
Originariamente Scritto da
mat69
Quando scrissi questo, ormai circa 1 mese fa, c'erano già allora quasi tutte le ideali condizioni affinché la stratosfera potesse presto o tardi dire la sua per i motivi ricordati.
Oggi, nel ricordare quanto personalmente allora rilevato, ho alcune cose da aggiungere che riguardano:
- il superamento della soglia del NAM che, tenuto conto delle normali oscillazioni dovute ai tempi di riposizionamento del core del vps, dovrebbe conclamarsi grossomodo tra il 18 e il 22 di questo mese con valori stimabili tra +1,5/+1,7.
- la discesa dello strat cooling tra i vari piani isentropici e la troposfera con una valutazione ad oggi un pochino più complessa.
Non sembra esservi alcuna causa ostativa affinché dalla quota soglia di 10 hpa si possa arrivare in modo piuttosto spedito a 50/70 hpa in quanto la trasmissione di moto pare ben facilitata da una salda concentrazione delle
epv che ad oggi sono presenti nella periferia del
vps in quanto ivi dislocate dal forcing nella massa operato dal Canadian Warming ma la cui risoluzione le ricondurrà verso il polo geografico unitamente alla traslazione del core del vortice.
Allegato 515898Allegato 515899
Allegato 515901Allegato 515902
Qualche dubbio maggiore invece rimane sull'efficacia circa la trasmissione dalla media bassa stratosfera fino in troposfera dal momento che, a differenza rispetto quanto evidente alle quote superiori, sotto i 70 hpa il
vps appare più debole e le vorticità potenziali rimaste ad oggi sotto media.
Questo era quanto avevo evidenziato già allora mettendo in guardia su alcune insidie presenti senza tuttavia, come qualcuno mi disse, cantare il
"de profundis" dell'inverno fin da allora

Oggi quindi occorre valutare con la prudenza del caso:
a) gli effetti dell'ESE cold in troposfera
b) il suo inizio
c) variabili ed imprevisti del caso
Comincio dalla lettera b)

ovvero con le tempistiche di discesa degli effetti dello strat cooling che devono tenere presente degli elementi sopra analizzati.
Ad oggi ritengo probabile rispetto all'insorgenza dell'ese cold potrebbe decorrere circa 1 settimana proprio a ragione delle difficoltà nei piani più bassi della stratosfera e quindi all'incirca dopo Natale.
Punto a). Effetti rilevanti ma intermittenti a causa dell'irregolare trasmissione iniziale di momento del segnale
Punto c)…..

Vi è oggi un aspetto non proprio convenzionale rispetto alla classica dinamica da precondizionamento ma che andrà verificato tra qualche giorno per evitare che, quanto visto dalla coda delle emissioni di analisi by
ecmwf non rappresenti un abbaglio.
Si tratta di una successiva (rispetto allo strat cooling) insorgenza di un forcing a 2 onde (w.2) con decisa trasmissione di calore fino in alta stratosfera a dimostrazione del forte tentativo di risposta della troposfera:
Allegato 515905
che è indubbiamente una causa di disturbo al
vps in quanto in grado di portare attrito ed erosione all'interno del suo nucleo indebolendo progressivamente le
epv.
Va tenuto tuttavia conto delle condizioni very strong in cui il
vps si troverà a quel punto e questo ce lo dicono non solo le elevate velocità zonali ma anche la difficoltosa trasmissione di momento che dovrà operare dall'Edge del
vps (cioè dai bordi) quindi da latitudini più basse prima di riuscire a portare un'intrusione incisiva al suo interno:
Allegato 515908
Lo si vede molto bene: si tratta di una compressione bilaterale che va a stimolare da subito una nuova trasmissione di momento westerlies verso il basso (momento negativo sul polo).
La troposfera dovrà far indubbiamente un gran lavoro!

Vedremo

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