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  1. #21
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Non solo le T ma ovviamente anche i centri d'azione e i centroidi del WR2 sono cambiati negli ultimi 2 decenni.
    Colgo l'occasione, a settembre faremo un webinar in cui esporremo come l'hotspot euromediterraneo della crisi climatica abbia modificato e direi semplificato gli WR estivi
    Questa è un idea che normalmente ci si fa quando si fa fede al credo di un sistema fisso ed immutabile.
    Credo che il riscaldamento climatico non impone una modifica ai WR, dal momento che tutto è sempre in evoluzione.

    Tranne l'East Atlantic, che anch'esso non ti impone una differenza di trasporto di calore, quantitativamente parlando, ma questa la dà sempre l'evaporazione oceanica.
    Semplicemente penso che una qualsiasi dinamica presa ad esempio sia frequente e variabile oggi come nel passato.
    La differenza sostanziale è che a parità di sinottica stiamo oggi in una troposfera più calda, cioè con GPT più elevati e per forza di cose il sistema porta in giro con se più calore.

  2. #22
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Citazione Originariamente Scritto da AntonioP Visualizza Messaggio
    Questa è un idea che normalmente ci si fa quando si fa fede al credo di un sistema fisso ed immutabile.
    Credo che il riscaldamento climatico non impone una modifica ai WR, dal momento che tutto è sempre in evoluzione.

    Tranne l'East Atlantic, che anch'esso non ti impone una differenza di trasporto di calore, quantitativamente parlando, ma questa la dà sempre l'evaporazione oceanica.
    Semplicemente penso che una qualsiasi dinamica presa ad esempio sia frequente e variabile oggi come nel passato.
    La differenza sostanziale è che a parità di sinottica stiamo oggi in una troposfera più calda, cioè con GPT più elevati e per forza di cose il sistema porta in giro con se più calore.
    I centri d'azione "energetici" non mantengono invariati i centroidi del WR, che quindi cambia e quel plot di fatto non è piu utilizzabile.
    Per quanto riguarda invece il long, la dinamica è confermata con una fase debole in WR1 seguita da una fase ATR che progressivamente nel corso di agosto conquisterebbe l'Europa centro occidentale.
    Andrea

  3. #23
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    I centri d'azione "energetici" non mantengono invariati i centroidi del WR, che quindi cambia e quel plot di fatto non è piu utilizzabile.
    Per quanto riguarda invece il long, la dinamica è confermata con una fase debole in WR1 seguita da una fase ATR che progressivamente nel corso di agosto conquisterebbe l'Europa centro occidentale.
    Si, non è più utilizzabile perché tutto cambia sempre, è sempre tutto in evoluzione.
    Quello di cui parlavo io è che indipendentemente dai centri motori del tempo e dunque dai WR, se fa più caldo, fa più caldo con qualsiasi dinamica.
    Questo perché la circolazione e i relativi pattern, sono solo delle modalità di trasporto ma non possono per forza di cose toccare il valore assoluto della quantità di calore.

  4. #24
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

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    forse ci salviamo fino al 10 di agosto circa, poi spazio all'hp e al caldo
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  5. #25
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    ci sono degli storici, degli archivi, di queste mappe/previsioni/proiezioni?
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  6. #26
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
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    forse ci salviamo fino al 10 di agosto circa, poi spazio all'hp e al caldo
    Diciamo che fino a metà mese si potrebbe configurare una bella ondata di calore ma successivamente ci sono elementi che emergono anche da quel grafico che potrebbero fare pensare a ingerenze dai quadranti orientali
    Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!

  7. #27
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Buongiorno, domanda da novellino, a parte che da quel grafico vi sono altri elementi teleconnettivi che ad oggi farebbero ipotizzare ingerenze orientali da metà seconda decade? Grazie mille

  8. #28
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Indubbiamente un wr ci descrive l'andamento circolatorio ma oggi non me descrive le masse d'aria che le connotano.
    Il wr2 veicolato re di correnti oceaniche tout court è qualcosa che oggi non esiste. Ha connotato una fase climatica che noi definivamo cli.no.
    Oggi la componente di aria continentale che si espande sull' Europa nel mese di giugno è talmente tanta che di fase "azzorriana" non c'è più nulla. Perciò wr per distribuzione delle anomalie congiuntamente al nuovo status termico ci inserisce comunque in una fascia climatica non conosciuta.....
    Dunque vi chiedo e mi chiedo è un wr2 questo?
    Allegato 643280
    Tra l'altro la distribuzione inversa dei max di gpt tra atlantico e mediterraneo rispetto ad un wr2 mi fa' pensare.....
    si di WR di luglio io ne ho individuati ben 8 per il mese di luglio:

    quello di luglio 2025 corrisponderebbe al WR7, ecco qua la reanalisi:

