Se si vedessero gli allegati sarebbe pure meglio...
Perché secondo voi non si vednono?
Ma sul fatto che sia la troposfera a comandare, credo che nessuno abbia dubbi, la stratosfera interviene solo nel momento in cui da sotto non arriva niente , in particolare gli heat flux a causa della sinottica che si va a sviluppare in troposfera ( leggasi ciambella polare nel caso di questo anno e dello scorso...). Solo da quel momento, ossia dalla "nascita" di un ese la stratosfera PUO' condizionare la troposfera e qui interviene la statistica che ci dice che NON SEMPRE un evento stratosferico estremo condiziona l'intera colonna proprio a ragion del fatto che non è affatto scontato che la troposfera SUBISCA pedissequamente ciò che accade sopra MA, a secondo sempre della sinottica che si va a evidenziare in troposfera, può REAGIRE ( leggasi ripresa degli heat flux anche violenta).
Io invece trovo davvero interessante il dibattito da te aperto, è una disquisizione che porta a ragionare senza per forza collocare le dinamiche strato/troposferiche in questioni on/off, tanto più perchè non avrei la voglia né la forza di leggermi paper in inglese sull’argomento.
Credo altresì che larga parte di ciò che scrivi sia quasi sovrapponibile a quanto scrive, per esempio, cavaz, ma questi sono i limiti legati ad un confronto scritto invece che “faccia a faccia”,
Provo a ripostarlo...
Mi intrufolo un po' a latere su quanto sin qui da voi scritto, perché è un argomento davvero interessante e credo che @Sandro58 abbia scritto cose su cui riflettere attentamente.
Quindi, metto sul piatto un ragionamento, sicuramente parziale, che potrebbe stimolare una visione un po' più elastica degli elementi sin qui discussi.
Quanto scriverò non sono riflessioni solamente mie, ma meglio focalizzate in una discussione con alcuni amici.
Questo solo per sottolineare che non si tratta (nel bene o nel male) di sola farina del mio sacco.
Partiamo con un paio di grafici relativi all'anno 1984/1985
x_19840910_19850430.pngG_19841201_19850228.png
Passiamo al 2009/2010
x_20090910_20100430.pngG_20091201_20100228.png
Nonostante furono due split, gli eventi di calore risultano visibilmente differenti e credo che ciò sia dovuto alla predominanza dell'onda atlantica rispetto a quella aleutinica. Nell'85 fu l'atlantica a far la voce più grossa, mentre nel 2009 fu l'aleutinica quella monster.
Osserviamo ora il caso del 53/54
G_19531201_19540228.pngx_19530910_19540430.pnggfs_nam_arc_web_7 (1).png
Flussi di calore davvero notevoli, ma in troposfera pressoché nulla.
Perché
Beh la posizione delle onde conta e pure tanto!
8e47dfa7-9089-4fb5-95cb-5e44758febe6.jpg
concludo col caso 1955/1956
x_19550910_19560430.pngG_19551201_19560229.pnggfs_nam_arc_web_9 (1).png
Caso in cui la troposfera ha avuto attività, ma quelle onde non hanno trasferito energia alla stratosfera (se non in coda stagionale).
La cosa interessante di tutto ciò è proprio il suggerimento (che rimane suggerimento perché si tratta di un ragionamento sui dati e non di una qualche relazione statistica) che sia la troposfera ad avere il mazzo di carte in mano ed è questa che decide cosa fare di se stessa, al contrario della stratosfera che subisce (o meno) l'azione della troposfera.
That's all folk
Si certo, con Cavaz credo ci fosse solo il problema della classificazione che ci separava. Per il resto mi pare ci siamo capiti. Gli ho detto solo di essere più elastico sulle classificazioni di b&d xhe loro partivano dal cercare di capire come avvengono i regimi anomali tropo, quindi che se si vuole aderire alla loro proposta bisogna aspettare gli eventi, se la tropo avrà regime nam+ anomalo per parecchio tempo allora l'evento sarà come da loro definito, altrimenti sarà un altro tipo di evento. Cioè dire ese cold x un Nam 1,5 a 10hpa e' fuorviante rispetto a b&d, lo sarà solo dopo. Poi x me ha + senso fisico P&W xhe da proprio lo stato troposferico che innesca l'evento estremo strato, ma qui si discuta pure. Ciao 🙂
Continuo a nutrire per il momento grosse perplessità su questo approfondimento stratosferico..
ao.gefs.sprd2.jpg
Continuano a vedersi valori che non hanno molta corrispondenza col classico fenomeno di risonanza S-T post ESE cold.
Le MPV alla superficie isoentropica di 850K (grossomodo 10hpa se non erro) stanno gradualmente risalendo, ma per ora vi è solo una risalita in media del periodo, senza impennate che ci si aspetterebbero (impietoso il raffronto con lo scorso anno)
mpv.PNG
Quello che però salta davvero all'occhio oggi è la previsione delle PV sugli edge e l'area del VP che mostrano andamenti che hanno a che vedere poco con un ESE cold, con una forte espansione dell'area e crollo nei bordi, che mi farebbe pensare ad un VP abbastanza vulnerabile e "malleabile".
area.PNG
edge.PNG
Ultima modifica di luca_mo; 30/12/2022 alle 19:20
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
una cosa interessante che avevamo notato con Daniele, ripercorrrendo i parametri della serie nasa in merito a mpv, riguarda l'anno 98-99
l'abbiamo notato perchè è l'unica annata con sfondamento soglia e mpv contestuale a tutte le quote sotto la media di riferimento
come vedete si tratta di un anno con due inversioni, di cui una molto precoce
quindi l'unica stagione con mpv alle varie quote (non solo in basso o in medio alta strato) su livelli paragonabili a quelli di questo superamento è preceduto da un mmw
Schermata 2022-12-30 alle 19.15.25.png
C'ho la falla nel cervello
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