Extreme stratospheric event= superamento della soglia critica.
Poi abbiamo ese cold del dicembre 2015 e ese del dicembre 2011.
Dico solo che se non conosciamo una cosa dobbiamo rinchiuderla dentro una statistica più grossolana che sia .
Il resto, visto che non abbiamo avuto ampi riscontri, è troppo parziale.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
L’ESE Cold è in stratosfera, punto. Non c’entra assolutamente nulla quello che succede sotto, altrimenti gli avrebbero dato un altro nome. Stratcooling e stratwarming sono cose diverse che non c’entrano con gli ESE e con la soglia del NAM. Se ne parla perché se su 10 ESE, 8 hanno condizionamento forte, 1 debole e 1 non ha condizionamento, vale per fare una statistica che può dare un contributo ad un’analisi.
Se il valore ONI è di 0,8 non si parla di NINA moderata ma di NINA debole, anche se perdura per anni.
Il 2020/21 vide un superamento della soglia a fine novembre, quindi rientra pure lui nella statistica.
Per quanto riguarda il tuo secondo messaggio, davvero faccio molta fatica a capirti
Credi che l’ESE abbia bisogno di un periodo antecedente con VPT compatto? Può essere così ma può essere anche l’esatto contrario dato che sappiamo benissimo che una AO molto negativa, quindi con antizonalità marcata, porta alla completa soppressione dei flussi di calore che per essere presenti hanno bisogno di zonalità positiva.
I meccanismi del T-S-T funzionano sulla trasmissione d’onda, non sulla trasmissione di vorticità.
Credo che il problema principale sia il fatto che si faccia troppa confusione. Appena si sente parlare di ESE Cold di pensa subito ad un inverno governato dalla zonalità sparata e dal clima stabile e mite. Non è affatto così, abbiamo parlato di possibile (o probabile, a dir si voglia) ESE Cold ma nessuno ha parlato di effetti in troposfera
semplicemente:
VORTICE POLARE 2022/23, analisi e prospettive del semestre freddo.
Alessandro dice l'esatto opposto e, francamente, ritengo un evento stratosferico estremo quando la colonna si allinea e si hanno ripercussioni anche al suolo. Altrimenti ha più senso parlare di stratcooling o stratwarming.
su questo la confusione per quanto mi riguarda non c'è. se non è così, chiedo un qualcosa che lo dimostri perché io cerco in rete e non trovo niente.
andando oltre:
questo non è in alcun modo un ESE Cold. e appellarsi alla soglia, in un clima che cambia, stabilita chissà quanto tempo fa e basandosi su una statistica sicuramente lontana, è secondo me totalmente fuorviante. a tal punto che subito dopo si va in ESE Warm, questo sì conclamato, ad un passo dallo split. ecco, questo secondo me è fare confusione.
secondo me è anche il caso di pensare che, visto che la stratosfera oramai è sempre fredda e profonda in fase di approfondimento del VP (ma anche in estate), è probabile che si debbano rivedere le soglie. non per altro, si finisce proprio lì, come nel 20/21.
in ultimo: quasi tutte le cromatografie postate nel mio post precedente dimostrano come la stratosfera reagisca di riflesso a quanto succede in basso e, tipicamente, una fase di AO++ fa da trigger per l'ESE Cold. ci sono casi in cui una AO molto negativa faccia altrettanto? sì, ma sono di gran lunga minoritari. quindi, così come ci si basa sulla statistica in un verso, lo si deve fare anche nell'altro.
e, in ogni caso, non vedo come e quanto c'entri con la fase attuale dove tutto si può dire meno che abbiamo e avremo in un orizzonte temporale "umano" fasi di AO molto negativa.
se consideriamo come ESE Cold anche ciò che è avvenuto nell'autunno 2020, allora vale tutto.
Si vis pacem, para bellum.
Ma il fatto che le cose sono mutate non implica che tutta la statistica passata appartiene a Plutone.
