Mi intrufolo un po' a latere su quanto sin qui da voi scritto, perché è un argomento davvero interessante e credo che @Sandro58 abbia scritto cose su cui riflettere attentamente.
Quindi, metto sul piatto un ragionamento, sicuramente parziale, che potrebbe stimolare una visione un po' più elastica degli elementi sin qui discussi.
Quanto scriverò non sono riflessioni solamente mie, ma meglio focalizzate in una discussione con alcuni amici.
Questo solo per sottolineare che non si tratta (nel bene o nel male) di sola farina del mio sacco.
Partiamo con un paio di grafici relativi all'anno 1984/1985
Allegato 603869Allegato 603870
Passiamo al 2009/2010
Allegato 603871Allegato 603872
Nonostante furono due split, gli eventi di calore risultano visibilmente differenti e credo che ciò sia dovuto alla predominanza dell'onda atlantica rispetto a quella aleutinica. Nell'85 fu l'atlantica a far la voce più grossa, mentre nel 2009 fu l'aleutinica quella monster.
Osserviamo ora il caso del 53/54
Allegato 603873Allegato 603874Allegato 603876
Flussi di calore davvero notevoli, ma in troposfera pressoché nulla.
Perché
Beh la posizione delle onde conta e pure tanto!
Allegato 603875
concludo col caso 1955/1956
Allegato 603877Allegato 603878Allegato 603879
Caso in cui la troposfera ha avuto attività, ma quelle onde non hanno trasferito energia alla stratosfera (se non in coda stagionale).
La cosa interessante di tutto ciò è proprio il suggerimento (che rimane suggerimento perché si tratta di un ragionamento sui dati e non di una qualche relazione statistica) che sia la troposfera ad avere il mazzo di carte in mano ed è questa che decide cosa fare di se stessa, al contrario della stratosfera che subisce (o meno) l'azione della troposfera.
That's all folk
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