Il rinforzo zonale potrebbe essere anche abbastanza corposo però credo limitato al nostro comparto e piuttosto breve. Anche alla luce degli aggiornamenti di stamattina io mi aspetterei un successivo nuovo disturbo a due onde, rimane da capire fin dove riuscirà a spingersi.
Certo è che, come avevo già accennato, il grosso del condizionamento è alla spalle e questo potrebbe anche essere effettivamente l’ultimo impulso legato all’ESE di meta gennaio
che sia il definitivo ko ?
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I modelli cominciano a “digerire” quello che potrebbe essere l’ultimo impulso stratosferico legato all’ESE Cold
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la tendenza di vedere, col passare dei run, maggiori vorticità sul settore groenlandese e quindi di una NAO sempre più positiva, è abbastanza chiara.
La strada per questo ultimo forcing non sarà tuttavia così semplice. Innanzitutto per la debolezza e la veloce risoluzione della trasmissione di moto dall’alto e in secondo luogo per la situazione troposferica pregressa
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L’accorpamento delle vorticità e la conseguente accelerazione zonale si troveranno a scontrarsi con la forte azione di blocking in zona scandinava che, per i motivi sopra descritti, non sarà facile da rimuovere.
Il contributo stratosferico avrà comunque effetti sul nostro comparto, andando, almeno inizialmente, a impedire distacchi di nuclei depressionari che avrebbero potuto garantire finalmente una fase precipitativa nelle zone che più ne hanno bisogno, come invece si vedeva nei giorni scorsi con un lobo meno vorticoso.
Spingendo lo sguardo oltre, si iniziano a vedere nuove operazioni di disturbo al VPS
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con il vortice che va a riprendere la disposizione e l’asse che hanno contraddistinto la stagione fin dai suoi albori. Questa forma allungata sui due continenti, porterà verosimilmente una forte ripresa dei flussi distribuiti su entrambe le creste d’onda
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Questi nuovi disturbi andranno ad impattare su una colonna del vortice molto meno coesa e, se abbastanza convergenti e prolungati come pare dai forecast attuali, potrebbero effettivamente portare al break down del VPS nella seconda parte del mese di marzo, con quello che sarebbe senza dubbio un FMW
Vorrei anche annotare la buona correlazione tra lo scand + e la successiva destabilizzazione e break down del vp ...direi che anche in questa situazione la regola verrebbe confermata ...
Buongiorno, se questa dinamica andasse in porto nella forma e sostanza descritta,
si avrebbero effetti immediati in troposfera legati ad un evento major o
una modifica del pattern piu' diluito nel tempo della primavera appena iniziata.
Grazie per chi avesse voglia di rispondere
Un evento Major a fine stagione porta solitamente ad effetti più diluiti e meno “improvvisi”. Teniamo presente che anche negli ESE Warm, così come negli ESE Cold, sono i nuclei di vorticità a trasmettere impulsi verso la troposfera. Se queste vorticità sono, per forza di cose, più deboli come avviene nella stagione ormai primaverile, gli effetti in troposfera sono meno irruenti rispetto a quanto può succedere nel pieno della stagione invernale
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