Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
Ciao Gio,

allora banalmente la corrente a getto rappresenta il profilo altimetrico più elevato in termini di pressione/temperatura fra due fasce limitrofe, una più fredda a nord e una più calda a sud (salvo eccezioni: inversione di gradiente).
Questa si trova a quote variabili e normalmente contenuta in una fascia di pressione che va dai 200 ai 300 hpa.
La condotta della corrente a getto influenza gli indici descrittivi (NAO/AO/PNA) ed è influenzata da forzanti rappresentati da indici climatici quali Enso/Mjo/Qbo quindi media frequenza e da altri a bassa frequenza quali AMO/PDO.
Il comportamento della corrente a getto quindi è soggetta a fattori che ne possono variare anche improvvisamente la condotta (come un ESE) all'interno di un trend che a sua volta segue un percorso tracciato da indici a bassa frequenza.
Non esiste pertanto un solo parametro ma, tra gli indici costitutivi (o forzanti), una somma di fattori che possono sommariamente pronosticarne l'andamento o stagionale (quindi con un focus di breve periodo) o il trend all'interno di un periodo più lungo (10/20 anni).

Non so se ti ho risposto al tuo quesito
In merito agli eventi stratosferici poi occorrerebbe operare una...."sezione" a parte in quanto connotati quali estremi e pertanto abbastanza al di fuori degli schemi anche se ovviamente influenzati dalle forzanti teleconnettive.
La propagazione Dw (downward) di un ESE tende, qualora di tipo cold/warm a produrre un intenso raffreddamento/riscaldamento della fascia polare con conseguente iniziale innalzamento/abbassamento della corrente a getto che tende a intensificare/rilassare il jet stream polare a ragione proprio dal rinforzo/ dalla diminuzione di gradiente termico rispetto le fasce sottostanti.
La tendenza ad avere una consistenza risalita/discesa degli indicatori AO/NAO rispondono a quanto sopra evidenziato.
Data la forte correlazione tra gli indici AO e NAO, la corrente a getto in condizioni di AO positiva/negativa tende sovente ad evidenziare una corrente a getto molto tesa/debole alle alte latitudini nell'oceano atlantico e correlativamente all'opposto alle latitudini medie o addirittura subtropicali.

In caso di Ese warm ovvero di Mmw di tipo split il passaggio tra un getto alto e uno che scorre alle basse latitudini è sovente preceduto da eventi di blocking in grado di generare una divergenza del getto in sede atlantica con progressivo travaso di vorticità verso le medie latitudini.
Gli eventi MMw displacement risultano sovente molto blandi quanto ad effetto in troposfera in quanto la risonanza degli stessi o viene bloccata all'altezza della tropopausa o, diversamente, risultano poco incisivi al di sotto dei 60°N a causa del limitato trasferimento di momento easterlies.