Se lo Stato ridistribuisce ai comuni i soldi delle multe da autovelox in base a criteri intelligenti, il risultato è che si ricerca davvero la sicurezza e non la cassa.
Esempio: il comune X deve decidere dove mettere un autovelox fisso. Se i soldi li prende lui, la scelta cadrà su un posto che permetta di fare molti soldi: un bel rettilineo largo in aperta campagna, unito allo spostamento dei cartelli di inizio paese è l'ideale. Soldi 1 - Sicurezza 0
Se lo stesso comune sa che i soldi che prenderà dalle multe sono proporzionali ai miglioramenti statistici della sicurezza sulle proprie strade, scommettiamo che l'autovelox lo vanno a posizionare nel punto realmente pericoloso?
guarda che mica aboliscono il controllo su tratti urbani! impediscono solo che se la Polizia Municipale controlla su tratti extraurbani, le multe vadano al Comune, non essendo il Comune proprietario della strada.
ma se la strada è del Comune, i proventi sono i suoi
solo che su tratti urbani sarebbe un po piu difficile soddisfare l'altra regola che vogliono introdurre, ovvero quello che l'autovelox sia piazzato oltre 1km dalla segnaletica del limite di velocità
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Anche io la pensavo così.. Però riflettendoci mi sono detto che è impossibile una riduzione della mortalità così elevata solo per una riduzione della velocità media in quei tratti. Mi sono perciò risposto che l'italiano medio, quando arriva in quei tratti, sta più attento a non sgarrare la velocità e di conseguenza porta più attenzione alla condotta di guida in generale..
l'effetto del Tutor è che nel momento in cui tu ne conosci l'esistenza in un determinato tratto, hai la consapevolezza della pena se te ne freghi del limite
altrimenti si è portati a stare meno attenti, nella fiducia di non beccare un autovelox o, se presente, di essere in grado vederlo in tempo
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Un altro aspetto positivo (che nessuno ha sottolineato) riguarda la modifica del meccanismo "punti" in caso di infrazioni reiterate a breve distanza di tempo (3 infrazioni in un anno comportano la revoca della patente come per chi perde tutti e 20 i punti); inoltre diventa più difficile recuperare punti per chi li ha persi.
Sono meno d'accordo sull'aumento delle pene pecuniarie rispetto alla decurtazione dei punti e anche sull'aumento dei limiti di velocità visto che il comportamento dell'autista medio, secondo me, rende pericoloso a volte anche il limite dei 130 km\h..la stragrande maggioranza della gente non ha idea di come ci si comporti in autostrada (leggi piantarsi a 100 km\h in terza corsia e altre genialate del genere)
Solo su una strada comunale però, ma credo che i punti pericolosi siano al 90% su strade provinciali e statali.
Comunque non mi è chiaro chi gestirebbe gli autovelox sulle migliaia di strade provinciali e statali? Lo stato? Perchè un conto è gestire un territorio di un comune, un altro è gestire l'intero territorio nazionale.
Beh, ma qui c'è poco da fare.
O si decidono a punire in maniera adeguata anche tutti coloro che intralciano la circolazione o non se ne esce.
Peraltro la normativa in questo caso c'è già. Basterebbe applicarla (anche se quello che viaggia a 100 km/h in 2ª e 3ª corsia meriterebbe multa e decurtazione punti esattamente identici a quelli di chi viaggia a 200 km/h).
Così come andrebbe ritirata la patente e mai più ridata a coloro che alla guida di autovetture costringono i TIR a superarle. Perchè l'autista di un'autovettura che si fa superare da un TIR è evidentemente non in possesso dei requisiti psico-fisici per la patente.![]()
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