Perdonami, ma c'è qualcosa che non mi torna, parto dagli anni '40 perché se no sarebbe troppo lunga:
40, 41, 47 sopra media pluvio inverni gelidi con numerose espansioni di aria continentale.
54 sopra media pluvio, inverno molto freddo con gennaio in testa.
63, sopra media pluvio, inverno gelido
85-86-87 sopra media pluvio, inverni più freddi degli ultimi 40-50 anni con svariate incursioni di aria continentale.
91, sopra media pluvio, febbraio molto freddo
05-06 sopra media pluvio inverni fra i più freddi degli ultimi 25 anni
09-10 nettamente sopra media pluvio, inverni molto freddi considerando l'attuale periodo
Ultimi 7-10 inverni quasi tutti sotto media pluvio anche nettamente, inconsistenti incursioni di aria continentale, in alcuni casi quasi assenti.
io credo, che per le incursioni di aria continentale, ci debba essere il giusto equilibrio fra Atlantico e alta pressione russa, dove si possono alternare fasi molto fredde a fasi molto piovose-nevose con apporti anche di scirocco (vedi 09-85). Una sola delle due combinazioni, o porta molta pioggia e caldo (2013/14) o poca pioggia e caldo (gli ultimi) con numerose fasi di alte pressioni di matrice sub tropicale.![]()
Tutto è molto semplice.
Le anomalie sono pluvio e non di T.
Quando la cresta sta sul Nord atlantico, il cavo scende sull'europa e mediterraneo occidentale.
La pluvio italiana aumenta e sta sopra media in quanto è tracciante della presenza del getto polare o di una sua ramificazione sul Mediterraneo centro occidentale.
Aumenta la ciclo genesi dunque.
Se il cavo sta sul Nord Atlantico, la cresta si eleva espandendosi sull'Europa e mediterraneo occidentale, relegando il conseguente cavo sui balcani e mediterraneo orientale.
Li aumenta la ciclo genesi e la piovosità.
Gli Inverni con anomalia pluvio + indicano che prevale la prima modalità mentre gli Inverni con anomalia pluvio - indicano che prevale la seconda modalità.
Dopodiché è inutile cercare confronti tra gli Inverni perché queste sono descrizioni medie e non ti dicono come dispongono prevalentemente le ampiezze delle onde o gli assi di promontori e saccature.
Ogni inverno è Storia a sé.
A seconda delle disposizioni, come prima descritto, insistono ingressi di masse d'aria differenti le quali possono dare risultati termici differenti.
Ultima modifica di AntonioP; 18/10/2025 alle 20:25
Ho capito, ma ultimamente, la seconda ipotesi, sta portando solo inverni caldi con pochissime fasi continentali. Anche al sud. E questo perché in inverno, ormai, prevale un VP spesso chiuso che impedisce alle alte tropicali di spingersi a nord, se poi lo fanno scivolano velocemente verso le zone medio orientali-caucasiche spinte dal solito treno di correnti nord atlantiche (anche in assenza di VP chiuso).
Le medie pluvio non c'azzeccano nulla con le medie termo. Puoi avere inverni nettamente sopra media pluvio con inverni freddi e avere inverni con nettissimo sotto media pluvio e inverni mitissimi, senza alcuna azione continentale. Le dinamiche per una o l'altra opzione sono dettate dai centri di alta e bassa pressione, su dove si posizionano, sulla debolezza del VP o forze del VP.
E' di gran lunga più proficuo, per me, un inverno sopra media pluvio netto, come il 2012/13 o 09/10 piuttosto di un 1987/88 o 88/89.
Le medie poi, dicono proprio questo e non l'incontrario. Poi sappiamo benissimo che una sub tropicale su di noi in pieno inverno porta spesso il gelo su Turchia-Georgia-Kazanistan
Gli arrivi di aria relativamente più fredda sono raggruppabili sempre secondo i due macro tipi elencati per le precipitazioni.
A prevalente cresta sul nord atlantico e cavo sull'Europa e mediterraneo occidentale, con colate che prediligono i settore occidentale europeo e il nord italia con flussi miti da SW sul sud italia e mediterraneo orientale
E a prevalente cavo sul nord atlantico con cresta che invade la parte occidentale euro mediterranea con scarico di aria fredda in direzione balcanica e talvolta adriatica
![]()
Ultima modifica di AntonioP; 19/10/2025 alle 09:51
A proposito di EA...
Situazione di fase positiva incancrenita, con ripetute fasi anche fuori scala.
ea.timeseries vv.jpg
Con le solite anomalie oceaniche
ssta.daily.current vv.jpg
Io sono ormai rassegnato al fatto che il sistema ha perso la forza per cambiare.
Sono 13 anni che il copione si ripete, con le varie sfumature, ma la sostanza di fondo resta la stessa.
Sarebbe illogico che con queste forzanti di origine antropica il sistema atmosferico si comportasse come prima, in effetti. Siamo entrati in un'epoca in cui la circolazione generale, ma ancora più locale, dell'atmosfera varia per queste forzanti derivate dal GW con un'intensità maggiore di quanto possano indicare teleconnessioni o variabilità naturale. Il problema è che questo stravolge lo studio dell'atmosfera come fatto sino ad oggi, poiché i cambiamenti avvengono in pochi anni e non sono necessariamente lineari o logici prima di essere compresi.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Sul medio/lungo termine si nota un primo decentramento del core del vps sul lato siberiano e la conseguente creazione di qualche attrito. La successiva risoluzione probabilmente potrebbe portare ad una prima accelerazione fisiologica, dopo un inizio stagione sotto la media.
![]()
No, perdonami ma tutto non è per niente semplice come vuoi farlo passare tu. Ci sono innumerevoli sfumature a questi due schemi da te indicati.
Se i principali centri di calcolo mondiale hanno individuato almeno 4 configurazioni di massima (e probabilmente sono ancora pochi lo stesso), ci sarà un motivo![]()
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
Segnalibri