
Originariamente Scritto da
cavaz
Vero ragazzi che i modelli attuali mostrano scenari assai deprimenti quando ci avviamo ormai all’ultimo mese invernale ma è altrettanto vero che quest’anno più di altri anni abbiamo sperimentato performance veramente mediocri dei
GM. Non vorrei alimentare vane speranze ma la mera analisi teleconnettiva attuale ci dice determinate cose, a prescindere dai modelli.
Innanzitutto, la fase di MT+, testimoniata dallo stage 5 del
GWO
Allegato 624488
fase destinata a durare brevemente, con un probabile successivo rientro nel cerchio. Come già detto da altri prima di me, si tratta di un’evoluzione simile a quella avuta circa un mese fa. Come faceva notare il buon Andrea, però, abbiamo un elemento di discontinuità rispetto all’andamento dicembrino e cioè una
MJO che si troverà sul Pacifico (fase 6) e non sull’indiano (fase 1)
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Andrà poi valutato il possibile passaggio in fase 7, ad ora poco probabile ma non ancora escludibile. La fase 6 è comunque una fase di per sè forzante, così come lo è il MT+ e il
GLAAM positivo
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Sarebbe quindi ipotizzabile una ripresa dei flussi, a partire dalla bassa stratosfera, già tra fine mese ed inizio febbraio.
Tornando alla fase 6 della
MJO, è una fase anticorrelata a
NAO+ (con un lag di qualche giorno) e anche le tabelle mostrano un pattern di blocking per febbraio
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L’unico pattern assimilabile a
Nao + associabile alla fase 6 sarebbe quello denominato SEZ
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Passando poi alle interazioni strato-troposferiche, è ormai probabile un netto spostamento delle vorticità in stratosfera verso il settore russo, con chiara compressione di massa
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che dovrebbe gradualmente trasmettersi fino in troposfera (con le ovvie sfumature che offrono i piani più bassi dell’atmosfera)
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Anche questo pattern AD è chiaramente improntato verso un calo dell’inde
NAO per inizio febbraio.
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