Le dinamiche sono quelle, le soglie statistiche sono quelle fino a quando non verrà scoperto o implementato altro.
Ma è importante precisare che i processi fisici non mutano, altrimenti andiamo dal mago dell'accesa che facciamo prima
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Cito un paio di post miei e uno di Cavaz (pillola di saggezza) e ribadisco quanto scritto l’11 ottobre.
Si parla sempre di ipotesi. Super NAO+ e soliti stretching del VP tra gennaio e febbraio, per quanto possa azzardare. Per le certezze rivolgersi all’ufficio celeste. Il tutto va valutato con l’approssimarsi della stagione invernale.
Credo che questo rimanga sempre uno dei migliori tread del forum. Restiamo uniti![]()
No.
In questo caso è piuttosto chiaro chi sia nato prima e chi faccia che cosa.
I segni positivi degli indici nord emisferici parziali (NAO/PNA) e globale (AO), rappresentano un gradiente positivo rispetto all'area del dipolo delle rispettive proiezioni ortogonali.
Tale gradiente è elemento necessario per muovere e canalizzare le masse d'aria ed i flussi verticali ed orizzontali di calore dalle latitudini inferiori a quelle superiori.
Questo se è fortemente vero per l'indicatore parziale del pacifico (PNA) che nella sua fase costantemente negativa limita l'intensità dei flussi di calore che vanno a confluire soprattutto nella prima cresta d'onda (w1 più debole o comunque contenuta è caratteristica di un PNA prevalentemente negativo e quest'ultimo indicatore è una delle evidenze maggiori della Nina), è in parte altrettanto vero anche per la Nao che nella sua fase positiva aiuta parte di questa canalizzazione degli eddy verso le quote superiori.
Poi è evidente che tutto debba essere comparato al valore del segno e pertanto alla forza di questo gradiente.
Un gradiente eccessivamente forte creerà si i presupposti per un richiamo di flussi di calore ma il più delle volte questi risulteranno divergenti in quanto sostanzialmente respinti dalle eccessive velocità zonali (come accade soventemente nel caso di ponte stratosferico indotto da una dinamica di travaso di vorticità dalla stratosfera).![]()
Matteo
Cmq vedendo gfs .....sull estralong....non mi pare proprio distante da vortice polare indiavolato a tutte le quote....
potrei dire lo stesso di te.
nfatti il valore del NAM10hPa non è sufficiente ad indicare un avvenuto ESE, per il quale deve essere conclamata una specifica dinamica T-S-T event (Troposheric-Stratospheric-Troposfheric Event) che prende avvio nei mesi precedenti. In mancanza di un T-S-T non è possibile ricondurre la dinamica ad un Evento Stratosferico Estremo a prescindere dal valore del NAM positivo o negativo raggiunto, proprio perché mancano tutte quelle conseguenze prodotte da questo tipo di eventi. Quindi un ESE non è il solo raggiungimento di un valore numerico di soglia, ma è una complessa dinamica che coinvolge profondamente la troposfera e la stratosfera, dinamica di cui l’attività d’onda e il suo trasferimento verticale sono la fonte principale.
http://www.climatemonitor.it/?p=47095
sì, è climatemonitor, ma fa copia/incolla del lavoro di W&P che rinnova B&D.
in più:
WCD - Differences in the sub-seasonal predictability of extreme stratospheric events
However, the predictability of extreme stratospheric events is most often limited to around 2 weeks or less
La letteratura non l'ho calpestata io, mi sa.
Difatti non sono il solo (anche qui dentro) a dire che senza influenza da e sulla troposfera non si possono definire ESE solo per il superamento della soglia. Non perché ce lo si inventa, ma perché lo dice proprio la letteratura.
ma non è un caso, si parla appunto di T-S-T e, proprio su questa base, definire ESE Cold ad esempio quanto avvenuto nell'autunno 20-21 è oggettivamente sbagliato.
Si vis pacem, para bellum.
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