Cosa vorrebbe dimostrare questo post,se ho letto o meno i trattati di Pfister (conosco i suoi resoconti sulle alluvioni in Svizzera) o di Le Roy Ladurie (grande storico-climatico che comunque non aggiunge una sola prova contro le mie posizioni)?
E cosa significa il termine "contestualizzare",già citato da te in altre occasioni in risposta alle mie posizioni?Vorrei ricordare che il verbo non è contemplato nella lingua italiana.
Cordiali saluti,Luca![]()
Meteobook.it
Previsioni e approfondimenti meteo
Mio figlio, che ha 1 anno e mezzo, ogni sera (più o meno regolarmente) si corica ad una determinata ora, ogni giorno (più o meno regolarmente) mangia a determinate ore ecc ecc.
Non credo che ne sia amcora consapevole di cosa significhi la parola ciclo.
Eppure, sembrerebbe che ne esperisca già la sostanza.
Quando ne sarà consapevole, proverò a raccontargli qualche perla che emerge da quanto ho letto.
Per non essere troppo OT e per essere franco: lo sbalzo termico rapido ed evidente nel PCM lo è forse stato ad una tua lettura interpretatiiva, non c'è prorpio bisogno di alimentare un'ennesima leggenda.
Cmq, prima di attendere la risposta di cui sopra: se cerchi con dovuta perizia, troverai sicuramente quanto fa al caso tuo, ovvero la normale ciclicità a cui soggiace l'equilibrio termoalino.
Piccolo suggerimento: prova un po' a digitare in gughel il nome di Stocker.......
In tutta sincerità: quello che scrivi (evidenziato in grassetto) è palesemente falso.
Please, basta con questa litania. Non se ne può più.
~~~ Always looking at the sky~~~
Beh, insomma
http://www.demauroparavia.it/26688
Gent.mo sig Steph,del "Comitato Scientifico di Meteonetwork",data l'irrispettosa e palese presa per il culo (vediamo se riesce a negare anche questa ora) dimostrata nei messaggi di cui sopra,la invito sentitamente a rivolgersi al sottoscritto in modo più rispettoso.
Colgo nel frattempo l'occasione per insegnarle che l'unica vera via per arrivare alla conoscenza e per dimostrare di saperla utilizzare non è quella ostentata con i toni denigratori ivi impostati verso chi la pensa diversamente,ma è quella che passa per il confronto delle proprio pensiero e delle proprie conoscenze con chi ha ricevuto una formazione diversa.
Sicuro di non dover più trovarmi di fronte a simili spiacevoli interventi su queste righe le porgo cordiali saluti.
Luca Angelini.
Meteobook.it
Previsioni e approfondimenti meteo
Mi scuso sin da ora per la lunghezza del messaggio, ma davvero in un solo giorno sono stati lanciati troppi argomenti; e anche per le frequenti autocitazioni presenti, ma davvero non posso fare altro, a meno di non tirare mattina ....
Non entro nel merito del fatto che, come già detto, anche oggi si produce vino in Inghilterra ma pure in Svezia (non male tra l'altro, ma con prezzi assolutamente proibitivi ...) e che, fosse solo per il dato termico, si potrebbe produrre un ottimo champagne sulle rive della Manica...
Per una sintesi della questione vino-clima oggi a livello mondiale rimando all'articolo "vino e vite di fronte al cambiamento climatico" che apparirà a breve sulla rivista Porthos.
Nemmeno sulla questione della Groenlandia dove pure si praticano oggi, in diversi angoli, forme di agricoltura all'aperto. http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=51773&page=2
E neppure infine sulle incertissime questioni toponomastiche: ognuno di noi potrebbe portare esempi di palesi contraddizioni tra presunte etimologie ed evidenze territoriali. Mi pare del resto più che esauriente quanto scritto da Jadan in merito alla questione del Cervino e delle quote.
Piuttosto mi limito a una breve considerazione sulla questione dei passi tornando a quanto già detto in passato.
Io aspetto ancora di leggere un documento, uno, che mi parli di valichi alpini transitati in epoca medievale, o meglio PCM, perchè liberi dai ghiacci e poi abbandonati per l'evenienza opposta.
Anche per i walser, non posso che ripetermi:
"la colonizzazione di alcune alte terre alpine da parte dei walser può aver trovato terreno fertile in un clima di certo più mite rispetto a quello della PEG (ma non di necessità più mite dell'attuale). Ma l'origine delle colonie walser, a nord come a sud delle Alpi, è da considerarsi come un fatto di natura squisitamente politico-economica : nella maggioranza dei casi, il frutto di una "chiamata" signorile testimoniata da atti scritti (che anche in questo caso, peraltro, non fu prerogativa dei soli walser .....)".
