Qualcosa si può iniziare a dire, sullo sviluppo del VP.
Abbiamo, e avremo, una configurazione scarsamente evolutiva in troposfera, in totale balia dell’evoluzione in area ENSO. La Nina montante, infatti, porta ad un andamento della convezione tropicale simile a quanto avuto l’anno scorso durante l’inverno
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MJO concentrata tra Atlantico e Continente Marittimo, con soppressione della convezione sul Pacifico. Questa evoluzione porta alla mancanza delle fasi “forzanti”.
Un altro aspetto che denota una scarsa energia del sistema è rappresentato dalla forte anomalia negativa di momento angolare
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Questa anomalia è concentrata principalmente tra la zona equatoriale e le medie latitudini dell’emisfero boreale
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Un indice zonale positivo è alla base della formazione e della propagazione (orizzontale e verticale) delle onde emisferiche. Viceversa, con un indice zonale negativo si ha spesso una certa stasi, con blocchi “pachidermici” che rimangono stabili.
A ulteriore conferma, osserviamo come anche il GWO, con l’indicatore che permane in stage 1, non lasci presagire uno sblocco della situazione attuale.
Alla luce di questo quadro teleconnettivo, viene facile pensare ad una prossima fase con flussi di valore deboli verso la stratosfera, con il rischio di un primo approfondimento del VPS a novembre
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A proposito di ciò che ha detto Daniele vengono in soccorso le sub stagionali
Quando si dice di pattern emisferico statico
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Ovviamente focus sui punti focali delle anomalie di gpt
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Buona serata, Giuseppe
Vedremo poi a novembre
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Si chiamerà ancora OPI, ma, sia ben chiaro, che stavolta con sta faccenda non c'entro nulla.
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Modello Matematico OPI: Ma cos'e davvero? Sabato 18 Ottobre "La Presentazione Ufficiale" > CSCT Meteo - Servizio Meteorologico e Scientifico
Gli Inverni qui in Italia sono di due tipi.
A prevalente carattere ciclonico e a prevalente carattere anticiclonico.
Son ben evidenti dalla media delle anomalie pluvio, dati ISAC CNR, su base media 91-20
- Gli Inverni a prevalente carattere ciclonico e dunque registi di sopra media pluvio sono caratterizzati dalla cresta dell'onda in Nord Atlantico con relativo cavo in area Euro Mediterranea occidentale, dunque con discesa di saccature Nord atlantiche e/o artiche.
A seconda dell'ampiezza e direzione della cresta atlantica, dunque dell'ATR, l'aria fredda entrante può essere di tipo polare marittimo mite, fredda, artico marittima o più raramente di tipo artico continentale, in coincidenza di NAO -- e riguarda in special modo l'Europa occidentale e il centro Nord Italia.
Il sud Italia specie lato adriatico e i Balcani sono sotto l'afflusso di aria mite e umida da SW.
Aumentano i casi di acqua alta in alta adriatica e la nevosità sull'arco alpino.
- Gli Inverni a prevalente carattere anticiclonico e dunque ad anomalia negativa pluvio sono contraddistinti dal cavo dell'onda in Nord atlantico e l'espansione della cresta sull'Europa e mediterraneo occidentale, il quale può materializzarsi sia dalla figura anticiclonica oceanica ( hp delle Azzorre ) sia da quella di origine continentale ( promontorio nord africano ) e relativo cavo dell'onda sui Balcani e mediterraneo orientale, zone dove aumenta la ciclo genesi e dunque la piovosità.
La nevosità sull'arco alpino e i casi di acqua alta in alta adriatica diminuiscono.
Questa configurazione è la più favorevole alle ondate di freddo di tipo continentale, specie sul lato adriatico quando l'espansione dell'alta pressione verso N/NE scarica aria fredda di origine artico continentale alla sua destra.
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