Contrario.
Nel caso non ce ne fossimo accorti,il Medioevo è finito da un pezzo.
Tradizione o no,c'è un limite a tutto. L'agonia di un animale per puro divertimento/svago è una cosa oscena per me.
E aggiungo che è inutile tirare in ballo ora che i veneti mangiano i gatti,che i cinesi mangiano i cani,che i maiali stanno tutta la vita in allevamenti minuscoli ecc. ecc. perchè questi sono altri argomenti: qui si sta parlando di tortura per divertimento,che è cosa ben diversa.![]()
Lou soulei nais per tuchi
Indifferente. Fermo restando che anch'io la ritenga roba da primitivi e che trovi più divertenti i momenti in cui il toro ha la meglio.![]()
Io no, lui ha il diritto di esprimere il suo parere sul Palio, come io la ho di esprimerla sulla corrida.
E il mio giudizio sulla corrida è di netta contrarietà, per la barbarie che in sè rappresenta una manifestazione in cui la sofferenza e la morte dell'animale non sono un incidente (come può esserlo l'azzoppamento e in qualche caso la morte del cavallo nel Palio, manifestazione che comunque non mi entusiasma affatto) ma l'epilogo "standard" della stessa.
Non dubito che il toro "prima" venga trattato bene, ma questo non cambia il mio giudizio sulla corrida, come sui combattimenti tra galli, cani etc.
E' una tradizione radicata? Può darsi, ma appunto anche l'infibulazione presso molti popoli arabi è una "tradizione radicata", vogliamo accettare anche quella?
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Il problema è un po' più complesso. I principi di cui parli esistono e non esistono, o meglio: nel migliore dei casi, ma non ne sono sicuro (le società a volte regrediscono, anziché progredire), vengono scoperti, applicati e adattati gradualmente nel tempo. E' lecitissimo oggi interrogarsi sull'opportunità di uccidere crudelmente un toro così come ieri era lecitissimo per tante madri nel mondo piazzarsi macigni pesanti sull'addome per uccidere i feti o, addirittura, gettare neonati da scogliere. Un tale disse in tempi non sospetti che l'uomo è misura di tutte le cose. E non aveva torto: mai si è sentito, infatti, un toro, un cane o una vacca dissertare di principi fondamentali e di morale.
Ciò detto, se supponiamo che l'odierno territorio spagnolo sia sufficientemente moderno, almeno nel senso occidentale del termine, direi che potrebbero anche smetterla con la corrida. Se c'è una cosa a volte stupida è l'inerzia irragionevole nell'applicare comportamenti sociali, continuare per tradizione un qualcosa che non ha più il senso originario, l'humus su cui era nata e cresciuta. Per giunta, secondo l'odierno senso comune, è sicuramente crudele.
Ciao
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