    WR7



    es ecco luglio 2025



  9. #29
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    La prossima fase visibile nella media modelli ECMWF riguarda la confluenza ed interazione su Europa centro meridianale tra due opposte masse d'aria, atlantica e continentale. Il flusso atlantico penetra nel Mediterraneo dalla porta dell'Ebro in Spagna con quel che rimane dell'uragano Gabrielle Cat4. mentre a nord di esso si ha una rottura d'onda anticiclonica in area russo-scandinava, che instaura un ponte a ridosso delle Isole Britanniche con l'ATR. Tale confluenza è vista essere piuttosto cattiva e porterebbe ad un'ondata di freddo molto anticipato per la stagione.
    A vedere le Hovmoller sembra impervia la strada del flusso atlantico su centro-ovest Mediterraneo per tutta le seconda decade. Le fasi perturbate riprenderebbero con l'ultima decade di ottobre e la tendenza di avere un'ingresso atlantico molto consistente intorno a fine mese è da monitorare con attenzione.



    Il ripresentarsi di una fase di Scand+ molto simile a quella in ingresso la prossima settimana è da tenere in considerazione. L'idea è quella che in uno stato di La Nina like la variabilità ad alta frequenza (MJO) porta prevalentemente a fasi tra la 3 e la 4 sull'Indiano dove si genera la Kelvin wave (stato IOD-), che poi approda in fase 8-1. Da cui segue la rottura d'onda anticiclonica di cui preferenzialmente è soggetto il nord Europa al ripresentarsi dell'evento.

    Kelvin.jpg
    Andrea

  10. #30
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    Predefinito Re: Sub-seasonal range forecast

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    La prossima fase visibile nella media modelli ECMWF riguarda la confluenza ed interazione su Europa centro meridianale tra due opposte masse d'aria, atlantica e continentale. Il flusso atlantico penetra nel Mediterraneo dalla porta dell'Ebro in Spagna con quel che rimane dell'uragano Gabrielle Cat4. mentre a nord di esso si ha una rottura d'onda anticiclonica in area russo-scandinava, che instaura un ponte a ridosso delle Isole Britanniche con l'ATR. Tale confluenza è vista essere piuttosto cattiva e porterebbe ad un'ondata di freddo molto anticipato per la stagione.
    A vedere le Hovmoller sembra impervia la strada del flusso atlantico su centro-ovest Mediterraneo per tutta le seconda decade. Le fasi perturbate riprenderebbero con l'ultima decade di ottobre e la tendenza di avere un'ingresso atlantico molto consistente intorno a fine mese è da monitorare con attenzione.

    Immagine


    Il ripresentarsi di una fase di Scand+ molto simile a quella in ingresso la prossima settimana è da tenere in considerazione. L'idea è quella che in uno stato di La Nina like la variabilità ad alta frequenza (MJO) porta prevalentemente a fasi tra la 3 e la 4 sull'Indiano dove si genera la Kelvin wave (stato IOD-), che poi approda in fase 8-1. Da cui segue la rottura d'onda anticiclonica di cui preferenzialmente è soggetto il nord Europa al ripresentarsi dell'evento.

    Kelvin.jpg
    Ciao Andrea, perfetto!
    Rimane una convezione che, a bassa frequenza, permane grossomodo (vorticità Potenziale) a cavallo tra la parte centro orientale dell'indiano e il continente marittimo.
    L'elemento a bassa frequenza fa parte del trend climatico ed è legato al segno negativo della IPO
    31.27.16.178.268.4.5.0.gif31.27.16.178.268.4.5.29.gif

    mentre la mjo a tratti asseconda e si sovrappone al segnale low e in parte emerge nelle fasi 8/1

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    Il momento angolare è complessivamente negativo ed è coerente con il segnale attivo della Nina che si è andato configurando.
    La componente dei venti zonali è solo localmente enfatizzata laddove si sovrappone il segnale low con la Mjo e principalmente dipende da ragioni orografiche come in questo caso in cui si produce un Mountain Torque sulle R.M.

    aifs_z500_anom_globe_168.png

    Il blocco orografico produce un recupero di velocità zonale nel getto in uscita dagli States e conferisce una più forte componente eddy che va a rinforzare la Rossby di blocco su Scand.

    aifs_uv250_globe_168.png

    A tratti quest'onda si rompe e in parte si dissipa anche se questa sorta di "carosello" potrebbe essere ripetitiva nel corso del mese di ottobre.
    Difficili, come ha sottolineato Andrea (@4ecast), l'eventualità di interazioni atlantiche soprattutto laddove il getto tende a rinforzare, da valutare invece durante le fasi transizione della Mjo nelle fasi dello stage 4 della Gwo (8/1) laddove il forcing dinamico viene meno e l'onda si frattura prima di venir dissipata.
    Matteo



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