe la fase propagativa se le cose andassero in questo modo, ovvero se l'indebolimento dell'azione dell'heat flux permettesse il riaccentramento del vps.

    Quello che accadrebbe dopo….. è ovviamente correlato all'attività della troposfera e a quel punto sarebbe la condotta dei flussi di calori a darci una prima risposta.

    Grazie matteo! chiedo una delucidazione: qui "Nel momento in cui, a seguito dell'ese cold, le epv mettono in atto la propagazione di moto verso il basso la struttura barotropica del vps evidenzia un forte calo dei geopotenziali (e quindi di pressione) che richiama flussi verticali di calore a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico che avviene molto rapidamente.
    In questa fase è probabile l'attivazione di Rossby waves fino in troposfera (piuttosto alta l'incidenza di dinamiche di natura artica).
    Gfs odierno ipotizza la realizzazione dell'Ese attorno al 8/10 gennaio.

    intendi dire che prima della soppressione possa avvenire una risposta dinamica della troposfera con (quindi) spiegazione sull'attività d'onda vista, in un modo o nell'altro, dai principali GM?
    Always looking at the sky.


  9. #929
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    Grazie matteo! chiedo una delucidazione: qui "Nel momento in cui, a seguito dell'ese cold, le epv mettono in atto la propagazione di moto verso il basso la struttura barotropica del vps evidenzia un forte calo dei geopotenziali (e quindi di pressione) che richiama flussi verticali di calore a causa della perturbazione dell'equilibrio idrostatico che avviene molto rapidamente.
    In questa fase è probabile l'attivazione di Rossby waves fino in troposfera (piuttosto alta l'incidenza di dinamiche di natura artica).
    Gfs odierno ipotizza la realizzazione dell'Ese attorno al 8/10 gennaio.

    intendi dire che prima della soppressione possa avvenire una risposta dinamica della troposfera con (quindi) spiegazione sull'attività d'onda vista, in un modo o nell'altro, dai principali GM?
    Perfettamente
    Matteo



  10. #930
    Burrasca L'avatar di Adriano90
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Perfettamente
    Ti disturbo ancora facendo un paio di osservazioni:

    1) se ci sarà uno strappo ad onde corte simil gfs18 di ieri o ukmo mattutino di ieri (che non è ancora l'attivazione della Rossby, la quale sarebbe appena dopo per rotazione dell'azzorriano e aria artica sull'Europa centrale e orientale con possibile ciclogenesi e circolazione secondaria), la troposfera dovrebbe ingaggiare una resistenza che sarà uno dei nostri ambiti di osservazione futuri.

    2) A tal riguardo noto un azzorriano defilato, non spalmato sui paralleli tipico della livella. A questo punto e considerando l'outlook invernale a ESE cold avvenuto delle due l'una: rasoiate atlantiche con richiamo sciroccale come quelle che hanno causato inondazioni al nord o alimentazione di circolazione secondaria e possibile Woejkoff basso? A patto che non vada in buca la terza, azzorriano spalmato sui paralleli e saccatura sulle...Azzorre.
    Always looking at the sky.


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