Qualcosa si può iniziare a dire, sullo sviluppo del VP.
Abbiamo, e avremo, una configurazione scarsamente evolutiva in troposfera, in totale balia dell’evoluzione in area ENSO. La Nina montante, infatti, porta ad un andamento della convezione tropicale simile a quanto avuto l’anno scorso durante l’inverno
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MJO concentrata tra Atlantico e Continente Marittimo, con soppressione della convezione sul Pacifico. Questa evoluzione porta alla mancanza delle fasi “forzanti”.
Un altro aspetto che denota una scarsa energia del sistema è rappresentato dalla forte anomalia negativa di momento angolare
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Questa anomalia è concentrata principalmente tra la zona equatoriale e le medie latitudini dell’emisfero boreale
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Un indice zonale positivo è alla base della formazione e della propagazione (orizzontale e verticale) delle onde emisferiche. Viceversa, con un indice zonale negativo si ha spesso una certa stasi, con blocchi “pachidermici” che rimangono stabili.
A ulteriore conferma, osserviamo come anche il GWO, con l’indicatore che permane in stage 1, non lasci presagire uno sblocco della situazione attuale.
Alla luce di questo quadro teleconnettivo, viene facile pensare ad una prossima fase con flussi di valore deboli verso la stratosfera, con il rischio di un primo approfondimento del VPS a novembre
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