
Originariamente Scritto da
cavaz
Inutile dire che le corse modellistiche si stanno indirizzando sulla strada tracciata dagli indici teleconnettivi. Il forcing della
MJO nel Pacifico, agevolato da una recessione della Nina, sta portando i suoi frutti. La fase 6 ha portato ad una rotazione dell’asse e ad un radicale cambio di pattern in area
SCAND, fino a pochi giorni fa sede di intense vorticità. La progressione della stessa
MJO (prima in fase 7 poi, probabilmente, in fase 8) dovrebbe garantire una maggiore propensione ad azioni di blocking, in graduale spostamento verso ovest.
Al forcing della convezione tropicale va sicuramente aggiunto il particolare settaggio del
VP, indirizzato dalla
PDO negativa e da un treno d’onda improntato alla
NAO negativa dopo parecchi anni (già l’anno scorso ci aveva in parte provato).
Infine abbiamo una stratosfera che vede un
VPS molto compatto ma scarsamente coeso già da qualche settimana, nei prossimi giorni andremo vicini o raggiungeremo valori di soglia
NAM ma la dinamica non è certamente ascrivibile a quella di un ESE Cold, tant’è che avremo un’immediata ripresa dei flussi su entrambe le onde
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Insomma, siamo ancora lontani e dobbiamo restare per il momento alla finestra ad osservare ma i movimenti ai stanno indubbiamente disponendo verso una intensa e probabilmente reiterata azione fredda sull’Europa. Una volta definito questi macro movimenti, si potrà entrare a definire i dettagli che, come spesso accade, faranno tutta la differenza del mondo per una piccola zona emisferica come può essere l’Italia

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