Esattamente: "wuisgen" significa proprio "pioggia".
Ed il tedesco "regen" ha risentito proprio dell'influenza celtica.
Tra l'altro, questo ci permette di aprire una parentesi, su come le lingue europee abbiano seguito due strade diverse.
Non è casuale la radice in "Ren", deriverebbe proprio dal greco antico che indica lo scorrere dell'acqua (pensate al brocardo che tutti conosciamo, "panta REI", "tutto scorre"...).
Bene, questo avrebbe influenzato molte delle lingue attuali: "rain" in inglese, "regen" in tedesco, simili i corrispondenti termini nelle lingue nordeuropee (addirittura lo stesso grande fiume "Reno" presenta questa radice, riconducibile appunto allo "scorrere").
Ben altra strada hanno percorso le lingue neolatine ("pioggia", "pluie" per il francese , "lluvia" in spagnolo e "pleoia" per il rumeno: hanno tutte seguito il latino...).
Tornando a noi, il primo termine "sneachda" significa "neve". Anche qui, notiamo la radice "SN-", ripresa dalle lingue anglosassoni, dell'Europa centrale e perfino slave (e così abbiamo "snow" in inglese, "schnee" in tedesco, "sneg" in sloveno, ecc...).
E veniamo all'ultimo termine, il più ostico in effetti![]()
"Ceòn" è la "nebbia" nel mio dialetto gaelico (non lo ritroviamo praticamente in nessuna lingua moderna; solo i fratelli scozzesi, gallesi e gli irlandesi utilizzano un termine molto vicino).
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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