Del resto, dom4545, da alpinista sai benissimo che, pur senza generalizzare, moltissimi passaggi sono oggi più complicati e/o pericolosi di quanto lo fossero solo un ventennio fa per l'abbassamento o la scomparsa di coltri ghiacciate, e non solo per i rischi derivanti dalla mobilitazione di materiali lungo i versanti deglacializzati.
Non si vede perchè per i walser o altri dovesse valere una regola opposta, al punto da farne fonte per la ricostruzione della storia del clima (e a proposito di metodi per la storia del clima vedi quanto riprendeva Steph).
Infine uno spunto di cui ognuno può farci ovviamente quello che vuole, non potendo per ora supportarlo delle necessarie rappresentazioni: sto terminando la ricostruzione dell'andamento climatico delle estati (ci vorrà tempo prima che sia adeguatamente testata e ad essa seguiranno quelle delle altre stagioni) dal 1150 (ma conto di portarla ancora un poco più indietro) a oggi per l'arco alpino meridionale e la pianura Padana: il riscaldamento dell'ultimo ventennio non trova confronti. Due-tre anni a fila del tipo che conosciamo noi li si ritrova anche nel PCM, di più, così tanto di più, no.
E per gli inverni un primo tentativo mi dice che oggi siamo ancora più lontani, ben più lontani, dal PCM. Fatto, quest'ultimo, che peraltro confermerebbe quanto già noto per il nord delle Alpi e il centro Europa.
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"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
Gentilissimo Signor dom4545 Alpinista,
data la Sua suscettibilità di fronte a concetti espressi mediante un parziale modus che Lei, giustamente, definisce nel modo più corretto,
cercherò di replicare usando un registro assai più consono alla dignità che, giustamente, Le spetta.
Ma prima mi permetta, Gentilissimo, una piccolo contributo:
Distesa verde di pascoli...sa, Lei, che anche oggi è così?
Vede le località di Narsaq e Qaqortoq?
Sa cosa stan facendo questi signori?
Indovini un po......ebbene sì: raccolgono patate. Con raccolti più cospicui che possono arrivare fino a novembre, a quanto pare. E siamo proprio a Narsaq.
http://www.greenland-guide.gl/narsaq-foto/11-02.htm
E c'è di più: pare che a Qaqortoq qualcuno stia sperimentando la coltivazione di broccoli, dell'orzo (una sorta di...re-entry), il cavolo cinese e il cavolfiore (GEO - Marzo 2007).
Bene. La invito solamente a considerare che in questo td Le sono state suggerite alcune chiavi di lettura che Lei, apparentemente, sembra non considerare. Va bene anche così, ci mancherebbe.
Ma allora, Le ricordo che non è bonton tacciare chi scrive di denigrazione e di rifiuto di ascolto di chi ha posizioni diverse, utilizzando il medesimo modus (a parte, ovviamente, il registro poco consono alla dignità che, giustamente, Le spetta.
Perché, per es., a rileggere qui
qualcosa della Sua accorata replica proprio non mi torna.
Comunque, di spiacevoli interventi sono sicuro che Lei, gentilissimo Alpinista, non se ne troverà più di fronte.
Con rinnovata stima, i cordiali saluti glieli porgo pure io.
'Notte.
~~~ Always looking at the sky~~~
Piccolo avviso ai naviganti tutti. Colui che parla è veramente un'autorità in materia. Io sono un dilettante, come molti fra noi. Ilbonardi no: studia questi argomenti da tanto e il suo parere non è un'opinione tra le tante, ma lo stato della ricerca sull'argomento.
Piccolo avviso a Ilbonardi. Se non mi mandi il draft (con giuramento solenne, da parte mia, di non parlarne manco a mia sorella) mi arrabbio un po'.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Quello che non hai capito è che la motivazione principale dell'attuale minore diffusione del bosco a quote superiori ai 2000m NON è climatica ma bensì ANTROPICA. E' stato l'uomo a distruggere le foreste alpine più elevate perché gli serviva il pascolo e la legna delle cembrete, che sono state le formazioni forestali più massacrate dal Medioevo in poi !!!!
Se poi hai tempo (e voglia) vai a guardare le foto ottocentesche delle tue belle montagne e (forse) rimarrai basito dall'osservare che il bosco era ancora meno diffuso (e consistente) di oggi !!!! E questo non per il clima, ma semplicemente perché la pressione antropica era molto ma molto superiore all'attuale
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