Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
A quanto pare dai forecast strato dei vari modelli, ci stiamo avvicinando al FW, che dovrebbe verosimilmente avvenire nei prossimi 8/10 giorni.
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Si tratterà in ogni caso di un Final Warming di tipo late, anche se le sue modalità di attivazione (di tipo dinamico) ne hanno indubbiamente anticipato l’avvenuta, per un più canonico di tipo radiativo si sarebbe potuto sfociare tranquillamente a maggio inoltrato dati i valori estremamente bassi di concentrazione di ozono sulla stratosfera polare.
Dicevamo della sua modalità di attivazione di tipo dinamico, quindi di derivazione troposferica, questo lo si può notare principalmente da due fattori:
- la, seppur modesta, ripartenza dei flussi, con intensa azione a tre onde fin in tropopausa
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- il fatto che, generalmente, il FW di tipo radiativo porta all’inversione zonale a partire dall’alta stratosfera mentre in questo caso, nei forecast a 10 giorni, abbiamo velocità zonali più basse a 70 hPa che a 1 hPa
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È probabile che un Final Warming di questo tipo possa influenzare le dinamiche troposferiche almeno della seconda parte di primavera e forse anche di parte della stagione estiva, personalmente ritengo molto probabile un più continuo ed intenso calo di AO e NAO (anche se poi la prima avrà sempre meno impatto nel procedere della stagione) su valori negativi.
Condivido in modo sostanziale l'analisi di Daniele a partire dal fatto che pare del tutto evidente che il Final Warming, già comunque tardivo, stia per subire una rapida accelerazione a causa di un contributo troposferico e quindi dinamico che va a compensare la forte carenze di ozono e quindi la scarsità della componente fotochimica.
La componente dinamica è ben visibile a partire dall'attivazione della convezione equatoriale (mjo) e dai forcings verticali altrettanto visibili dalle cromografie dell'heat flux:

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Nel momento in cui è la componente dinamica in modo assolutamente determinante a portare al final warming e di conseguenza a portare all'inversione dei venti zonali a 10 hpa ci si avvicina in qualche modo ad un evento Major che sebbene in modo meno eclatante rispetto al trimestre invernale, può condurre ad un sostanziale consolidamento del disturbo al vortice polare anche in troposfera.
Sono pertanto concorde nell'analisi di Daniele anche quando ipotizza un probabile reversal pattern troposferico con evidenti segnali a carico degli indici AO e NAO.