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    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Limitarsi a commentare quello che scrivono gli altri (nella consueta mancanza di propri contributi all'analisi) presupporrebbe di base almeno il comprendere il senso di quello che viene scritto e che qui, per dovuta ulteriore chiarezza nei confronti degli utenti tutti mi accingo a modulare diversamente evitando mal di pancia personali che non interessano a nessuno
    Nell'ambito di un'analisi teleconnettiva si evidenzia un segnale di fondo che ormai da circa 2 mesi crea un imprinting a bassa frequenza nella circolazione generale del nord emisfero.
    Questo è il segnale portante dell'esordio del Nino che ad oggi porta ad una continuativa trasmissione di momento angolare positivo, ad un indice PNA mediamente positivo con (anche) vistose oscillazioni ad accompagnare altrettante ondulazioni del getto, ad un progressivo riscaldamento delle fasce tropico equatoriali con esacerbazione di un gradiente tra le fasce calde e quelle temperate delle medie latitudini.
    Dal momento che tuttavia la caratteristica di questo esordio di Enso positivo presenta delle peculiarità (con una regione enso 1+2 molto più calda rispetto alla regione dell'ONI), lo stesso Nino pur connotando uno stato di fondo, dà adito all'attivazione di forzanti ad alta frequenza che in qualche modo ne disturbano la continuità.
    Qui si vede molto bene attraverso dei massimi convettivi in contrasto con la condotta media di uno stato di El Nino.

    download (51).jpg

    La divergenza dei venti in alta troposfera tra l'oceano indiano ed il continente marittimo rappresenta una fase convettiva che non è in linea con il segnale a bassa frequenza e ne interrompe quindi la continuità come del resto anche gli EWB (forti alisei in prossimità del meridiano del cambio di data) sono in contraddizione con lo stato di el nino

    IMG-20230709-WA0006.jpg

    Per concludere quindi la carrellata di segnali in controtendenza aggiungo la forte risalita del SOI e la fase di calo abbastanza vistosa del PNA rispetto il trend fin qui assunto.
    L'analisi su base teleconnettiva quindi non serve a fare previsioni di dettaglio ma soprattutto a spiegare lo stato attuale e il comportamento dell'atmosfera distinguendo il trend portante (bassa frequenza) dalle varianti che ne nascondono (temporaneamente) gli effetti.
    Ora se abbiamo chiaro questo punto di partenza (osservando la luna e non il dito), abbiamo chiaro che ci troviamo di fronte a due situazioni da valutare le quali commentano e spiegano la condotta attuale dell'atmosfera:

    1. l'incremento del livello medio delle fasce tropico equatoriali che consta della linea media più avanzata della Cella di Hadley locale che verosimilmente viene sollecitata attraverso il Nino ad incrementare il Monsone del Sahel e tutto questo concorre ad incrementare il gradiente e quindi anche la circolazione zonale;
    2. la fase ondulatoria attuale che si sovrappone agli effetti del Nino portando la corrente a getto ad ondulare coprendo di conseguenza aree molto più a nord della linea mediana imposta dalla salita delle fasce tropicali.

    La situazione attuale pertanto sta al confine tra queste due condotte ed è figlia di uno stato enso positivo di fondo disturbato da alcune atipicità.

    Se guardiamo tuttavia la figura 1 postata, si può notare come i centri convettivi possano traslare verso est e probabilmente a quel punto anche la Mjo potrà uscire in fasi forzanti rimettendo in carreggiata una situazione connotata da un getto mediamente teso.

    In un maggior dettaglio, proprio dai modelli infine, si vede come il nord italia e le regioni a nord del 42/43° parallelo siano borderline rispetto l'intensa lievitazione della Cella tropicale e che il loro inglobamento sotto la calda cupola di questi giorni sia sollecitata dalla heat wave ovvero dall'ondulazione del getto mentre potrebbe restarne ai margini in una ripresa di tensione del jet stream (e questo è un motivo di dovuta attenzione proprio per quelle zone che più facilmente potranno essere raggiunte nuovamente dal getto una volta esaurita la spinta meridiana).

    Il discorso, come evidente, è molto più articolato e finalizzato a cercare di descrivere un contesto circolatorio all'interno del quale è lecito tentare di adattare la condotta dei modelli...
    Lo spirito è questo...per chi lo comprende.
    Certo che si comprende lo spirito delle analisi tlc, lo ho gia scritto in precedenza.. quello che discuto è il fatto di voler contestualizzare una previsione piuttosto puntuale (quando si parla di quanto in neretto, 42/43°N etc etc) partendo da una analisi teleconnettiva che , giustamente , è fatta per un'analisi ad ampio raggio e a livello emisferico...le contestualizzazione puntuali vanno fatte, a mio modesto avviso, col determinismo, su base ens quando si va oltre i 5 gg e fino ai 15 gg...tutto qua.

    Ps: l'incipit, alquanto polemico ma anche offensivo visto che 1) non ho criticato l'analisi teleconnettiva quanto più il suo uso per una definizione molto puntuale , 2) non sono in grado di fare una analisi teleconnettiva ma fino a comprendere e ad usare il determinismo, ci arrivo...dicevo che l'incipit polemico e piuttosto offensivo è alquanto fuori luogo.
    Ultima modifica di Marcoan; 10/07/2023 alle 23:17

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